martedì 4 dicembre 2007

Roma, la sporca politica italiana

Il governo cade qui, nei “campi” rom del lungo argine del Tevere. Dove è stata uccisa Giovanna Reggiani, dove Giovanna ha alzato gli occhi al cielo nella sua ultima ora. Il Parlamento della XV legislatura si conclude tra quello che resta di uno sgombero eseguito nel chiasso delle accuse. La Seconda Repubblica finisce sotto il sudiciume e i resti di un'umanità incompresa, e non amata.
Li hanno mandati via. Come è stato chiesto coi rimpatri. Li hanno trasferiti come previsto dalle ordinanza delle autorità prefettizie, del sindaco Veltroni e come stabilito dal decreto del Ministero dell'Interno. Pensavano che fossero loro, i rom, il volto sporco delle nostre città. Via loro puliti noi, come fosse una rimozione. Così sono partiti: i bambini cresciuti sotto i cieli, le donne con le grazie da gitane, i ragazzini e gli uomini dalla faccia dura. Sono partiti, sotto l'eco roboante dei media. Via dagli argini, via dal fiume, via dalle baracche.
Via anime. Via vita. Però il degrado è là. Sempre là. Non lo ha tolto nessuno. E' fatto di argini incolti e dimenticati dal susseguirsi delle amministrazioni, di un verde piegato dall'incuria, di canne intrecciate coi rifiuti. Poi fango, melma, avanzi sedimentati in una poltiglia maleodorante e scivolosa. Una colata di indecenza e cartacce, lattine, bottiglie. Rifiuti. Di gente che passa e getta nella grande pattumiera cittadina.
Sono tornata dove li avevo conosciuti, i rom. Sotto il ponte bianco che porta allo stadio Olimpico. Si erano mimetizzati, nascosti, ma in quegli anfratti erano riusciti a creare sapori di minestre e dare una dimensione esistenziale a luoghi di fantasmi. Pensavo di trovare il vuoto della loro presenza e quegli spazi tornati alla proprietà capitolina. Invece d'un tratto davanti ai miei occhi si è presentato lo scenario di una devastazione: mucchi di oggetti, materassi logori, vecchie pentole, stracci, cuscini, ferri vecchi. Dai rom alla vera discarica. Rifiuti e animali. Nessuno ha pulito, nessuno ha tolto nulla. Tutto è lì. Abbiamo solo gettato via corpi di bimbi, di famiglie e di genti rassegnate al freddo e alle difficoltà di patrie che avrebbero bisogno di collaborazione. Li abbiamo buttati come sagome sui carri della peste di Milano. Siamo noi la coscienza sporca collettiva.
I rom sono partiti, una notte. Dopo le urla e il sacrificio di Giovanna Reggiani. Mi avevano telefonato terrorizzati, li avevano minacciati di dar fuoco alle baracche. "Via - avevo detto loro -, via. A casa, qui non siete più sicuri. Poi vedremo dalla Romania come aiutarvi". Continua a leggere…

17 commenti:

Anonimo ha detto...

oggi, ennesimo sgombero di un campo a roma , il campo di Ponte Mammolo.
Una mamma , disperata, chiedeva: ma mio figlio è a scuola....come farà , quando torna, che non troverà più niente? "

che dire, a lei e a tutte le altre famiglie, ai bambini lasciati senza più niente? senza sapere dove andare?

u velto ha detto...

ciao Flora, siamo vicini alla mamma disperata e siamo vicini a te e a tutte le altre persone che sono presenti nella sofferenza e nel dolore. Grazie

Anonimo ha detto...

E al marito di Giovanna Reggiani cosa gli diciamo?? Se c'è della gente che in Italia non ci deve essere sono proprio i rom!
Non fanno un cavolo da mattina a sera!
Rubano, scippano, e ammazzano.
Si allacciano abusivamente a luce e gas
E nessuno gli fà nulla!!

u velto ha detto...

Al marito della signora Reggiani gli diciamo che siamo dispiaciuti, molto dispiaciuti.
Ma sottolineiamo:
1) Mailat non era rom;
2) se anche fosse stato un rom, la responsabilità è comunque personale;
3) chi afferma "Non fanno un cavolo da mattina a sera! Rubano, scippano, e ammazzano. Si allacciano abusivamente a luce e gas" è un razzista.

Anonimo ha detto...

Non è razzismo ma un dato di fatto!! Razzismo è il tuo verso gli italiani

Anonimo ha detto...

Adesso lo stronzo non è più rom?! Cosa è diventato finlandese per caso??
AHAHHAAHAH
Sucardrom sei esilarante

u velto ha detto...

Tutti i commenti che saranno ritenuti di istigazione all'odio razziale saranno segnalati alla Polizia Postale.

Anonimo ha detto...

Dire che chi è in un campo abusivo e dispone di parabola si allaccia abusivamente all'enel è istigazione al razismo?

Quella della minaccia della denuncia è la chiara risposta di uno che non sa + su che specchio arrampicarsi.
Voglio però aiutare sucar, e invece che negare l'appartenenza o meno di un delinquente ad un gruppo etnico....sottolinerei che la principale accusatrice di quest'uomo è una rom.
Questo, come giustamente sottolineava Sucar è una responsabilità personale, di fatto questa persona si è dimostrata onesta...il che non dimostra che lo siano tutti.
Purtroppo c'è una cosa che sucar non vuole vedere, forse perchè gli fa male e non per malafede, esistono dei limiti, tali limiti sono stati ampiamente sorpassati, chi ogni giorno si deve fare un culo tanto per pagare bollette, tasse, mutui, ecc ne ha piene le balle di vedere gente che arriva qui per vivere alla giornata aspettando che lo stato(noi) gli dia da vivere.
Anche questo è razismo!

u velto ha detto...

ciao Xpisp, la nostra posizione è data dal fatto che il commento di Anonimo si riferiva a tutti i Rom, in assoluto.
Se un Rom ruba, scippa, ammazza, si allaccia abusivamente a luce e gas... è lui e solo lui che commette tali reati.
Affermare che tutti i Rom: rubano, scippano, ammazzano, si allacciano abusivamente a luce e gas... è una discriminazione razziale perchè non è vero.
Ancor più grave è l'affermazione: "se c'è della gente che in Italia non ci deve essere sono proprio i rom!".
Tale affermazione porta direttamente al Porrajmos, quando gli italiani concentravano i Rom e i Sinti Italiani (1940) e poi li mandavano a "lavorare" ad Auschwitz-Birkenau e in altri campi di sterminio, come quello della Risiera di San Saba.
Per queste ragioni abbiamo denunciato Anonimo alla Polizia Postale con l'accusa di istigazione all'odio razziale.

Anonimo ha detto...

..a c'erano i rom in Italia nel '40???
Pensa che gli Italiani erano al fronte.

In ogni caso ognuno è responsabile dei propri gesti, secondo me in questo sito + e + volte si è istigato l'odio raziale contro gli italiani.
Resto dell'idea che se in Italia si sono integrati popolazioni da tutto il mondo e loro no....è solo perchè non vogliono(e voi lo avete ribadito) integrarsi.
Se la loro cultura non prevede alcune cose che prevede quella maggioritaria...va bene ma è un pò comodo avere una cultura che aspetta che dal cielo piova la manna!

Anonimo ha detto...

Non è vero che i rom ammazzano, scippano e rubano? Scusa ma in che paese e nazione vivi?
Loro non vogliono integrarsi perchè gli fà comodo vivere così.
E poi se il 90% degli italiani vorrebbero cacciare via i rom un motivo ci sarà o no? E i motivi li conosciamo bene tutti di che gente stiamo parlando!
Ancora con la storiella della Risiera di San Sabba.
La Risiera di San Sabba non è mai stato un campo di sterminio! E finiamola perfavore!

u velto ha detto...

Un piccolo esempio
http://www.immigrazioneoggi.it/rubriche/spot_rom.html
di rom che "ammazzano", "scippano" e "rubano"...

Anonimo ha detto...

purtroppo il link che dai non riesco a visualizzarlo, resta solo una domanda, non rubano, non scippano, non lavorano perchè i razisti italiani non li assumono(evidentemente anche i razzisti marochini, albanesi, cinesi, ecc), ma come diavolo vivono?
Con cosa pagano bollo e assicurazione delle auto(e le uato stesse?) con cosa pagano la corrente a cui legalmente si allacciano?
Con cosa pagano le parabole e le conseguenti televisioni che MAI mancano in ogni campo?
Questo mi sfugge, da qualche parte ci deve essere un'inesattezza.

Anonimo ha detto...

Caro xpisp,
per il bollo e l'assicurazione delle auto non credo proprio che le paghino. Ma tutto il resto con i nostri soldi!!

Anonimo ha detto...

ciao Xpisp, secondo me una ragione ci dovrà pur essere se proprio tu non riesci a visualizzare lo spot...

Anonimo ha detto...

A me non importa niente vedere o meno il video tanto lo sappiamo tutti qual'è la realtà. Non facciamoci imbambolare da cose diverse dalla realtà!

Anonimo ha detto...

ciao Anonimo, in ogni sistema formale per la teoria dei numeri, ma non solo, esiste una formula indecibile, cioè una formula che non è dimostrabile e la cui negazione non è dimostrabile. (Kurt Godel)

in altre parole tutte le verità , anche quelle che sembrano tanto certe da essere immuni dalla possibilità stessa della revisione, sono essenzialmente fatte ad arte.

in realtà , il concetto stesso dell'oggettivamente vero è un mito socialmente costruito.

infatti le nostre menti intelligenti non sono incastonate nella verità.

piuttosto è l'intero concetto di verità ad essere incastonato nelle nostre menti che sono, esse stesse, le serve involontarie delle forme organizzative d'influenza.

in fondo l'epistemologia non è altro che sociologia del potere e i Sinti e i Rom il potere non lo detengono.