Noi, comunità rom sgomberata da via S. Dionigi il 5 settembre scorso, chiediamo al Comune e al prefetto di Milano una soluzione al problema della casa che consenta alle nostre famiglie di tornare a vivere insieme.
Dopo lo sgombero l’assessore alle politiche sociali ha garantito il ricovero di donne e bambini presso il dormitorio comunale di via Ortles, mentre gli uomini sono stati aiutati dalla Casa della carità ma con soluzioni provvisorie. Da quel giorno siamo divisi, ospiti di qualcuno: molte donne e i bambini al, tutti gli altri – circa 40 persone – in vari luoghi, presso varie associazioni.
Alcune donne si sono già spostate dal dormitorio tornando a vivere con i loro mariti in campi abusivi. Questa situazione deve terminare: i nostri figli frequentano le scuole al Corvetto, molti di noi hanno un lavoro, regolare o in nero, le madri devono poter seguire i loro figli in una casa.
Chiediamo quindi una soluzione che ci riunisca nuovamente prima dell’inverno: una o due aree in affitto, attrezzate con luce e acqua, non lontane dalla scuola dei figli; anche due cascine abbandonate da sistemare, con il nostro impegno all’affitto o alla ristrutturazione con la creazione di una cooperativa di lavoro, oppure, per chi ha i titoli, l’accesso alle case popolari.
Diffondiamo questo appello anche alla cittadinanza per sensibilizzare tutti della situazione insostenibile in cui ci troviamo dal 5 settembre scorso.
Firmato dai consiglieri del campo di via S. Dionigi: Lucan Constantin, Jon Sadaveanu, Milcea Càldàràreasa, Lucan Dumitru. Milano, 22 ottobre 2007
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