mercoledì 28 novembre 2007

Marco Ahmetovic nell'occhio del ciclone

"La scelta delle misure cautelari compete esclusivamente al Giudice, e su di essa non sono possibili interferenze del ministro della Giustizia, questo a prescindere dai sentimenti personali del Guardasigilli, che prova tristezza e sconcerto di fronte a chi sfrutta le proprie colpe e la morte altrui per acquistare notorietà e denaro". Lo precisa il ministero della Giustizia in una nota, annunciando poi che "nel caso di Marco Ahmetovic, il ministro ha chiesto ai propri uffici di avviare accertamenti specifici sulle modalità del regime detentivo cui è attualmente sottoposto Ahmetovic, e sulla compatibilità di tale regime con lo svolgimento delle attività lucrative riportate dalla stampa".
Marco Ahmetovic, 22 anni, per la strage di Appignano è stato condannato a sei anni e mezzo ma gli sono stati concessi i domiciliari. Si è così trasferito in un residence di San Benedetto del Tronto dove naturalmente dovrà pagare l’affito anche perché il giudice non avrebbe concesso la misura alternativa in una roulotte. Si consideri che l’abitazione di Marco Ahmetovic e le abitazioni dei genitori e dei fratelli sono state distrutte dai “bravi cittadini” di Apignano.
Poi è arrivata la scommessa di un giovane intraprendente di fare di Ahmetovic ''una star''. Si tratta dell'agente pubblicitario Alessio Sundas che ha assunto il giovane, con un contratto di circa 30 mila euro, come testimonial di una linea di moda ispirata ai costumi e alla cultura rom.
La nuova etichetta si chiama "Linearom" e propone una serie di gadget e capi di abbigliamento, alcuni già messi in vendita su internet. Sul sito eBay al prezzo di 159 euro si trova l'orologio di "Linearom".
Inoltre, Alessio Sundas sembra che voglia proporre un video musicale su Marco Ahmetovic, facendolo diventare testimonial di moda che tra l'altro sta per pubblicare un libro scritto di suo pugno durante gli arresti. Sul sito di Alessio Sundas si trova l'offerta di lavoro per realizzare il video che prevede un compenso di 1.000 euro.
Tutte iniziative pubblicitarie che hanno scatenato la rabbia razzista dei politici che naturalmente si guardano bene dal chiedere le stesse misure restrittive per i responsabili degli ottomila morti che sono stati “ammazzati” nel 2008 sulle strade italiane. Infatti, in Italia nessuna persona condannata per omicidio colposo (incidente stradale) è oggi in carcere.

12 commenti:

u velto ha detto...

(AGI) - Ascoli Piceno, 29 nov. - "Ahmetovic, come chiunque altro si trovi in una condizione di detenzione in carcere o agli arresti domiciliari, puo' firmare contratti. La legge non lo nega. Altra cosa sono le valutazioni morali delle operazioni commerciali che stanno dietro a questi contratti". Lo dice il procuratore della Repubblica di Ascoli Piceno, Franco Ponticelli, commentando l'annuncio del ministro della giustizia, Clemente Mastella, di voler inviare ad Ascoli degli ispettori del ministero, per verificare la liceita' dell'operato del rom Marco Ahmetovic, tuttora agli arresti domiciliari a San Benedetto del Tronto dove sta scontando la pena di 6 anni e mezzo per omicidio colposo, in relazione alla morte dopo un incidente stradale, di quattro minorenni di Appignano del Tronto.
Sulle speculazioni commerciali legate al rom, diventato nelle ultime settimane quasi un divo, continua la polemica fra il suo agente pubblicitario Alessio Sundas e il proprietario dell'appartamento dove il rom risiede agli arresti, Marco Fabiani. Secondo Fabiani i contratti di sfruttamento dell'immagine di cui si e' parlato non esistono, mentre Sundas replica che "e' stato firmato un contratto con il rom che prevede un compenso per lui di 50 mila euro, una parte dei quali gli sono stati gia' anticipati, e che non riguardano solo l'orologio o altri oggetti ma anche un libro, un memoriale sui fatti del 23 aprile scorso, i cui proventi andranno anche alle famiglie delle vittime di quella tragedia". (AGI)

u velto ha detto...

La notte scorsa sono state disegnate svastiche e scritte razziste sui muri intorno al residence dove è agli arresti domiciliari Marco Ahmetovic. (Adnkronos)

Anonimo ha detto...

Che fai ti sorprendi delle svastiche e delle scritte razziste!? O delle roulotte bruciate!? Il loro modo di fare e di comportarsi, e la giustizia stessa istigano alla vendetta e all'odio.
E poi personalmente gente come lui, dopo ciò che ha commesso andrebbe impiccata. Non lo nascondo sarei farevole per il ripristino della pena di morte

Anonimo ha detto...

Piccola omissione o dimenticanza, il signore in questione non è alla sua prima marachella(uccidere 4 Quattro!!! persone oramai è una marachella) ma aveva già la fedina sporca per una rapina in posta!!
Forse è questo che ha provocato le differenze?

Per il resto caro Sucar, a me fa schifo che venga sfruttato un disgraziato omicida per far soldi, tanto quanto mi ha fatto schifo lo sfruttamento mediatico negli altri casi, dalla franzoni al povero maritino di erba...tutte persone che hanno sfruttato il dolore per far soldi.
La cosa triste è che i colpevoli siamo noi, siamo noi quando compriamo e guardiamo questa, scusate il francesismo, merda.
Che sia rom, italico, senegalese, marziano mi frega poco, per me è uno stronzo perchè da un errore vuole ricavare soldi, e + stronzo è chi lo ha indotto a fare tale scelta.


In merito al discorso della stampa razista di qualche post qua...l'anno scorso, quando ancora non c'era la fobia degli ubriachi al volante, una ragazza di 19 anni è stata ammazzata da un rumeno/albanese(non ricordo di preciso)....non mi risulta che nessuno ne abbia parlato a livello nazionale sulla stampa.
Quindi....forse siete voi a voler vedere il razismo ovunque, semplicemente ci sono state due combinazioni:
1° era il periodo in cui si parlava solo di morti provocate da ubriachi/fatti
2° ne ha ammazzati 4(QUATTRO) in un colpo solo

se fosse stato italico, come tutti quelli ripresi e arrestati dopo o prima, si sarebbe fatto il medesimo can can, l'unica differenza è che lo stato non avrebbe pagato per gli arresti domiciliari!!!

u velto ha detto...

ciao Xpisp, non concordiamo sulla tua interpretazione dei fatti e precisiamo che il "residence", dove vive Ahmetovic, non è pagato dalla Stato.

Anonimo ha detto...

Si, è pagato da lui!!
Ma perfavore sucadrom non fare più ridere AHAHAHAHA

Anonimo ha detto...

ridi, ridi che la mamma ha fatto i gnocchi...

Anonimo ha detto...

Rido solo per l'ignoranza estrema a cui è arrivato sucadrom. Anche se qui non c'è nulla di cui ridere! Qui c'è solo da piangere! C'è un gran pezzo di merda di rom, che si stà godendo sei anni di prigionia dorata tra pubblicità, un libro che deve scrivere, abiti e prufumi firmati. Sto stronzo guadagna più di me e di tanti altri che si alzano alle 6 e mezza del mattino per spaccarsi la schiena per lavorare!!
Non dimentichiamoci che ha ucciso 4 ragazzi!
Ma andate a FANCULO voi che lo difendete, e sto rom di merda!!

u velto ha detto...

Tre ragazzi sono morti in nottata in un incidente stradale sull'autostrada A1, nell'area di servizio La Macchia, vicino ad Anagni. I giovani, tre boliviani residenti a Bergamo ma dipendenti di una ditta di Torino, erano a bordo di una Fiat Bravo quando l'auto ferma nella corsia di emergenza è stata tamponata da un pullman con a bordo un gruppo di pellegrini diretti ad Assisi. L'impatto è stato talmente violento che i tre sono morti sul colpo. A causare l'incidente potrebbe essere stato un colpo di sonno o la distrazione dell'autista del pullman.

Attendiamo che il conducente sia arrestato e messo in galera fino al processo. Poi gli siano dati gli arresti domiciliari per scontare la pena inflitta dal giudice per omicidio colposo. Siamo anche in attesa di vedere se i parenti e gli amici delle vittime si macchieranno del reato di distruzione della casa dell'omicida e delle case dei parenti dell'omicida.

Anonimo ha detto...

Punto uno: un conto è un colpo di sonno, un altro è guida in stato di ebrezza.

Punto due: bisogna verificare in che condizioni la machina si è fermata nella corsia di emergenza e se aveva i requisiti per farlo.

punto tre: l'autista ell'autobus non risulta tuttora pregiudicato per rapina nè firma contratti da migliaia di euro per linee di vestiti.

punto 4: per quano riguarda i reato di distuzione delle case (fra l'altro da me nn verificato), posso solo dire che se la sono cavata tutti quanti bene, se fsse successa una cosa del genere a qualche mio amico o parente penso proprio che avrei fatto di peggio.

punto 5:avreste fatto meglio a tacere sull'argomento, come vedete a parte voi che lo difendete per partito preso, siete soli. chissà perchè

Anonimo ha detto...

Punto uno: il colpo di sonno è un'ipotesi e se l'autista si fosse fatto una canna o una sniffata...

Punto due: dovremmo verificare se i quattro ragazzi erano sul marciapiedi o su un ciglio della strada, dove i pedoni non devono stare.

Punto tre: questo ad oggi non lo sappiamo in quanto i giornali hanno subito glissato sull'argomento, al contrario di quanto successo per Marco.

Punto quattro: e vai con la legge dell'occhio per occhio e meno male che siamo un Paese democratico, forse hanno ragione gli americani a voler rimanere in Italia con dei presidi armati. Tu non sei differente da un terrorista di Al Quaeda.

Punto cinque: meglio soli che male accompagnati...

Anonimo ha detto...

Caro Enrico la canna l'hai fumata tu:
1° le ipotesi non valgono..o erro?
Sappiamo che Marco aveva il tasso 6(SEI!!!) volte oltre il limite e comunque leggiti questa:
www.notizie-online.it/index2.php?option=com_content&do_pdf=1&id=21842 -
e vergognati per quello che hai detto, se lo avessi detto di un rom saresti considerato uno sporco razzista, ma un lavoratore lo si può sputtanare senza problemi vero?!
2° mi sa che nella premessa avevo ragione...i ragazzi guidavano i motorini tant'è che il corriere scrive:
"LE VITTIME - Erano tutti giovanissimi i ragazzi morti. Tra le vittime anche una ragazza, Eleonora Allevi, 19 anni. Gli altri sono Davide Corradetti, 16 anni, Danilo Traini, 17 anni e Alex Luciani, sedicenne. I ragazzi viaggiavano su tre scooter lungo la strada provinciale Appignanese, quando il furgone ha invaso la corsia opposta scontrandosi frontalmente con i motorini. Questi, nell'impatto, sarebbero andati a fuoco: da qui - secondo la ricostruzione fatta dai vigili del fuoco - un incendio che avrebbe parzialmente carbonizzato i corpi delle giovani vittime. Nell'incidente è rimasto coinvolto anche un altro ragazzo, il fratello di Elenora Allevi, Leonardo, di 16 anni, che ha riportato ferite guaribili in 30 giorni. Grazie a lui, ma soprattutto alla testimonianza di un giovane che con l'auto stava percorrendo la stessa strada e per fortuna è scampato alla carambola, i carabinieri hanno potuto in gran parte ricostruire la dinamica dell'incidente. Il giovane Rom, con qualche precedente per reati contro il patrimonio, guidava certamente ad altissima velocità, tanto che sul furgone è stata trovata la quinta marcia innestata. " da http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/04_Aprile/24/rom_strage_furgone.shtml
quindi anche qui il confronto proprio non ci sta!

Punto tre: continui nella tua campagna di menzogne.
se non lo sappiamo deve per forza...
forse ti sfugge qualcosa sui requisiti richiesti per avere una patente che ti consente di guidare un veicolo con passeggeri paganti a bordo...ma il tuo pregiudizio ti annebbia!!

Sul punto quattro potrei concordare se non fosse che certi riferimenti sono tristi e ignobili..ma la tua nobiltà è già stata ampiamente dimostrata dalle parole nei confronti di un cittadino innocente fino a prova contrari(credo dica spesso sucar)!