lunedì 5 novembre 2007

Fini: impossibile integrare i rom

Fini: impossibile integrare i rom. Sono le dichiarazioni rilasciate da Fini a generare malumori con la sinistra. Secondo il leader di An “solo a Roma andrebbero fatte subito 20 mila espulsioni”. E, riguardo all’integrazione dei rom nel nostro Paese, esclude senza mezzi termini ogni possibilità: “Mi chiedo come sia possibile integrare chi considera pressoché lecito e morale il furto, non lavorare perché devono essere le donne a farlo magari prostituendosi e non si fa scrupolo a generare figli per destinarli all’accattonaggio”.
Immediata la replica del ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero: “di fronte alle posizioni incredibili espresse dal leader di An, risulta per lo meno inquietante la proposta di un voto bipartisan sul decreto espulsioni. Penso invece che nel decreto, oltre a chiarire con precisione chi possa essere sottoposto all’espulsione e tenendo ben presente i dettami della nostra Costituzione, si debbano reintrodurre quelle norme della Legge Mancino contro la xenofobia”.
Prodi: regole per immigrati, no a xenofobia. In questi giorni, al centro delle riflessioni anche il pericolo xenofobia. Il premier Prodi, in una lunga lettera al Messaggero, sottolinea l’importanza di regole certe per l’immigrazione e ribadisce il suo no a possibili atteggiamenti xenofobi.
Il presidente del Consiglio dichiara innanzitutto di avvertire il dovere di rispondere “alle esigenze dei cittadini che chiedono più sicurezza, ma – aggiunge – quello che non possiamo permetterci è la criminalizzazione di un popolo intero per colpa di un singolo o di una minoranza”.
Preoccupazioni queste sollevate anche dal presidente romeno Traian Basescu che boccia il decreto espulsioni. Il capo di Stato contesta fortemente gli attacchi contro i propri connazionali in Italia e si dice preoccupato da “misure improvvisate che generano paura e risvegliano l’odio”. Basescu condanna, infatti, “ogni violazione della legge commessa da un cittadino romeno in Romania come all’estero. Ma condanno ogni atto di violenza diretto contro i cittadini romeni così come ogni discorso che inciti la gente a non rispettare i diritti civili dei romeni senza riguardo a dove si trovino nell’Unione europea”. Il capo di Stato romeno, dopo una telefonata con Prodi, ha annunciato un’imminente visita in Italia per pianificare un’azione coordinata per la sicurezza e l’integrazione e arginare possibili atteggiamenti xenofobi. Continua a leggere...

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