giovedì 3 aprile 2008

Milano, una Città che odia

Milano ha dimostrato in questi giorni cosa significa la parola razzismo. Il Sindaco Moratti, insieme al Prefetto, stanno perseguendo una logica di "pulizia etnica" per sfinimento contro intere famiglie di Rom rumeni. L'Expo ha bisogni di spazi e di pulizia e come direbbe Bauman: la Moratti è il bravo giardiniere che estirpa le "erbe infestanti" così come lo sono stati altri in passato. Milano oggi è l'emblema del razzismo italiano. La cultura che esprime la Moratti è la prova più lampante che Milano è incapace di promuovere quella politica globale espressa nella candidatura per l'Expo. Gli interessi del più forte sono prevalenti su tutto. Una vergogna!
L’onda razzista che si è sviluppata da Opera (MI) non si ferma e continua a travolgere individui inermi che i politici hanno il coraggio di chiamare “Cittadini europei”.
Una Cittadina europea afferma «gli uomini stanno costruendo qualcosa, mio marito ha perso la giornata di lavoro in cantiere per tirare su la nostra casa da un’altra parte».
Un Cittadino europeo afferma «sei giorni alla settimana, 12 ore di lavoro al giorno, 800 euro al mese. Come faccio a pagarmi anche l’affitto con moglie e figli da sfamare?».
Una Cittadina europea afferma «mio figlio doveva andare a scuola e d’ora in poi non potrò più mandarcelo. Io sono sola, non ho un uomo che mi ricostruisca la casa. Come farò, povera me?»
Un Cittadino europeo afferma «sono stufo di questa vita. Ho rimandato mia moglie e i figli in Romania, al nostro paese vicino a Craiova. Io lavoro in regola, faccio il muratore, non sono rom, ma se il mio capo mi vede nelle foto sul giornale mi prende per uno zingaro e mi licenzia. Io non ci resto a lungo in Italia, non ne posso più di sgomberi».
Queste le voci dei Cittadini che vengono quotidianamente apostrofati come ladri, assassini, furfanti, indegni genitori, delinquenti, sfruttatori, criminali, stranieri… e nello stesso tempo sono sfruttati dai Cittadini italiani bravi, onesti, lavoratori… Una vergogna!
Il concetto di legalità non appartiene a Milano e non appartiene all’Italia intera che assiste in silenzio a questa tragedia. Si, questa è una tragedia che macchierà la coscienza di ogni italiano come già successo anni fa. Un’enorme zona grigia alla finestra indifferente, oggi come allora, ad un sé, lo Stato italiano, che nega a degli individui il diritto all’esistenza. Le petulanti e disarticolate proteste dopo la tragedia non intaccano in alcun modo le responsabilità di chi poteva intervenire prima e non lo ha fatto.
Chiedo alla società civile e ai politici milanesi: può un Cittadino europeo vivere in baracca con la sua famiglia perché il lavoro, fornito dai “bravi milanesi”, offre uno stipendio di 800 euro al mese? E ancora: vi accorgete di questi Cittadini solo dopo l’ennesimo sgombero? È una vergogna.
Ancor più vergognosa è quella carità speciosa che divide le famiglie e che in questi mesi è stata offerta a questi Cittadini europei. Le donne e i bambini da una parte e gli uomini dall’altra. La comunità per le donne e i bambini, il cantiere per gli uomini. Una vergogna!
Una sola parola può riassumere tutto questo: razzismo. E, oggi, quando l’onda si sta trasformando in uno tsunami sono consapevole che questa parola non fa più paura ma è utilizzata con orgoglio da chi oggi, come ieri, è solamente capace di esprimere odio. Nessuno può oggi sottrarsi dalle proprie responsabilità, a partire da chi con atteggiamento paternalistico, caritativo e assistenziale ha condotto Milano in questo precipizio. di Carlo Berini

5 commenti:

Anonimo ha detto...

vedendo tutto questo orrore l'Europa cosa fà.........dichiara solo che condanna l'italia e che gli consiglia di fare questo...quello...e altro.
Sotto sotto queste barbarie e orrori vanno bene non solo per gli italiani, ma per tutti gli europei perchè nel quore della maggior parte della popolazione europea, c'e' l'ombra di Adolf Hitler, soltanto per questo motivo l'italia e il resto dell'europa permette tutto questa cattiveria.

Melina2811 ha detto...

Ciao e buona serata da Maria

Anonimo ha detto...

MA HAI VISTO O NO COSA C'ERA IN QUEL CAMPO!!?!?!?!?
MA DOVE VIVI!? Razza di ignorante.

u velto ha detto...

ciao Stufo81, quell'insediamento doveva essere sgomberato tanti anni fa ma il punto non è sgombero si o sgombero no. il punto è l'indecenza di una Città come Milano che non vuole, non vuole predisporre politiche abitative per un migliaio di persone. La ragione: sono Rom. Questo è razzismo.

aurelio ha detto...

ciao aurelio io voglio ntanto bene ai zingari di torino io una famiglia bosniaca che abita via scialoja 20m le si chiama sabrina mujkic e sua figlia si chiama tania sulejmanovi e marito si chima fabio sulejmanovic e bambini io voglio tanto bene anche loro mi voglio tanto bene loro non mi fano male loro arrivano dalla guerra ex jugoslavia e bosnia-erzegovina e mostar e anno i parenti via germagnano10 nel campo e strada dell'aeroporto235/25 anche loro mim voglio tanto bene loro arrivano dalla guerra.