mercoledì 7 novembre 2007

Roma, cronaca di uno sgombero

Lunedì l’ennesimo sgombero, quasi non ci facciamo più caso ormai, uno sgombero di qua uno di la! Ogni figlio è tanto figlio dei genitori quanto della società a cui appartiene!!!
Devo dichiarare la mia profonda indignazione per lo sgombero di Tor di Quinto, nessun premio per la rom che ha denunciato l’accaduto. Mi chiedo come sarebbe andata se la donna non avesse parlato… si vede che suddetta donna ancora non ha imparato a stare in Italia: dove ti conviene star zitto piuttosto che denunciare!! E poi dicono che siamo omertosi (soprattutto quelli delle mie parti). Mentre la Roma portava già il lutto per la morte della donna italiana e per ricordarci il cordoglio e l’umanità del sindaco Veltroni.
Un amico mi ha detto: se tuo padre faceva il ladro anche tu saresti diventata ladra!!
No -ho riposto- se mio padre avesse fatto il ladro di professione sarebbe andato in galera, io sarei stata affidata a dei parenti o in assenza sarei finita in un istituto. Sicuramente non mi avrebbero demolito la casa! I bambini sono tutti uguali...
Lo sgombero di via dei Gordiani procede in maniera straordinaria: in nome di sicurezza e legalità allontanano i soggetti con precedenti penali, anche se già tali soggetti hanno pagato la loro colpa con anni di galera. Al contempo AN chiede che vengano allontanati dal territorio italiano anche i soggetti che non potranno certificare le fonti del proprio sostentamento. Poco per volta avremo un buon motivo per cacciare tutti i rom!
Già cinque famiglie Rom rudara del “campo” di via dei Gordiani stanno dormendo in macchina. Preciso che ad accompagnare la polizia non c’era neanche un assistente sociale, ho chiesto più volte ai gentili poliziotti chi fossero gli assistenti sociali che si occupavano del caso, dove fossero e quale era il progetto di protezione all’infanzia che stavano attuando.
Mi hanno risposto che non sono tenuti a sapere i nomi degli assistenti sociali, loro sono soltanto poliziotti, mi hanno assicurato che gli assistenti erano presenti nel campo (anche se non potevamo vederli perché ci hanno intimato di stare fuori dal cancello e non c’è stata nessuna azione di protesta, come le pecore abbiamo lasciato il luogo) infatti, per risposta i giornali hanno dichiarato che l’operazione è avvenuta davanti agli occhi degli abitanti del campo, bambini e ragazzi compresi!!!!
Notata la mia insistenza mi hanno detto che avrei dovuto chiamare il mio avvocato per conoscere il nome dell’assistente sociale! Allibita ho chiesto il perché della necessità dell’avvocato-signorina basta con questo atteggiamento irriverente, non siamo tenuti a dirglielo! Perchè tante complicazioni?? Non c’era nessun assistente sociale.
C’erano due ragazze all’angolo del cancello, a loro era permesso entrare, ho chiesto informazioni: sono del SOS il servizio offerto da “Alvaro” in queste occasioni, ma non sono assistenti sociali. Ho detto ai Rom di rivolgersi all’assistente sociale del comune per avere un aiuto, ovviamente mi hanno mandato a quel paese, giunti a questo punto chi si fida di chi?! E va bene pure così, hanno risposto loro!
Gli operatori di Capo d’Arco (l’odierna Hermes) loro si che potevano entrare al “campo”, hanno sostenuto la polizia in questo servizio, li hanno accompagnati e consigliati…
Un po’ di storia: l’anno scorso utilizzavamo un piccolo e fatiscente container del campo per fare attività con i bambini, mancavano luce e acqua, noi lo utilizzavamo per tenere tempere e pennelli e facevamo il laboratorio all’aperto, avevamo pure chiesto al comune di sistemarlo ma ci eravamo arresi, così pulivamo i pennelli con l'acqua offerta dai Rom.
Ieri sono andata al campo e finalmente il container era bello e sistemato, ho chiesto ai vigili il perché e loro con gentilezza hanno risposto che ci avrebbero messo il guardiano e stavano provvedendo a sistemare le telecamere come quelle di via di Salone. Almeno un container lo hanno sistemato. Il tutto sostenuto dalle attività di Hermes.
Vi allego le foto che ho scattato il 2 novembre sono i catasti di spazzatura lasciati dalla polizia dopo lo sgombero del 30 ottobre, sono diventati il parco giochi dei bambini e presto saranno alloggi per giovani famiglie di ratti (hanno anche loro diritto ad una degna abitazione, potete immaginare le difficoltà che devono affrontare le famiglie di ratti con questa dilagante crisi abitativa!)
Tra i container distrutti entra nella storia il container di Susanna: era andato a fuoco un mese e mezzo dopo la morte di Sasha e Lilli (quasi un anno or sono), ma fortunatamente non vi era stato alcun incidente personale, questo il motivo per cui i giornali non ne hanno parlato! O piuttosto era dimostrazione del fatto che il Comune non aveva provveduto a fornire il campo degli estintori promessi dopo la tragedia? Il container è stato abbandonato lì.
Quando sono arrivate le ruspe i Rom hanno chiesto che fosse portato via pure quello, il container è stato distrutto ma…adibito ad altro: ancora un ricovero per ratti. E finalmente i bambini hanno il parco giochi al campo!!! Wow!
Potremmo pensare a delle attività strutturate per poter vivere al meglio questi nuovi luoghi di svago! Nella foto potrete ammirare il nuovo parco giochi!
Mi scuso per il cinismo ma ormai sono agli sgoccioli… è finito il tempo del buonismo, della comunicazione e della libertà di vivere l’infanzia. Tutto, tutto fallito! Atti politici, finte rivoluzioni, proteste di massa, progetti educativi e d’integrazione, TUTTO fallito…
Ho aspettato prima di inviare le foto, mi dicevo: porteranno via tutto, invece non ci hanno proprio pensano !!
Lunedì finiranno per strada: la famiglia Lasic composta da zia Rosa, donna intelligente e psicologa mancata che conosce a fondo i caratteri dei suoi nipoti: Veronica ancora in età di asilo, Jaklina di otto anni, Valentina 14 anni, il nonno diabetico ecc.
Poi verranno a mancare dal campo i componenti dalla famiglia Maksimovic al completo, tra cui: Manuela di 12 anni bambina intelligente che pulisce sempre il container e si occupa di David, bimbo visto ed astuto di 4 anni, e della mamma Liliana malata di una tiroide mai curata, con loro il padre Jhonny ed i figli Cassandra e Baby.
Cassandra è una bambina che ha compiuto da poco 10 anni e già mi aiuta coi bimbi più piccoli, è dotata di tantissima generosità. Baby è un maschietto astuto e parecchio vivace, capace di coinvolgere tutti i bambini del campo alle sue iniziative!
Con loro ci saranno anche i nonni anziani e poi a seguito Elisabetta che finalmente era entrata alle scuole medie… Samanta e Claudia: 2 angeli! La zia Violetta incinta con un bimbo di due anni e il marito!! E ancora altri…
Alcuni nomi nella massa.. niente di più, altri venti bambini per strada niente di più! Mentre noi ragioniamo di politica e sicurezza!!!
In una delle sue manifestazioni di bontà e solidarietà il sindaco Veltroni ha posto simbolicamente sulla barca del partito democratico il noto libro di Primo Levi, cito una parte della poesia iniziale di tale libro:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,coricandovi e alzandovi;
ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.
I posteri parleranno di questi ultimi avvenimenti come noi parliamo oggi di Auschwitz mentre organizzeranno il loro nuovo sterminio rivolto ad un altro ceppo umano per cui sarà ancora lecito essere razzisti!
Apro un sito a caso che parla degli ebrei. Introduzione - In Germania i nazisti, non appena si insediarono al potere, il 30 gennaio 1933, istituirono i Konzentrazionslager, dove la polizia politica, la Gestapo, rinchiuse oppositori politici-comunisti, socialisti, "dissidenti religiosi", testimoni di Geova, protestanti dissidenti ed ebrei. Inoltre la polizia criminale, operò arresti preventivi di persone con precedenti penali, di “zingar”i, omosessuali, disabili, prostitute e di tutti coloro che a vario titolo vennero considerati "asociali". I campi furono gestiti dalle SS (Schutzstaffen o unità di protezione) con una brutale severissima disciplina militare.
di Nebuna de Campo

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Tutta una cavolata per mettere in buona luce l'amministrazione di Veltroni. Se si vuole fare qualcosa di serio si rimandano tutti in Romania e non li si fà più tornare. Ma tanto dalla sinistra non si può chiedere troppo visto il nuovo decreto che non prevede neanche l'espulsione immediata per chi si macchia di reati.
VERGOGNA.
E proprio vero a mali estremi, estremi rimedi. Tor Bella Monaca deve essere da esempio

u velto ha detto...

Si ricorda che tutti i commenti che contengono affermazioni razziste e/o incitamento all'odio etnico/razziale, saranno segnalati alla Magistratura in ottemperanza alla legislazione italiana.

Anonimo ha detto...

Si e tu sei razzista contro gli stessi italiani. Noi siamo le vittime!!

u velto ha detto...

Non hai nemmeno il coraggio di firmare i tuoi sproloqui.... Vergogna!