martedì 11 dicembre 2007

Bologna vs La Spezia, sgomberi a confronto

In queste settimane innumerevoli sono gli sgomberi avvenuti in ogni parte d'Italia. Oggi mettiamo a confronto due diverse filosofie dello “sgombero”. A Bologna si chiude un insediamento e si offre una soluzione abitativa alle famiglie rom xoraxanè (bosniaci). A La Spezia si cacciano la famiglie sinte (italiani) dal territorio comunale.
In foto un comizio di Borghenzio (Lega Nord) con alle spalle un manifesto razzista.

Bologna. Ruspe in azione ieri mattina per sgomberare il campo nomadi di via Dalla Volta, alla periferia della città. Con l'ausilio dei servizi sociali del Comune, i carabinieri hanno sgomberato le 17 persone che lì ancora vivevano. Si tratta di due nuclei famigliari di origini bosniache composti da quattro adulti e 13 bambini di cui 12 ancora minorenni.
Le due famiglie sono comunque seguite da tempo dai servizi sociali del Comune che hanno trovato loro una sistemazione in zona San Donato. Fino a qualche anno fa in quel campo, sgomberato per gravi condizioni igienico-sanitarie, abitavano 7 famiglie ma 5 aveva già trovato collocazione altrove.


La Spezia. Le decine di famiglie del “campo nomadi” presso l’area del campo sportivo “Cerulli”, ormai diventata la loro casa, sono state fatte evacuare da un massiccio intervento della Polizia Municipale, insieme alla Polizia ed ai Carabinieri.
Non tutto è filato liscio, perché se tanti nuclei famigliari hanno accettato anche se non di buon grado la decisione dell’amministrazione, raccogliendo le loro cose, salendo su auto, roulotte e camper per abbandonare la zona, qualcuno si è barricato dentro i mezzi, manifestando la ferma intenzione di rimanere sul posto. Fortunatamente non è stata necessario l’uso della forza, ma lo sgombero non è stato ultimato.
Qualcuno degli “sgomberati” ha potuto rimanere, causa il protrarsi delle operazioni. Ma nei prossimi giorni sarà effettuato il completamento dello sgombero.

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