Marelli: “C’è un problema di rappresentanza in Parlamento”. Il presidente dell'Associazione Ong italiane commenta i risultati delle elezioni e il ruolo del Terzo settore. “Abbiamo fatto dell'autonomia un cardine del nostro agire. Certo adesso dovremo cercare nuovi interlocutori”.
“Prima delle elezioni abbiamo incontrato diversi esponenti politici e leader di partito. Non abbiamo avuto la possibilità di incontrare Silvio Berlusconi. Ma anche a lui abbiamo comunque inviato le nostra richieste. Non possiamo che ribadirle anche in questa occasione”. Per Sergio Marelli (in foto), presidente dell’Associazione Ong italiane, il punto di partenza è la base elaborata a suo tempo, piattaforma che non può mutare con il cambio di interlocutori politici. E ora che dalle urne è uscita la netta preferenza degli italiani per il partito di centrodestra, torna a ribadire quello che aveva chiesto già a Fausto Bertinotti e a Walter Veltroni prima delle elezioni.
“In particolare – precisa Marelli – chiediamo che nella squadra di governo sia individuata una figura autorevole con delega alla cooperazione. Pensiamo ad un viceministro, che possa dunque partecipare anche ai lavori del Consiglio dei ministri. Sarebbe un modo chiaro di ridare centralità e importanza alla cooperazione internazionale. E sarebbe un modo apprezzato di avviare un dialogo proficuo”.
Prima delle elezioni aveva parlato di una “convergenza delle varie forze della società civile sulle tematiche della cooperazione”. Convergenza, aveva sottolineato, “con cui chi governerà dovrà fare i conti”. Una condizione chiara… “A me sembra positivo che al di là delle differenze, ci sia un assoluto riconoscimento delle problematiche e un convergere sulla necessità di mettere al centro delle politiche la cooperazione allo sviluppo. E’ un dato consolidato a cui non rinunciamo e a cui non ci si può sottrarre”. Continua a leggere…
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