venerdì 28 marzo 2008

La Santanchè strumentalizza i Rom per farsi pubblicità

Tacchi a spillo, pantaloni e impermeabile stretto in vita, l'on. Daniela Santanchè ha voluto entrare nel "campo nomadi" di via Bovisasca che costeggia la linea ferroviaria delle Nord Milano. La candidata premier de La Destra è stata accompagnata da una delegazione di esponenti del suo partito e da due donne che hanno denunciato di essere state aggredite la sera di Pasqua da un gruppo di giovani nei pressi del "campo".
All'ingresso dal campo, ad accogliere la Santanchè, c'era Dijana Pavlovic, unica Rom candidata alla Camera a Milano dalla Sinistra Arcobaleno. «Sessant'anni fa - ha detto alludendo alla delegazione della Destra - ci hanno gasato, ora vengono a farsi la campagna elettorale alle spalle di questa povera gente».
«Bello schifo - ha scandito l'on. Santanchè, ripresa da uno stuolo di fotografi e operatori televisivi davanti a uno dei numerosi mucchi di immondizie - come permettiamo noi politici, tutti, che ci siano questi califfati che si sottraggono alla nostra giurisdizione?».
«Qui non viene rispettata nessuna legge dello stato italiano - ha continuato - abbiamo visto bambini che non vengono mandati a scuola, ma che credo ricevano ogni giorni lezioni su come si ruba, abbiamo visto questo scempio dei rifiuti».
«Senza se e senza ma - ha aggiunto - bisogna applicare le leggi dello stato e questo è un campo che va sgomberato al più presto. Questo è un territorio che va ridato ai milanesi». Noi di sucardrom ricordiamo alla Santanchè che alcuni milanesi hanno inquinato il terreno, in barba alle leggi, ed è scandaloso che non sia offerta una diversa sistemazione abitativa a uomini, donne, bambini, anziani, disabili per il solo fatto che sono Rom!
Ma secondo la Santanchè deve cessare da parte della politica questa sorta «di finto buonismo che produce questa sottrazione agli italiani del proprio territorio da parte di gente che andrebbe cacciata a pedate nel sedere. Voglio tornare qui fra tre giorni - ha concluso - e non vedere lo schifo che ho visto». Guarda la galleria fotografica…

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma falla finita!!
Due donne sono state aggredite dai tuoi amici. Sarebbe l'ora di piantarla e la Santanchè ha pienamente ragione, bisogna iniziare sgomberare, solo così gli italiani possono finalmente respirare e tornare a girare un po' più tranquilli nella loro e sottolineo nella loro città
Italia agli Italiani!!

Anonimo ha detto...

La Santanchè finisce dritta in galera dopo le dichiarazioni fatte su La 7 questa sera.
E' una razzista che merita solo il carcere o i lavori socialmente utili in un "campo nomadi", così forse capisce...
Sucardrom si deve svegliare e portarla davanti al giudice!

u velto ha detto...

ciao Anonimo, ieri sera abbiamo ricevuto diverse segnalazioni e sicuramente investiremo i nostri avvocati per verificare le dichiarazioni della Santanché.

Anonimo ha detto...

La santanchè, pur essendo io di destra (moderata), risulta antipatica pure a me...però non vi nascondo che penso anche che la stessa si faccia portavoce di un malcontento generale che deve pur essere nato da qualcosa....forse anche voi dovreste adoperarvi per isolare le mele marce e dimostrare che non siete quello che lei ed altri cittadini pensano?...

u velto ha detto...

ciao Anonimo, noi pensiamo che la "campagna antirom" sia orchestrata da arte.
Il caso di Marco Ahmetovic è emblematico. In Italia sulle strade muoino 8.000 persone all'anno. Pensa ad esempio alle cosiddette "stragi del sabato sera", un dramma. Eppure mai era stata orchestrata una campagna stampa tanto violenta contro chi è stato accusato di omicidio colposo (oggi condannato) e mai nessuno, prima di Ahmetovic, era andato in galera.
Inoltre, nessuno ha mai pensato di bruciare la casa di chi aveva commesso un tale reato, per Ahmetovic si.
Noi abbiamo sempre promosso la legalità ma non può essere a senso unico perchè altrimenti parliamo di discriminazioni di Stato. E ad oggi la Procura della Repubblica non ha intentato nessun processo contro i "bravi cittadini" che sono andati a bruciare non solo la casa di Marco Ahmetovic ma anche quelle di tutti i suoi parenti.
Chi sbaglia deve pagare! Senza però accanimenti giustizialisti e questa regola deve valere per tutti, politici compresi.