Una relazione in trenta punti, di cui otto positivi e venti relativi a preoccupazioni e raccomandazioni. È il rapporto del CERD- Comitato per l'eliminazione della discriminazione razziale dell'Onu, che il 7 marzo scorso ha commentato il rapporto dell'Italia sulla disciminazione. In particolare, il CERD raccomanda all'Italia
- di adottare una legislazione che riconosca rom e sinti come minoranza nazionale e linguistica;
- di costituire un ufficio indipendente per i diritti umani, secondo quanto previsto dai Prinicpi di Parigi (1991);
- di annullare la segregazione di rom e sinti in materia di alloggio, schierandosi contro i provvedimenti locali che negano la residenza ai rom o sistemino i campi fuori dalle aree popolate;
- di aumentare gli sforzi pre l'inclusione nel sistema scoalstico dei bambini rom e rimediare ai tassi di abbandono.
Il Centro Europeo per i Diritti dei Rom (European Roma Rights Centre, ERRC), Il Centro sui Diritti all'Abitare e contro gli Sgomberi (Centre for Housing Rights and Evictions, COHRE), OsservAzione e Sucar Drom accolgono con piacere le Osservazioni Conclusive del Comitato dell'ONU per l'Eliminazione di Ogni Forma di Discriminazione Razziale (U.N. Commitee on the Elimination of all forms of Racial Discrimination, CERD) relative al modo in cui l'Italia mette in atto la Convenzione per l'Eliminazione di ogni Forma di Discriminazione Razziale.
Nelle Osservazioni conclusive il CERD ha incentrato la sua attenzione in modo veramente significativo sulle questioni presentate dalla coalizione. In particolare il CERD ha espresso serie preoccupazioni sui molti casi di discorsi pieni di odio razziale rivolti contro i Rom da parte di politici, e sul ruolo dei mass media nello spargere tali messaggi contro i Rom. Il Comitato ha anche sottolineato la sua preoccupazione “per i rapporti che riferiscono maltrattamenti verso i Rom, in particolare verso i Rom di origine rumena, eseguiti da agenti delle forze di polizia durante i raid nei campi Rom, tanto più in seguito all'emanazione del decreto legge 181/07 del novembre 2007 riguardante l'espulsione degli stranieri. (art. 5(b), la segregazione continua dei Rom e dei Sinti in campi nomadi; le ordinanze discriminanti e i segnali stradali che restringono la libertà di movimento dei Rom e dei Sinti in Italia. Infine il Comitato ha dato particolare rilievo al fatto che il Governo Italiano non ha riconosciuto i Rom ed i Sinti come minoranza e che non ha adottato una politica nazionale capace di migliorare la situazione di queste comunità in Italia. Continua a leggere…
In foto la delegazione di Sucar Drom e OsservAzione all'ONU.
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