E’ iniziata la discussione alla Camera sul decreto Amato sulla sicurezza. E’ evidente che così com’è, marchiato da un grave errore di riferimento sulle discriminazioni sessuali (ci si riferisce a un articolo sbagliato del Trattato di Amsterdam) il provvedimento non è votabile.
Oltretutto, in questo modo, verrebbero automaticamente soppresse le normative, in materia di discriminazioni, della legge Mancino. Dunque occorrono correttivi. Ma il governo non ne vuol sentir parlare per la fobia del Senato, al quale dovrebbe rimandare la legge qualora venisse modificata dalla Camera.
Si ipotizza il voto di fiducia e la successiva emanazione di un decreto che dovrebbe modificare “preventivamente” la parte sbagliata della legge che, così come sarà approvata, e per di più da un voto di fiducia alla Camera, non entrerebbe mai in vigore.
Mi pare un modo distorto di concepire l’approvazione delle leggi in un sistema bicamerale. Il Natale che si avvicina potrebbe evitare di porre questioni pur rilevanti come appunto quello delle funzioni del Parlamento. Resta il fatto che una legge che si vuole cambiare la si cambia in Parlamento e con le procedure che costituzionalmente vengono concepite e se si ritiene che questa legge non dovrebbe andare in vigore la si modifica in Parlamento. Ammettere deroghe alla prassi parlamentare lo ritengo un errore e uno strappo gravi. Onorevole Mauro Del Bue (Segretario Ps e promotore della Costituente socialista)
Nessun commento:
Posta un commento