venerdì 5 ottobre 2007

Bolzano, il "campo nomadi" della Spaghettata

Vorrebbero lavarsi, ma manca l’acqua calda. Vorrebbero servirsi dei gabinetti, ma sono intasati da settimane. A pochi metri dalle roulotte, una fogna a cielo aperto: un laghetto lungo almeno 50 metri. Topi e rospi ovunque. I Sinti hanno fatto presente la situazione, più e più volte, ma il Comune - raccontano - non si è mosso. «Non vogliono spendere altri soldi, perché il campo dovrebbe essere smantellato».
Un lezzo terribile, a pochi metri dalle roulotte, all’estremità meridionale del “campo” sinti della Spaghettata. Topi che scorrazzano a destra e a manca. Rospi e insetti di ogni genere. Perché le fognature si sono rotte, da settimane.
Le acque nere hanno formato un laghetto, che però ha davvero poco di romantico. Perché a pochi metri dallo specchio d’acqua vivono tre famiglie; in tutto trenta persone, con una quindicina di bimbi e ragazzini.
La tutrice, Venusia Frosch, è preoccupata, e racconta. «Vorremmo solo che i nostri bimbi si potessero lavare e andare al gabinetto. Ma il container-wc è intasato da settimane; l’acqua calda una volta arrivava regolarmente, adesso siamo sempre senza. Per lavare i bambini prima di andare a scuola, siamo costretti a scaldare l’acqua sul gas e poi a metterli a mollo nelle bacinelle del bucato. Ci teniamo che i ragazzini siano puliti, ma non sempre ci è possibile». I bimbi sono costretti a fare i bisogni in quella che era l’area giochi. Continua a leggere…

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Io non aspetterei il comune per fare queste riparazioni ma proverei a risolvere i guasti, anche perché se il comune non interviene non si può stare senza acqua calda e senza bagni per sempre. Se qualcuno si intende un po' di idraulica e qualcun altro si intende di costruire, si può fare un bagno anche con materiale recuperato. E se il cumnue non dà il permesso, allora che i lavori li faccia il comune. Ma non mi sembra giusto lasciare le donne e i bambini senza i servizi di cui hanno bisogno.

u velto ha detto...

ciao Carlo64, purtroppo chi vive dentro in un "campo nomadi" entra in una dinamica assistenziale deleteria anche per questo chiediamo la chiusura di queste strutture.

Anonimo ha detto...

Legna da ardere penso io ... avete mai visto un nomade lavorare? ma se il nomade vuole essere tale xkè non inizia a circolare e a comportarsi da nomade?

u velto ha detto...

ciao Anonimo, anche questo commento sarà segnalato alla Polizia postale.
molte delle persone che aggiornano in maniera volontario questo spazio web sono Sinte e lavorano.
i "nomadi" non esistono, sono un'invenzione degli appartenenti alla società maggioritaria, in senso numerico.