In questi giorni Vita sta raccogliendo le opinioni di rappresentanti di associazioni rom e sinte e non solo. Proponiamo la lettera di Radames Gabrielli, Presidente dell’Associazione Nevo Drom e membro della Segreteria tecnica del comitato “Rom e Sinti Insieme”.
In Italia ci sono tante Associazioni che lavorano per portare al miglioramento i Sinti e i Rom, ma senza il coinvolgimento diretto dei Sinti e dei Rom: non vogliono trovare delle soluzioni chiedendo agli stessi Sinti e Rom, non chiedono che cosa vogliono veramente, o di che cosa hanno bisogno, stanno lavorando con questo sistema gia da parecchi anni, senza aver raggiunto un risultato concreto e positivo. Forse perché vogliono trovare solamente dei Sinti e Rom che abbiano una laurea o un diploma. Rari da trovare per svariati motivi.
Anche il Governo alla conferenza del 22/23 gennaio 2008 sta sbagliando a non coinvolgere gli stessi Sinti e Rom, la presenza degli stessi dovrebbe essere indispensabile, anche perché si sta parlando di trovare delle soluzioni che riguardano la vita futura dei Sinti e dei Rom, (soluzioni che solo Sinti e Rom potrebbero trovare); leggendo il programma definitivo ci si trova parecchia gente, ci sono Presidenti delle associazioni sia Italiane che Estere, ma tutti Gage, e si trovano pochissimi nomi di Presidenti d'associazioni Sinti o Rom, sparsi in tutta l'Italia o all'Estero, e questa non e di sicuro la strada giusta da intraprendere, perché stanno decidendo dei Sinti e Rom senza avere la loro presenza. Hanno coinvolto le stesse associazioni che in tutti questi anni non sono mai riuscite a raggiungere un risultato concreto e definitivo. Anche perchè fino ad oggi le varie associazioni presenti in Italia, hanno voluto lavorare sempre con le proprie idee, cercando sempre e soltanto di integrare i Sinti e i Rom, senza vedere o provare a trovare delle soluzioni alternative a questo grandissimo problema, che va avanti da moltissimi secoli, hanno permesso la costruzione dei campi nomadi, sapendo benissimo che i Sinti e i Rom ci entravano soltanto per la disperazione, e non sapendo dell'uguaglianza totale ai campi di concentramento.
Che la presenza delle comunità Rom e Sinte in molte città determini allarme sociale tra la cittadinanza, e grazie anche alla mancata interazione da parte della stessa cittadinanza, perché se in un campo nomadi la maggioranza degli stessi sono rispettosi delle regole di convivenza e onesti… basta che ad altri del stesso campo nomadi vanno imputati fatti criminosi, si condanna tutta l'etnia del campo nomadi, e perciò che l'integrazione non a mai funzionato.Diventa inutile cercare di integrare i Sinti e i Rom, se è la stessa cittadinanza a non volere l'integrazione dei Sinti e Rom, che per integrarsi, anche se nati in Italia da generazioni, dovrebbero come minimo nascondere la propria etnia d'appartenenza, “fatti reali”, perché se è vero che sono i Sinti e i Rom a non volere integrarsi allora non bisogna cercare l'integrazione, ma bisogna cercare l'interazione, perché solo lavorare insieme si potranno trovare delle soluzione concrete e positive, soluzioni definitive al problema che sta evolvendosi sempre di più,è non credo che confrontarsi con (amministratori locali, associazioni con la maggioranza gage, governo, operatori sociali) fare sempre le stesse proposte, come l'integrazione ecc. e si pensi che siano delle soluzioni concrete, corrette e definitive…risolvi gli enormi problemi che si stanno accumulando anno per anno. Hanno detto che "individuare i rappresentanti delle comunità Rom e Sinti non è cosa facile”, per questo motivo e moltissimi altri, da un po'd'anni in Italia si stanno formando delle nuove associazioni, composte dalla maggioranza da persone Sinti e Rom, un'interazione fra Gage, Sinti e Rom, non l'integrazione “obbligatoria”. In un paio d'anni si sono formati varie associazioni in mezza Italia, e a Mantova sì e formato il comitato “Rom e Sinti Insieme” composto da varie associazioni sparse in tutta l'Italia, per portare avanti progetti e idee degli stessi Sinti e Rom.
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