Madonna è a Berlino per presentare il suo primo lavoro da regista e afferma: «se il mio sogno è di diventare regista sul serio? Well — risponde Madonna — mi hanno invitato al festival come regista. Non ho bisogno di sognare: sta accadendo».
Negli 80 minuti di Filth and Wisdom, sporcizia e saggezza, «due facce della stessa medaglia », c'è la filosofia di questa 49enne americana che il sogno americano se l'è costruito con una tenacia folle e sconsiderata, il suo gusto fetish, la sua personalità multiforme, il talento costruito come un lago artificiale goccia dopo goccia.
Quando si vedrà questo film? «Penso di metterlo su Internet, amo le cose poco convenzionali e Internet lo è». Il protagonista di questa bizzarra storia sul dualismo, sugli estremi che si toccano, è Eugene Hutz, il 36enne musicista rom ucraino che ha suonato con lei a Londra, a Hide Park, nel concerto benefico pro Al Gore, e che anni fa sbarcava il lunario vicino a Roma facendo il cameriere.
Il film è la storia di tre sogni: lui vuol diventare una star del punk rock (in effetti è già popolare); e quelli di due donne, la farmacista che vuole aiutare i poveri in Africa (Vicky McClure) e l'aspirante danzatrice del Royal Ballet che si ritrova aggrappata al palo della lap dance.
Nel film c'è molto degli inizi di Madonna, quando cercava di sbarcare il lunario a New York: «Sono cresciuta come danzatrice, migliaia di ragazze volevano fare lo stesso mestiere. Ho raccontato tre diverse personalità obbligate a avere un lavoro solo per tirare avanti ma con la speranza di riempire un giorno i loro sogni. Ho raccontato che la vita è una battaglia. Il dualismo fa parte della mia vita. Sono cresciuta nel Mid-West, mentalità ristretta, non ti incoraggiano a essere differente. Ho conosciuto un maestro gay, mi ha fatto capire cosa vuol dire accettarsi, mi sono sentita a casa. Se mi aveste chiesto cos'era la felicità 30 anni fa, avrei risposto che era la possibilità di sopravvivere a New York e l'idea che la mia voce potesse essere ascoltata. Oggi la felicità, per me, è la riconoscenza».
Eugene Hutz si presenta coi suoi folti mustacchi e lo sguardo stralunato, medaglie sul petto e chitarra a tracolla, si mette a cantare una canzone sugli immigrati; Madonna al confronto, vestita tutta di nero, è un'elegante signora borghese. Applaude a tempo la performance: «Lavorando con Eugene mi sono innamorata di questi tre personaggi, la storia è venuta fuori spontaneamente. Anch'io vorrei diventare una zingara, mi piace l'idea di perdermi, di vivere in maniera autentica». E continua «il mio vero sogno è diventare una zingara, girare il mondo a piedi, suonare la loro musica, avere una vita movimentata come loro».
Noi di sucardrom siamo pronti ad esaudire questo sogno. Invitiamo Madonna a vivere per qualche mese in Provincia di Vicenza, dove Sindaci leghisti e non solo stanno facendo fare una vita molto movimentata ad anziani, donne, bambini e uomini. Questi Cittadini Italiani sono soggetti quotidianamente a sgomberi, fiaccolate di protesta, angherie… per il solito motivo che appartengono alla Minoranza etnica dei Sinti italiani.
L’invito non è rivolto solo a Madonna ma a tutti gli Italiani che vogliono vivere, almeno per qualche giorno, “una vita movimentata e romantica da zingari”.
2 commenti:
Ciao, io la vita dei campi la conosco e anche io mi attorciglio l'anima pensando a questi bambini nati in Italia cresciuti in Italia a scuola con bambini Italiani e ora CACCIATI dagli italiani.Pur essendo i loro stessi genitori nati in Italia anche loro.Ma è costituzionale tutto ciò???Vedo pochi post Auguri...vi leggo!
ciao Anonimo, abbiamo rallentato con i post perchè alcuni lettori si sono lamentati dal volume di notizie e ci hanno chiesto di selezionare di più le notizie. cercheremo nelle prossime settimane di trovare il giusto equilibrio.
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