
Soddisfatto anche delle ragioni che il Tar ha riconosciuto alle sue scelte. Il tribunale, nei giorni scorsi, ha respinto il ricorso di alcuni proprietari delle cascine requisite dalla stessa prefettura: un provvedimento d’urgenza per dare una sistemazione provvisoria alle famiglie rom “sfrattate” dall’ex Snia.
Devono ancora andarsene, invece, i rom ospitati nella foresteria della prefettura. Ma è questione di giorni.
A tre mesi dall’abbattimento dei capannoni dell’ex area Snia, gran parte dei Rom che erano stati sgomberati e per i quali non si trovava una collocazione, dunque hanno potuto trovare un alloggio e un lavoro, e quindi iniziare una vita autonoma e più dignitosa.
Questo è il messaggio, forte e chiaro, che Ferdinando Buffoni, lancia a chi ha criticato l’operazione. Buffoni (in foto) si dice soddisfatto di aver trovato una sistemazione anche all’ultimo nucleo familiare che, l’altro giorno, ha lasciato una delle cascine requisite a settembre dalla prefettura per dare alloggio ai Rom.«Dopo tre mesi, come ci eravamo ripromessi - ha spiegato il prefetto - siamo riusciti a trovare una casa alla cinquantina di nomadi rimasti senza un tetto dopo lo sgombero dell’ex area Snia, portando così a termine una missione di integrazione molto importante». Continua a leggere…
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