Per due anni ha dormito per strada, sul marciapiede della stazione di Santa Maria Novella. Bianca è una piccola rom di quattro anni, bella e intelligentissima, che parla l´italiano meglio dei suoi genitori e di tutti i parenti arrivati a Firenze con lei dalla Romania.
Il giudice del tribunale dei minori all’inizio di ottobre l’ha affidata a una struttura protetta per minori, togliendola dalla strada. E ora la madre minaccia di buttarsi in Arno se non le restituiranno sua figlia, lo dice ogni mattina ai volontari dell’associazione "L’Aurora" di via de’ Macci che offre ai senzatetto la possibilità di fare una doccia e trovare vestiti puliti per cambiarsi.
«È disperata, non fa altro che piangere», racconta la presidente di Aurora Stefania Micol, «e gli altri rom sono solidali con lei, dicono che ormai in Italia contro i romeni si è scatenata una repressione che colpisce tutti indistintamente, anche chi non fa nulla di male». Sabato mattina in via de’ Macci sul caso di Bianca si è svolta una specie di assemblea in cui tante famiglie rom hanno parlato dei loro problemi, delle difficoltà che incontrano ogni giorno nelle strade di Firenze, dell’atteggiamento ostile che vedono intorno.
I genitori di Bianca hanno deciso di tornare in patria, alla prima udienza convocata il 9 novembre dal tribunale dei minori si sono presentati con un legale, l’avvocato Bertini. «Speravano di vedere la bimba quello stesso giorno», spiega Enzo Mazzi della Comunità dell’Isolotto che si sta interessando alla vicenda, «e invece ancora non sono stati assicurati incontri». Continua a leggere…
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