venerdì 28 dicembre 2007

Latina, arrestati con l'accusa di riduzione in schiavitù di una donna e di una minorenne

La magistratura di Roma, il pm antimafia Carlo La Speranza e il gip Andrea Vardaro, hanno emesso quattro ordinanze di custodia cautelare eseguite oggi dagli agenti della polizia municipale dell'VIII Gruppo e del Gruppo sicurezza di Roma, nel “campo nomadi” di Latina a Borgo Sabotino. I tre uomini e una donna arrestati dovranno rispondere davanti al giudice dei reati di associazione a delinquere e riduzione in schiavitù.
L'attività investigativa che ha portato stamani all'arresto delle quattro persone è scattata dopo che il 23 novembre scorso gli agenti della municipale di Roma hanno trovato una minore e una donna in stato di totale indigenza nei pressi dei Fori Imperiali.
Le due donne, una di 17 anni, erano scappate dal “campo nomadi” di Latina dove erano costrette a vivere in stato di schiavitù, subendo vessazioni fisiche e morali, dopo essere state vendute per 5 mila e 12 mila euro. Secondo la ricostruzione fatta dalla magistratura fin dal febbraio del 2003, per quasi cinque anni vivevano costrette a mendicare e a compiere furti consegnando quanto racimolato ai loro 'padroni', che le avevano anche private dei documenti.
Una brutta storia che farà molto discutere. Naturalmente una certa stampa, a pochi minuti dal lancio di agenzia stampa, sta già strumentalizzando e generalizzando la notizia. Infatti, la Provincia di Latina TV nel dare la notizia utilizza una vecchia foto di Rom, estranei completamente ai fatti, che durante una manifestazione mostrano un cartello con scritto: aiutateci a vivere come esseri umani.

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