Trova echi polemici sulla stampa britannica, l'iniziativa del sindaco di Cittadella di porre dei limiti di reddito alla concessione della residenza agli stranieri. A scendere ieri in campo è stato il quotidiano inglese “The Independent”, dedicando alla vicenda ben due pagine con il sottotitolo «Xenofobia in Italia». «Tenere lontane le persone indesiderabili è una preoccupazione molto italiana al giorno d'oggi - scrive l'inviato - . Ora Cittadella è diventata la prima città in Italia a dire chiaramente chi non potrà mai abitarvi: vale a dire i poveri, i disoccupati e i senzatetto».
Il sindaco Massimo Bitonci non ci sta a farsi bollare per razzismo. «La questione razziale - dice - non c'entra nulla con l'ordinanza che è tesa solo ad affrontare una questione che garantisca sicurezza ai cittadini». E trova l'appoggio anche della Regione Veneto, che annuncia un prossimo provvedimento con cui sarà offerta una cornice giuridica di sostegno agli altri sindaci che vogliano muoversi nella stessa direzione.
Il sindaco di Cittadella incassa anche l'appoggio di altri proseliti. Come quello di Treviso - comune leghista che per una volta non fa da apripista per iniziative destinate a far polemica - il cui sindaco Gian Paolo Gobbo ha trasmesso proprio oggi all'ufficio protocollo un'ordinanza con minimi di reddito per l'iscrizione all'anagrafe. Il comune di Tombolo (Padova) si accoda, prevedendo anche verifiche sui requisiti igienico-sanitari degli alloggi. Mentre Varallo Sesia (Vercelli) rincara la dose del provvedimento già varato: se vorranno sovvenzioni ed esenzioni gli extracomunitari residenti dovranno seguire anche un corso di italiano, geografia e cultura locale. Si allunga dunque ancora l'elenco degli emuli di Bitonci oltre i confini regionali, dove già figurava il sindaco di Azzano Decimo, orgoglioso di fare l'apripista in Friuli e in cui potrebbe entrare anche il vicesindaco di Milano Riccardo De Corato che ieri comunque ha precisato che il capoluogo lombardo già si sta muovendo nella stessa direzione.
La Lega Nord affila nuove armi con il senatore Piergiorgio Stiffoni, che chiede ai ministri Mastella e Amato, rispettivamente, un'ispezione contro la Procura di Padova, rea di aver indagato il sindaco di Cittadella, e una linea più ferma sulla sicurezza.
Intanto, a spiegare come possono andare veramente le cose per gli immigrati, soprattutto se sono clandestini, ci pensa un video con immagini shock trasmesso in vari paesi dell'Africa e realizzato dall'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) con il contributo di governo svizzero e Commissione Ue.
Il video è veramente paradossale, infatti un giovane immigrato braccato in Svizzera telefona al padre in Africa che invece è tranquillo e rilassato nel suo salotto. Il concetto espresso è: in Africa si sta bene, molto bene; in Svizzera si sta male, anzi malissimo. Fa impressione l’immagine veicolata del padre: un tranquillo pensionato della classe media europea. Certo le immagini che arrivano in Africa dall’Europa sono stereotipate ma rispondere a queste immagini con altre che non corrispondono alla realtà della stragrande maggioranza degli africani, è ridicolo. Ma questo succede perché un partito razzista e xenofobo ha preso il potere quest’anno in Svizzera.
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