«Si all'applicazione delle norme perchè legalità e sicurezza sono principi irrinunciabili, ma allo stesso modo occorre garantire politiche sociali adeguate per consentire a tutti una vita dignitosa. Perchè disagio e illegalità non nascono mai per caso». Così Nazzareno Guarnieri, portavoce del comitato nazionale “Rom e Sinti Insieme”, a cui fanno capo oltre 60 leader e 16 organizzazioni rom e sinte, commenta la decisione del sindaco di Livorno Alessandro Cosimi che ha deciso di dichiarare guerra agli adulti, spesso rom, che usano i loro figli per chiedere l'elemosina agli angoli delle strade.
«È assolutamente vero - precisa Nazzareno Guarnieri - i bambini non devono mendicare per strada ne tanto meno dovrebbero vivere in campi nomadi, che andrebbero smantellati. Ma purtroppo è altrettanto vero che spesso non hanno di dove andare e la discriminazione contro le minoranze Rom e Sinte in Italia è ancora estesa in tutti i campi, dal privato al pubblico».
«In Italia - prosegue Guarnieri - rare sono le realtà dove le comunità sinte e rom sono considerate protagoniste sociali pensanti e dove sono attuate politiche di interazione, di partecipazione diretta e di mediazione culturale. I Sinti e i Rom presenti in Italia vedono in molti casi negato il diritto alla residenza, il diritto alla sanità, il diritto alla scuola, il diritto al lavoro».
Dunque « Occorre smantellare la politica dei campi nomadi, superare la politica dell'assistenzialismo e dell'accompagnamento sociale, del sostituirsi alla rappresentatività di Rom e Sinti, ed evitare il restaurarsi di politiche simili con altra denominazione che contengono sempre i requisiti dell'assistenzialismo». Insomma, conclude il portavoce del Comitato “Rom e Sinti Insieme”se uno di noi sbaglia, ruba sfrutta i bambini deve pagare, ma lo stesso deve valere per chi non è in grado di garantire politiche sociali adeguate». (ANSA)
(in foto, la segreteria tecnica del Comitato "Rom e Sinti Inisieme", da sinistra: Nazzareno Guarnieri, Yuri Del Bar e Radames Gabrielli; sullo sfondo Denis Gabrieli di Sucar Drom)
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