giovedì 15 novembre 2007

Viareggio (LU), l'amministrazione cerca soluzioni abitative per le famiglie rom

Dopo Camaiore, anche in un'altra parte della provincia lucchese sono sorti nuovi venti di polemica sulla collocazione abitativa e lavorativa del nucleo rom viareggino. Infatti nel comune di Borgo a Mozzano, situato in Media Valle del Serchio, dovrebbero essere alloggiate due delle circa venticinque famiglie viareggine. Secondo alcune voci, la Caritas e altre associazioni di terzo settore collegate in questi giorni si sarebbero infatti attivate per trovare un'occupazione lavorativa presso le cartiere del territorio a due capofamiglia.
“Ma non siamo stati contattati sulla questione abitativa" sottolinea il sindaco di Borgo a Mozzano, Francesco Poggi (in foto), che rivela: “Sono stato però messo in contatto tramite la prefettura con l'amministrazione viareggina proprio oggi”. Nei prossimi giorni il primo cittadino auspica dunque un incontro con amministrazione e operatori che stanno cercando di trovare una collocazione al gruppo formato da una decina di persone. Poggi sottolinea però che nei confronti dell'amministrazione locale c'è stato “un errore di mancata informazione. La vicenda sarebbe potuta venire alla mia conoscenza dai canali più appropriati, ovvero quelli istituzionali. E' stato invece applicato un metodo sbagliato, fatto di voci e sentito dire, che potrebbero generare confusione e impaurire gli abitanti del territorio”.
Il sindaco riferisce a questo proposito che si sta creando un certo allarmismo tra i cittadini. Sono in molti, nella giornata di oggi, ad aver telefonato in municipio per chiarimenti. Bisogna però anche rilevare che proprio ieri mattina le dichiarazioni del primo cittadino sono apparse su un quotidiano locale e la maggior parte degli abitanti sono venuti a conoscenza della vicenda tramite la stampa.
Mentre è notizia di un paio di giorni fa che, per ospitare una parte dei rom, il sindaco Marcucci del comune versilese abbia messo a disposizione del gruppo un hotel a Lido di Camaiore. Il primo cittadino aveva individuato in questi giorni infatti una struttura alberghiera da prendere in affitto nel limitrofo comune di Camaiore.
Ma i residenti nei dintorni dell'hotel, dove avevano preso alloggio i rumeni, avevano notato la loro presenza e segnalato i loro timori al sindaco Giampaolo Bertola, consegnandoli anche una petizione.
La polemica, risoltasi nell'arco di una giornata, era sorta anche in questo caso perché il sindaco viareggino non aveva segnalato all'amministrazione vicina del proprio provvedimento, e ha rischiato di assumere anche un risvolto politico, vista l'appartenenza al centro destra degli amministratori camaioresi e al centrosinistra dei viareggini.
L'accordo finaleè che i rumeni potranno rimanere a Lido di Camaiore, purché per un breve periodo per non destare preoccupazione tra i cittadini.
Nella passata settimana infine, come si ricorderà, era invece stata ventilata l'ipotesi di alloggiare i gruppi familiari a Villa Brancoli nel comune di Lucca, idea non ufficializzata dalle amministrazioni comunali, ma che aveva scatenato le veementi proteste degli abitanti della piccola frazione di Brancoli.

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