
Il progetto della municipalità del distretto di Faith, nella parte occidentale della città, prevede infatti l'acquisto delle abitazioni, dove vive una comunità rom di almeno 1.500 persone, la loro ristrutturazione, o la demolizione di buona parte di loro. La “rigenerazione” del quartiere, adiacente le mura dell'antica Bisanzio, rischia di veder scomparire un sito noto per la sua pittoresca vitalità. Sulukule è infatti sinonimo di danze, vita notturna, chiassosa convivialità.
Il Comune ha proposto ai Rom incentivi economici per acquistare nuovi appartamenti, a Sulukule o in altre zone di Istanbul. Ma i Rom non ne vogliono sapere. "A fatica riusciamo a guadagnare il minimo per sopravvivere - dicono -, figuriamoci per comprare una casa".
La ragione dietro il rifiuto dei Rom abbandonare Sulukule sta nello spettro di una “sedentarizzazione forzata” in nuovi appartamenti dove la loro libertà e il loro tradizionale stile di vita, estraneo a canoni stanziali e regole condominiali o urbanistiche, verrebbero irrimediabilmente stravolti. Continua a leggere…
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