
In queste ultime settimane assistiamo ad un’offensiva politica e culturale senza precedenti e con l’appoggio degli strumenti di informazione sul tema della sicurezza nelle città che sta alimentando un’ondata intollerante e reazionaria nei confronti delle persone e dei gruppi ‘marginali’ che ‘abitano’ le nostre città.
Questa campagna, lanciata dai sindaci di alcune grandi città italiane, affronta in un’ottica unicamente securitaria e repressiva un tema, come quello della sicurezza e della legalità, particolarmente sentito dai cittadini.
Queste iniziative che colpiscono coloro che non hanno voce e difesa, disegnano un progetto di città sempre più fortezza che non risponde alle reali esigenze delle fasce più deboli.
A Pavia, come a Firenze e a Bologna, si moltiplicano scelte che vanno unicamente in una direzione e che rischiano di annullare anni di politiche di integrazione e di inclusione realizzate attraverso percorsi partecipativi con le associazioni del territorio e le realtà sociali che sono in prima linea su questo fronte. Con la criminalizzazione di lavavetri, writers, senza fissa dimora e naturalmente rom, le città saranno più sicure? In realtà si intende occultare la crisi di vivibilità della città a tutti i livelli, crisi che dipende dalla cancellazione dei suoi contenuti sociali e ambientali sotto la spinta di interessi economici di gruppi speculativi di vario tipo.
In questi anni con grande difficoltà abbiamo lavorato nelle città a progetti di solidarietà sociale, per dare al welfare municipale strumenti e risorse per sostenere iniziative e percorsi che hanno l’obiettivo di intervenire nel campo della fasce ad alta esclusione sociale.
Adesso è il momento di disegnare una piattaforma articolata di interventi che fermino questa deriva securitaria, attraverso proposte alternative che trovino voce nelle scelte del governo. A partire da questa Finanziaria.
La Rete del Nuovo Municipio, nella sua assemblea nazionale del prossimo novembre, ha l’obiettivo di tradurre queste proposte in percorsi di sperimentazione e di iniziative, di confronto e analisi seria. Noi amministratori e soggetti sociali vi invitiamo il prossimo 20 ottobre a Roma per far sentire la nostra voce e per costruire insieme il percorso che ci porterà a questo importante appuntamento.
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