
Un intervento quello del ministro dedicato "alla carta dei valori della cittadinanza e dell'integrazione", provvedimento varato da Amato nei mesi scorsi. "Ecco così che i rom - ha aggiunto il ministro - sono tutti ladri e rubano i bambini. Una leggenda metropolitana quest'ultima dura a morire. perché se si interrogano i rom, nella loro esperienza, siamo noi i ladri di bambini. O meglio i nostri assistenti sociali che vanno nei campi per tutelare quegli stessi bambini".
Il ministro Amato, intervenuto subito dopo il presidente dell'Ucei Renzo Gattegna, che ha aperto i lavori, ha ricordato che uno dei punti fondamentali della Carta è quello di ribadire principi in un tempo "fatto di comunità diverse per le quali è impellente esistere con le loro identità ma di riconoscersi in una 'societas' più ampia con diritti e doveri uguali". "Sono ovvietà - ha spiegato -. Ma perché questi sono argomenti che hanno ancora oggi bisogno di essere detti, ribaditi e ricordati? Il problema di oggi è capire perché vadano ribaditi nonostante tutte le lezioni che la storia ci ha insegnato".
Dopo aver ripercorso le basi storiche del razzismo e dell'antisemitismo ed aver sottolineato il pregiudizio di origine religiosa alla base di questi fenomeni, Amato ha detto che "il senso della carta dei valori non è nel convincere di quello che sostiene, quanto della necessità di praticare questi principi". "Non bisogna mai sollecitare - ha spiegato - quello che nel profondo può incitare l'uno a scagliarsi contro l'altro. Bisogna invece rimuovere il pregiudizio ed è per questo che si fanno le Carte dei valori. Ma è difficile arrivarci se la Storia viene manipolata e non solo dai politici. Oggi c'é una propensione ad aizzare verso il nemico. E questa è la strada più facile per distruggere la società".
"Il mio è un appello - ha continuato ancora - alle responsabilità, in primo luogo dei dirigenti politici di tutte le comunità di questo Paese". "Sono ovvietà che mi piace ribadire qui a voi - ha ribadito Amato -. A questa minoranza che in Italia e nel resto del mondo ha cercato di dare sempre nel bene comune e che si è trovata più volte nella storia messa da parte proprio nel nome del bene comune. Il vostro è stato un contributo che forse ha pochi uguali nel mondo".
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