«Nessuna marca di vestiti ha voluto sponsorizzare le scene in cui recitavano gli attori neri». Un'accusa pesante, che sottolinea quanto razzismo e pregiudizio alberghi ancora oggi nella società italiana. La regista Cristina Comencini, visibilmente irritata, l'ha lasciata cadere durante la conferenza di presentazione del suo film «Bianco e nero»: «Una cosa assurda - ha aggiunto - Che fa capire come sia ancora lontana l'immagine degli africani da noi».
Il film, con Fabio Volo, Ambra Angiolini, Aissa Maiga (in foto) ed Eriq Ebouaney, non a caso, si occupa proprio di razzismo. E delle difficoltà dell'affermarsi di una società multiculturale. Ma di che sponsor si tratta? Che c'entrano con una pellicola? La Comencini si riferisce al «product placement», ovvero alla consuetudine di inquadrare in alcune scene prodotti particolari, marchi, che pagano un obolo alla produzione per il solo fatto di apparire: sponsor, per l'appunto.
Le dichiarazioni di Cristina Comencini sono confermate da Riccardo Tozzi, il produttore del film che esce venerdì prossimo in 250 copie. «E' è risultato evidente - ha spiegato Tozzi - che tutti i nostri interlocutori abbiano voluto tenersi distanti dalle scene in cui recitavano gli attori neri. Se nella pubblicità c'è ancora una sorta di sfruttamento dell'iconografia degli africani, al cinema, almeno in questo caso, non è stato possibile».
Non di razzismo, ma di notorietà parla invece Marina Marzotto, amministratore delegato di Propaganda Gem, una delle società più attive nel settore del product placement e con un passato professionale nel mondo della moda, intervistata dal Giornale dello Spettacolo. «A noi non risulta che la mancata sponsorizzazione degli attori neri derivi da considerazioni riguardo all'immagine di interpreti dalla pelle non bianca». Continua a leggere…
6 commenti:
come al solito inserite dei post veramente faziosi..........la Comuncini, grande regista, dovrebbe smetterla di piagnicolare, se avessescritturato wesley snipes o will smith avrebbe avuto tutti gli sponsor che voleva!!!! ma siccome ha preferito quella capra di Ambra Angiolini, pessima attrice con grandi flop alle spalle, gli sponsor se li scorda!!! quindi il razzismo non centra niente...bensì il marketing....
municipio V
p.s.è una malattia che avete con questa fissa del razzismo. lo vedete pure dove non c'è....
al lupo .....al lupo.....
ehm, municipio V, forse dovresti leggere i post prima di commentare, sai, aiuta sempre.....
l'articolo non dice che NON ha ricevuto sponsor , bensì che li ha ricevuti per le scene in cui c'erano i bianchi , quindi inclusa la Angiolini, ma non li ha ricevuti SOLO per quelle scene dove c'erano i neri....
la sostanza non cambia di molto...il punto è sempre quello... se ambra angiolini la conosciamo così così (della serie:chi se ne frega della angiolini ma forse a qualcuno si) gli attori di colore nel film in oggetto...sono dei perfetti sconosciuti ehm..leggete bene "tra le righe" il mio post....gli spot li fanno soprattutto i cosiddetti testimonial...infatti ho citato attori famosi che con gli spot si arricchiscono...mica gli sconosciuti come noi....
municipio v
Penso proprio che sia solo una questione di fama.
Ambra può piacere o meno ma è oramai 20 anni che calca le scene.
Fabio Volo tra libri, radio, tv e cinema è tutt'altro che uno sconosciuto.
In fondo il capitalismo ha di buono che non guarda in faccia a nessuno, se un marziano facesse vendere di + verrebbe immediatamente sposorizzato...non credete?
Sarà come dite... ma la Comencini è una seria professionista e se ha denunciato il fatto è perchè si è ritrovata nelle stesse condizioni (attori bianchi non famosi) e gli sponsor non si sono dileguati.
è come diciamo!!! sarà anche brava ..nessuno lo mette in dubbio!!!ma vende poco al botteghino!!! un film sull'integrazione è già un taglio difficile...quello che ci vuole è un pò di polemica poi se i fessi gli vanno dietro facendogli pubblicità magari incassa qualche biglietto in più!!!non è che ha fatto il film con i fondi pubblici? informati di questo almeno ti rendi utile
municipio V
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