venerdì 23 novembre 2007

Roma, due ministri dai Rom di via del Salone

Quasi 700 rom, serbi, bosniaci e romeni, abitano nel nuovo “campo” di via di Salone. Ci sono voluti due anni di lavoro per rendere l'area abitabile che era stata aperta nel 1998. Dal mese di agosto 2006, i Rom vivono in strutture adeguate, dotate di servizi igienici e presidi sanitari e sociali.
L’insediamento è stato visitato durante la Giornata per i diritti dell'infanzia dai ministri della Famiglia e della Solidarietà sociale, Rosy Bindi e Paolo Ferrero.
Nel “campo” vivono infatti 210 bambini, inseriti nel progetto di scolarizzazione avviato dal Comune. Ad accompagnare i ministri gli assessori alle Politiche Sociali e alla Scuola, Raffaela Milano e Maria Coscia.
«Il villaggio prevede un accompagnamento sociale verso un'autonomia di vita - ha spiegato l'assessore alle Politiche Sociali - Al suo interno è attivo uno sportello che aiuta i rom nell'inserimento lavorativo, uno spazio bambini gestito da donne rom e un presidio fisso dei vigili urbani». Nel solo mese di ottobre, la frequenza scolastica è stata dell'88%. «Dei 202 bambini in età scolare - ha sottolineato Maria Coscia - 26 frequentano la materna, 131 le elementari, 45 le medie».
«Veltroni insegni a Veltroni: i campi rom a Roma non sono tutti come questo di via di Salone». Il ministro della Famiglia, Rosy Bindi ha riconosciuto così, con una battuta, al sindaco Walter Veltroni il merito per il lavoro svolto nell'area che ospita circa 700 rom. E ai cronisti che le chiedono se il primo cittadino merita i complimenti risponde: «Ho sempre pensato che è un buon sindaco, ma so che può fare meglio».
Commentando il “campo”, il ministro ha affermato: «È un modo dignitoso di accoglienza, che dimostra come, quando si dà dignità, si possa chiedere impegno nel rispetto reciproco». Riguardo alla presenza di un presidio fisso dei vigili urbani all'interno del "campo", la Bindi ha aggiunto: «Sicurezza e solidarietà sono le due facce della sfida all'integrazione».
Di diverso avviso il Ministro della Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero, che afferma: «La politica dei campi va superata attraverso percorsi di accompagnamento come quello avviato qui». «In una situazione in cui il 90% dei Rom sono stanziali, è una sciocchezza pensare ancora ai campi di accoglienza - ha spiegato Ferrero - In Spagna, dove risiedono 600 mila rom, come in Portogallo tutti vivono in casa».

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