martedì 16 ottobre 2007

Toscana, si deve cooperare con la Romania per creare sviluppo

“Lavoriamo insieme per una cooperazione che produca sviluppo: questa è l'unica strada seria per evitare un'emigrazione scomposta dalla Romania all'Italia e per tentare di scongiurare il ripetersi di tragedie come quella che ha visto la morte dei 4 bambini rom sotto un ponte a Livorno”. Con queste parole l'assessore toscano Massimo Toschi (in foto) ha accolto il 10 ottobre 2007, a Palazzo Bastoni, una delegazione rumena in visita in Toscana per un progetto di cooperazione che vede coinvolti vari enti locali della regione.
Nel corso dell'incontro è stato fatto il punto delle varie iniziative di cooperazione che da tempo legano la Toscana alla Romania (nel campo della promozione economica, in quello agricolo, nel turismo, ma anche nel sociale) ed è stata sottolineata la valenza positiva dell'interscambio che ha permesso reciproci vantaggi. Toschi ha sottolineato come il quadro di positiva collaborazione reciproca attivato da tempo offra un terreno favorevole per un ulteriore campo di attività comune che riguardi progetti di cooperazione in grado di aiutare i Rom a restare nel loro Paese e a condurvi una vita dignitosa.
“La morte dei 4 bambini, che provenivano dalla zona di Brazov, avvenuta sotto un ponte a Livorno la scorsa estate - ha sottolineato - è stata un fatto gravissimo, che ha suscitato una forte emozione e che ha fatto prendere coscienza della questione. Presto una delegazione della Regione Toscana si recherà in Romania per concordare con il Governo rumeno un progetto comune ad evitare un’emigrazione scomposta di Rom verso l’occidente e ad impedire che questa gente si ritrovi poi a vivere in condizioni indicibili. L'incontro di stamani - ha concluso Toschi - che testimonia come la cooperazione fra la Toscana e la Romania sia una realtà che produce da tempo ottimi risultati è un ulteriore contributo alla nuova progettualità comune che intendiamo mettere in campo, insieme al Governo rumeno, per favorire sviluppo e benessere e salvaguardare le condizioni di vita delle persone".

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