martedì 25 marzo 2008

Polemica su Casilino 900

In questi giorni è nato un confronto serrato tra il gruppo EveryOne e RomSintiPolitica sullo sgombero del “campo nomadi” di Casilino 900 a Roma. Nazzareno Guarnieri contesta a Roberto Malini questa affermazione: «il campo Rrom più antico di Roma, uno dei più vecchi d'Europa, vero e proprio patrimonio tradizionale e culturale, indispensabile per comprendere la Storia degli zingari in Italia dal dopoguerra ai giorni nostri, sta per essere sgomberato».
Nazzareno Guarnieri, a ragione, considera una «pura follia definire “patrimonio tradizionale e culturale per comprendere la storia degli zingari in Italia” un luogo di segregazione, disperazione, esclusione come il campo nomadi».
Roberto Malini risponde affermando che qualche mese fa in Israele alcuni sopravvissuti alla Shoah provavano un grande dolore quando si accorgevano, viaggiando in Europa, che alcune località della simbolo dello sterminio venivano cancellate. Per avvallare questa sua affermazione ha riportato un’affermazione di Mirjam Pinkhof: «molti vogliono dimenticare che la cultura degli ebrei della Shoah è una cultura di dolore e morte; molti vogliono dimenticare che la cultura degli ebrei della Shoah è la cultura di un popolo massacrato».
Noi di sucardrom crediamo azzardato un simile accostamento anche perché il Gruppo EveryOne non ha proposto di far diventare il Casilino 900 un memoriale per testimoniare la politica di segregazione, ghettizzazione ed esclusione attuata in Italia negli ultimi trent’anni. Anzi, il Gruppo EveryOne accosta Casilino 900 al quartiere rom Sulukule, in Turchia, risalente al XV secolo. Crediamo che Roberto Malini e tutto il Gruppo EveryOne debbano farsi un giro al Casilino 900 per rendersi conto della triste realtà.
Il vero problema è che le ragioni che spingono l’Amministrazione comunale di Roma a sgomberare Casilino 900 non sono propriamente umanitarie e rispettose della Carta dei Diritti dell’Uomo ma frutto di una politica securitaria che sbatte in strada famiglie intere. A Casilino 900 non dovrebbe proprio abitarci nessuno, al massimo un custode per mantenere e curare come memoriale quel insediamento simbolo del razzismo italiano.
Rimane il fatto che l’Amministrazione comunale non ha ad oggi ben definito dove saranno trasferiti i “regolari”, secondo alcune agenzie stampa sembra che si vogliano costruire nuovi piccoli “campi nomadi”. Gli “irregolari” finiranno in strada in barba alle tante dichiarazioni di esponenti del Partito Democratico, in questo senso ricordiamo l’intervento di Rosy Bindi all’ONU.
Vi è poi stata una polemica sull’utilizzo del termine “Rrom”. Dalle informazioni in possesso dell’Istituto di Cultura Sinta questo termine è sbagliato per definire gli abitanti di Casilino 900 che si autodefiniscono “Rom” o “Roma”. È poi da sottolineare che il termine “Rrom” è stato coniato da antropologi ed etnografi che studiavano un gruppo ben definito di Rom nella ex Yugoslavia per la pronuncia che hanno del etnonimo Rom; inoltre, questo termine, Rrom, è stato poi ripreso in Romania da appartenenti alla società maggioritaria per differenziare i Cittadini Rom dagli altri Cittadini. Quindi è quanto mai discutibile ad oggi utilizzare tale termine per i Rom che vivono in Italia.
(in foto il Casilino 900 è definito dai quadratini rossi, sulla destra ci sono gli sfasciacarrozze romani)

29 commenti:

Anonimo ha detto...

Rispetto all'utilizzo dell'etnonimo 'Rrom', concordo con la critica di Sucar Drom. Fra l'altro, la sua diffusione in Romania e' anche legata alla volonta' delle autorita' e dell'elite intellettuale di marcare in maniera netta il confine tra 'romeni' e 'rom'.

Roberto ha detto...

Io abito a pochi passi dal campo nomadi casilino 900 e la situazione è veramente pietosa!!!!!! La tolleranza credo debba avere un limite, non si può godere tutti i giorni di uno spettacolo del genere. Immondizie gettate ovunque, incendi continui ( molti dei quali innescati dalle autodemolizioni che in questo modo si disfano dei pneumatici e quant’altro), cassonetti completamente messi a soqquadro, ecc.
Le varie amministrazioni non fanno nulla per eliminare il problema, (nomadi e autodemolizioni) ma continuano a promuovere ristrutturazioni (parco con laghetti artificiali e pineta).
Si parla di ambientalismo e vivibilità delle metropoli ed a riguardo vorrei sapere quanto si impiegherà a bonificare il suolo sottostante “GLI SFASCI” intriso ormai di liquidi esausti di batterie, grassi e lubrificanti?
Purtroppo negli ultimi anni i romani continuano ad amare la loro città, è “ROMA E IL CAMPIDOGLIO” che li ha dimenticati!!!!!!!!
Se vogliamo rispettare le tradizioni cominciamo dalle nostre e smettiamola con questo perbenismo e pietosismo che ci sta portando ad essere il paese più ridicolizzato d'Europa!!!!!!!

u velto ha detto...

ciao Roberto, secondo noi l'insediamento di caslino 900 dovrebbe essere dismesso gradualmente aiutando le famiglie a costruirsi un percorso abitativo alternativo. quanto agli sfasciacarrozze si dovrebbe aiutarli a mettersi a norma e se impossibile spostare le aziende in altro sito.

Anonimo ha detto...

Perche i ROM non hanno arginato e denunciato coloro che, pur abitando a Casilino 900 delinquono quotidianamente?
Invito i lettori favorevoli al mantenimento del Casilino 900 a vivere pochi giorni nei pressi di Viale dei Romanisti e respirare i fumi nocivi provenineti dall'immondizia, dai pneumatici e dai cavi bruciati all'interno del campo. Provare per credere e poi ne riparliamo.

Anonimo ha detto...

Anche io vivo molto vicino al casilino 900 (esattamente dall'altra parte della strada) e la mia pazienza, come quella degli altri cittadini che vivono qui, ha oltrepassato il limite già da diverso tempo. Ogni giorno stazionano davanti casa mia zingari ubriachi che apostrofano le ragazze e vomitano sul marciapiede di casa mia. Per non parlare degli incendi, il famoso fumicone, le corse in auto nelle stradine, i cassonetti regolarmente svuotati del loro contenuto, i cani sciolti lasciati vagare. Non molto tempo fa si erano procurati una finta paletta della polizia con cui fermavano i passanti. Ho chiamato la polizia che è arrivata dopo un'ora. Per gli incendi è stato istituito un numero apposito, ma se chiami nessuno risponde. io non studio antropologia, ma a chi mi parla di queste persone come di "migranti" e mi parla di "cultura" io rido in faccia, perchè non c'è nulla di migrante in quel campo (se non la refurtiva) e quello che fanno non può essere associato a nessuna cultura degna di questo nome. Rubano e spacciano e inquinano. Ho trovato margherite nel parco di centocelle con lo stesso fenotipo mutante di fiori che avevo visto in tv che crescevano in zone contaminate da metalli pesanti. Loro rendono questa zona pericolosa e brutta. A tutti quelli che li giustificano e che dicono "poverini che vengono mandati via!" io rispondo che invece di studiarli sui libri o di guardarli col filtro dell'artigiano nomade romantico venissero a vivere qui, in mezzo a loro, alla loro sporcizia, ai loro danni. Non trovo una sola giustificazione al tipo di vita parassita che conducono. E sia ben chiaro che io sono una persona di sinistra, aperta a qualsiasi convivenza purchè civile, purchè ci sia volontà da parte di tutti... e da parte degli zingari (chiamateli come vi pare, io non sono del ramo e per me sono zingari) non c'è mai stata nessuna volontà.
Lo so che faccio la figura della fascista a dire tutto questo, ma proprio perchè non lo sono la cosa mi fa ancora più arrabbiare. Vorrei che venissero mandati in un posto dove potessero vivere decentemente, con l'acqua e la corrente, anche se sono sicura che lo trasformerebbero in un letamaio nel giro di 3 mesi. Vorrei che gli fosse concessa una qualche forma di prestito d'onore in modo che non potessero più fare le vittime.
Ma stamattina quando ho visto le ruspe ho esultato.
apo@libero.it

Anonimo ha detto...

ciao Anonimo, la domanda che hai posto è seria ma viziata da alcuni stereotipi. primo: le persone che vivono in un “campo nomadi” isolano sempre chi compromette i rapporti con la Città ma come comprenderai non possono sostituirsi alle Forze dell’Ordine. secondo: se tu delinqui non è così automatico che il tuo vicino di casa ne sia a conoscenza e concorderai che questo è un fatto abbastanza normale, testimoniato nella stragrande maggioranza dei fatti di cronaca. terzo: l’esperienza italiana su mafia ed evasione fiscale rende abbastanza evidente che difficilmente denunciando il tuo vicino di casa otterrai un risultato apprezzabile.
rimane il fatto che chi sbaglia deve pagare il suo debito con la società ma questo non può comportare cacciate di tutti i parenti, bambini compresi.
sulla questione dei fumi nocivi per esperienza diretta ti chiedo sempre di verificare da dove provengano, perché molto spesso gli sfasciacarrozze ne approfittano.
in ultimo, sono d’accordo allo smantellamento di Casilino 900, come lo sono per qualsiasi altro “campo nomadi”. il punto è come avviene lo smantellamento, perché è indiscutibile che non si possono fare azioni, come quella a Milano, che negano le più elementari leggi del nostro ordinamento.

Anonimo ha detto...

ciao apo@libero.it, un “campo nomadi” è sempre un luogo di disperazione e negazione dell’essere umano. ti ricordo che a casilino 900, prima dei Rom, era abitato dal sottoproletariato romano nei primi Anni Cinquanta e dagli immigrati dal Sud Italia in seguito.
ma ciò che mi preme dirti è che le tue affermazioni sono tremendamente simili alle affermazioni che facevano sia i “bianchi” del sud degli Stati Uniti sia i “bianchi” del Sud Africa. e che ciò che descrivi è altrettanto simile a quanto succedeva nei ghetti degli Stati Uniti e del Sud Africa, a partire dalla piaga dell’alcolismo. inoltre a Roma, negli ultimi mesi, ci sono stati attacchi razzisti (vedi ad esempio Tor di Quinto) eguali per modalità e motivazioni che hanno caratterizzato il Sud degli Stati Uniti negli Anni Sessanta.
se il Sud Africa sta riuscendo a superare una situazione ben più drammatica, credo che anche l’Italia possa farcela. naturalmente sarà opportuno aprire gli occhi e smetterla con romanticismi e folklore.

Anonimo ha detto...

buongiorno a tutti...io vivo la stessa esperienza di apo@libero.it...abito in via delle mimose (forse da quel che ho capito la stessa via di apo!)
qui c'e un bar frequentato esclusivamente da zingari del campo!
i poveri zingari che girano pero in mercedes e bmw da 100 mila euro e che passano la giornata a giocare al videopoker e bere birra!
uno spettacolo vederli poi bloccare il traffico gridando nella loro lingua qualcosa (tempo fa con una paletta finta...ieri con una carrozzina per disabili dove si alternavano alcuni zingari nel sedersi!)...
sono contentissimo della scelta delle ruspe...e spero che li mandino in aperta campagnia...se nn si sono integrati sara anche per i ns pregiudizi...ma loro ci mettono una buona fetta di colpa!

Anonimo ha detto...

e cmq nn disperatevi voi che siete pro rom...stanno festeggiando qui sotto al bar...oggi tanti piu che mai...con bmw x5 e mercedes sl...+ qualche smart per le ragazzine...e se pensate che dica il falso fatevi un giro qui sotto...a qualunque ora...li troverete sempre...e nn parlo degli zingari "vestiti bene" ma anche di quelli che rovistano nell'immondizia...tutti al bar a bere e gridare...
mettetevi nei ns panni e nn fate i moralisti!
la storia americana era un altra cosa...e nn e paragonabile a quella odierna...nn mi sembra che gli italiani andassero li con molte pretese...
grazie

u velto ha detto...

ciao Anonimo, gli sbagli di qualche decina di persone non possono e non debbono essere pagati da tutti. è necessario rigore ma il rigore deve essere accompagnato dalla giustizia, senza cadere in processi sommari che coinvolgano famiglie intere.
infatti è da evidenziare che il problema di chi vive sopra ad esercizi pubblici (bar, discobar, ecc..) è simile in tutta l'Italia. gli esempi sono molteplici...
per quanto riguarda gli Stati Uniti d'America, Carlo Berini parlava della minoranza nera e non della minoranza italiana che comunque in alcuni casi non ha proprio brillato. vedi manonera e poi mafia... e nessun americano si è messo a fare la caccia all'italiano, come invece è successo a Roma negli ultimi mesi.

Anonimo ha detto...

Ma quante cavolate dite???? Anche io abito in via delle mimose e posso solo dire che chi non ci abita NON PUO' CAPIRE. inutile darmi della razzista perchè i miei non sono PREgiudizi, ma pensieri e rabbie scaturite da anni di schifezze. Basta proteggere tutti i rom a prescindere! Come io non proteggo tutti gli italiani, o tutti i romani o tutte le donne. Quelli fanno schifo e invito chiunque a venire qui, starci qualche mese e provare a dire il contrario.
E comunque, oltre alle corse in macchina e ai finestrini delle macchine rotti, molto spesso mi capita di vedere bimbi piccoli in compagnia dei genitori al bar di cui parla l'altro ragazzo che sfuggono al loro controllo e corrono in mezzo alla strada. Bei genitori...
quella della finta paletta della polizia me la ricordo anche io.
Per il resto non so cosa intendessi con romanticismo e folklore, ma in me di romantico non c'è proprio niente e prima di vivere qui non avevo nessun problema con gli zingari. Come tutt'ora non ho nessun problema con europei dell'est non zingari, musulmani, africani, cinesi, indiani, bengalesi, e chi più ne ha più ne metta... anzi mi piace vivere in un quartiere così eterogeneo. Vorrei solo farvi capire che a volte, ma solo a volte, gli zingari hanno torto e non sono quei simpatici stagnari che vogliono dare a vedere.
apo@libero.it

Per informazioni: ha detto...

Le ultime notizie sul sito di Repubblica lanciano un allarme di tubertocolosi ed altre malattie contagiose al campo Casilino 900, mentre i bambini del capo continuano a frequentare le scuole pubbliche del quartiere. Quando un bambino "non Rom" viene sospettato di avere una malattia infettiva le istituzioni impongono che i genitori lo debbano allontanare dalla scuola per scongiurare che anche gli altri bimbi vengano contagati. Forse per i Rom le leggi sono diverse? Dobbiamo tutti rischiare che i nostri figli si prendano qualche malattia o li dobbiamo tenere a casa?! Perchè nessuno interviene su questa situazione visto che l'informazione arriva da un addetto della ASL??
http://roma.repubblica.it/dettaglio/Campo-rom-Casilino-900-incubo-tubercolosi/1539376?ref=rephp

u velto ha detto...

ciao Paonat, l'Asl ha lanciato l'allarme evidenziando alcune patologie presenti in alcune persone, non si parla di epidemie.
quindi non crediamo che si debba pensare a un coinvolgimento dei bambini a scuola anche perchè chi è malato sta evidentemente a casa sotto controllo medico.
sarebbe pericoloso se non ci fosse il controllo dell'asl.
i genitori rom non sono degli incoscenti ma da mesi rimarcano la grave situazione igienico sanitaria che porta i bambini ad ammalarsi.
sarebbe utile che i genitori dei compagni di scuola dei bambini rom scrivano un lettera al Sindaco per ripristinare i servizi essenziali,
saremmo così tutti più tutelati.

Anonimo ha detto...

Ciao Sucardrom, anche io abito vicino al Parco e quindi anche al Campo, trovo incredibile una situazione simile di degrado che va avanti da anni e sono d'accordo con te quando dici che l'insediamento di caslino 900 dovrebbe essere dismesso gradualmente, magari in altri campi attrezzati.
Ma essendo ignorante in materia quello che vorrei chiederti è: ma i nomadi (ROM etc..)in quanto tali, non dovrebbero stabilizzarsi in un luogo per molti anni, altrimenti decade da se l'essere nomade. No?

u velto ha detto...

ciao Duck, le persone che abitano al Casilino 900 non sono mai stati "nomadi".
l'utilizzo di questo termine è scorretto perchè inventato da chi non è ne Rom ne Sinto. è un eteronimo come il termine "zingari".
pensiamo che l'unica soluzione sia un processo di dismssione come già fatto a Firenze per un altro "campo" storico italiano, l'olamtello.
la solzione abitativa individuata con successo a Firenze sono gli appartamenti.

Anonimo ha detto...

Fammi capire meglio, quindi se non sono nomadi, non è perchè sono ROM o Sinti che vivono nei campi, voglio dire, non è una scelta di vita, non sono contrari ad abitare in degli appartamenti e a stabilizzarsi in una città?
Quindi per quale motivo non fanno come tutti (italiani e immigrati) che si trovano un lavoro e pagano una affitto?
Se fai questo discorso degli appartamenti, allora anche io non ho una casa e attualmente neanche un lavoro, dovrei poter accedere a questi appartamenti che dici allora? O in quanto italiano non ne ho diritto?

Magar ha detto...

Duck, e le case popolari dove le metti?

Anonimo ha detto...

case popolari? Sai quanti anni e quali requisiti ci vogliono per avere una casa popolare?
Io se non ho figli non ci rientrerò mai!
Inoltre anche per chì ha figli e redditi bassi o inesistenti ci sono graduatorie infinite!
Qundi non vedo per quale motivo i nomadi debbano avere un ingresso privilegiato a questi appartamenti!?
Quando c'è gente che aspetta da anni!

Anonimo ha detto...

Vedo che davanti alla realtà dei fatti nessuno risponde...
Approposito... a chi appartiene la classe A parcheggiata all'interno del Casilino 900??
Ecco chi aspetta da anni le case popolari non è certo in grado di possedere una Classe A!!!
Almeno che non la ruba!?

Non siate ipocriti!!

Anonimo ha detto...

forse è del Sindaco... è lui che spesso va al Casilino 900

Anonimo ha detto...

forse è del Sindaco... è lui che spesso va al Casilino 900

Anonimo ha detto...

Bella risposta Enrico, peccato che proprio ieri in un servizio di rai 3 sui diritti mancanti nel casilino 900, sull'assenza dei servizi primari, ecc rilevati dal rappresentante europeo, facevano vedere una panoramica del campo.
In primo piano fango, sporcizia, rubinetti dell'acqua con canne rotte, ecc ma sullo sfondo auto nuove(golf V, audi, mercedes, punto, ecc) e ogni donna o uomo aveva almeno una catena d'oro.
Probabilmente hanno inquadrato solo le zone dove c'erano le auto, probabilmente hanno nascosto le persone che non possiedono nulla per inquadrare solo chi ha l'oro.
Non so ma sinceramente credo che io ho probabilmente una visione troppo negativa...ma Sucar e tu avete una visione che forse non è reale neppure nelle favole!

u velto ha detto...

ciao Duck e Xpisp, i vostri commenti sono strumentali perchè più di una volta abbiamo spiegato che devono essere aiutate le famiglie sinte e rom povere.

Anonimo ha detto...

Saranno anche strumentali ma le persone che non rientrano nella definizione "povere" devono essere sbattute via da quel posto dato che si presume che se si ha la possibilità di comperare e mantenere un'auto si possa anche pagare un affitto.
Forse quello che non riuscite ad inquadrare è che proprio queste persone che hanno la possibilità economica ma si affiancano a quelle che tendono la mano fanno alterare gli animi e provocano i vari risentimenti.
Sembra però strano, e qui volutamente non avete rilevato la mia ironia, che rai3 sia stata attenta ad inquadrare situazioni disastrose ma con personaggi ingioiellati e con auto nuove sullo sfondo.
A meno che le famiglie povere in quel campo siano la minoranza, ma questo dovete dirmelo voi.

PS
in un vostro commento all'inizio della discussione avete dette che vanno aiutati i propietari degli sfasciacarrozze a mettersi a norma.
non so in che mondo vivete, non so chi siano questi sfasciacarrozze, ma dove vivo io... o ti metti a norma o se ti beccano ti chiudono il portone!

u velto ha detto...

ciao Xpisp, anche se uno non è povero non crediamo debba essere "sbattuto via".
non stiamo mica parlando di pietre...

Anonimo ha detto...

no infatti, se uno non è povero dovrebbe avere il buon senso di prendere la sua bella macchinina e andarsene senza aspettare di essere cacciato!!
Ma perchè non la finisci di difendere degli approfittatori?!

Anonimo ha detto...

Seguendo le vicende dei Rom, dei Sinti, le polemiche, gli sgomberi, i diritti di tutti, i doveri di tutti ecc. mi sono fatto l'idea che a volte noi ci fissiamo sui nostri modi di pensare o di vivere e crediamo che siano l'unico modo di vivere e di passare il tempo su questo mondo. Inoltre, noi proiettiamo le nostre immagini del mondo sugli altri, e così facendo li vediamo in un modo che non è reale ma è appunto una proiezione dei nostri bisogni o anche delle nostre frustazioni. In sostanza non siamo liberi, ma crediamo di esserlo. La libertà è nella verità dello sguardo.

Anonimo ha detto...

Il mio modo di vivere e passare il tempo su questo mondo...è onesto!
... e si, sono fissato che è l'unico modo... pensa che strano!?

Ma mi faccia il piacere!!

Anonimo ha detto...

Ah! il tuo modo è onesto. Dipende cosa vuol dire onesto. Per te magari è onesta una cosa che per altri non è. Per esempio, se vai in Africa non ti portano via niente nemmeno se lasci le cose incustodite, ma là ragionano così.
Gli approfittatori sono semplicemente dei furbi che vedono un guadagno immediato. Saranno pure abili e scaltri ma non mettono a frutto i loro talenti per migliorare. Ma è una loro decisione.
Non è solo un discorso di onestà, perché magari uno approfitta pensando che sia normale approfittare, ma bisogna vedere se è davvero disonesto chi approfitta della generosità degli altri, dato che non c'è mica scitto in nessuna legge statale che bisogna ricambiare se uno è generoso.
Piuttosto, se questa furbizia venisse usata per costruire qualcosa di buono per tutti, è meglio per tutti, o no? Cioè, mettere tutta questa fantasia dei "disonesti" a favore dell'edificazione di una società migliore, è meglio.

Cro.