Le aree riservate ai Sinti e l’aeroporto di Fossoli sono stati tra i temi dibattuti giovedì 18 ottobre, nel corso del Consiglio comunale di Carpi.
L’assessore alle Politiche sociali Cinzia Caruso ha risposto infatti a due interrogazioni di Luca Ghelfi (capogruppo Udc) e relative al “campo nomadi” di via Nuova Ponente e ad un accampamento temporaneo nella zona di via delle Trecciaiole.
Rispetto al primo Ghelfi ha chiesto all’amministrazione quanti siano i Sinti registrati, se sia stato valutato il suo spostamento, quali finanziamenti vengono erogati per la sua gestione dal Comune e quella delle utenze, e infine quali siano le attività di controllo e vigilanza.
Caruso ha ricordato che a settembre gli ospiti del “campo”, tutti residenti, erano 56, “ovvero meno di quanti ve ne siano in qualche cosiddetta microarea di Modena”, che lo spostamento è in fase di valutazione ma, dopo l’interessamento dell’Opera Nomadi regionale e del sottosegretario Linguiti, alcuni mesi fa, “bisognerà capire se arriveranno anche progettualità e risorse da questi soggetti. I tempi dunque non dipendono dall’amministrazione comunale”.
Per quello che riguarda gli stanziamenti comunali nel 2006 sono stati di 41.212 euro, di cui 36.860 per utenze Enel e la restante somma spesa per Aimag: il “campo” non è allacciato alla rete gas, ne ci sono utenze singole.
“Ogni sabato mattina – ha spiegato - un operatore dei servizi sociali passa in via Nuova Ponente per il controllo delle presenze. Altri tipi di controlli spettano alle forze dell’ordine e non all’ente locale. Ricordo comunque i successi avuti in questi anni nell’inserimento scolastico dei giovani nomadi carpigiani. Siamo comunque aperti al confronto in merito a proposte che possono venire anche dalle forze politiche cittadine”.
Riguardo poi al recente stazionamento di camper e roulotte nella zona di via delle Trecciaiole Caruso ha ricordato come il giorno dopo dell’inserimento a protocollo dell’interrogazione di Ghelfi le famiglie se ne fossero già andate.
Luca Ghelfi dopo aver stigmatizzato le affermazioni dell’assessore relative al fatto che le proprie interrogazioni finiscano prima sulla stampa che al confronto dell’aula ha spiegato che la Giunta deve prima o poi risolvere l’annoso problema del “campo” di via Nuova Ponente. “40 mila euro per i nomadi non è una cifra pazzesca ma possibile che debba sempre essere tutto a carico del Comune? Prevediamo piuttosto una sorta di cofinanziamento degli abitanti del campo, anche con finalità educative. E ricordo che alla Polizia municipale non è precluso il controllo su chi si accampa”.
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