
Parlando con un gruppo di giornalisti italiani a Bucarest, il ministro ha fatto il punto sulla situazione sulla sicurezza a 5 mesi dall'omicidio di Giovanna Reggiani: in seguito alle numerose visite e incontri con il premier Romano Prodi, il ministro degli Esteri Massimo D'Alema e con altri ministri italiani, ha detto Cioroianu, «abbiamo siglato accordi ad alto livello sulla cooperazione tra le nostre polizie. In particolare, in base all'accordo "Itaro", abbiamo commissari romeni in Italia, e questo consente di controllare in maniera più facile gli eventuali responsabili di atti criminali».
«Le tante baracche che sono spuntate a Roma in questi anni sarebbero impensabili a Bucarest» ha detto il ministro degli Esteri romeno. Dopo aver ricordato quanto la vicenda dell'omicidio Reggiani sia stata difficile da gestire per entrambi i governi, Cioroianu, a proposito dei clandestini in Italia, ha sottolineato: «Credo che lo Stato italiano abbia interpretato in modo sbagliato la permissività. Quelle baracche a Roma non le vedete in Romania. Se capitasse che una comunità rom si stabilisse in un parco di Bucarest con le tende, la polizia farebbe controlli immediati e sgombererebbe nel giro pochi giorni».
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