venerdì 16 maggio 2008

Appello a tutte le organizzazioni europee sinte, rom, kalè, manouche, romanichals

Sucar Drom lancia un appello a tutte le organizzazioni europee sinte, rom, kalè, manouche, romanichals perché intervengano sui rispettivi Governi nazionali per esigere dall’Italia il rispetto delle Direttive europee e della Carta dei Diritti dell’Uomo.
La situazione in Italia è drammatica. In queste ore i Rom e Sinti sono in pericolo di vita e il Governo italiano sta costruendo un decreto legge che alimenterà l’odio verso queste popolazioni.
Le incursioni razziste e criminosi nei cosiddetti “campi nomadi” con lanci di molotov non le registriamo solo a Napoli purtroppo, ormai la situazione in Italia sta degenerando di ora in ora, nessun politico di destra o di sinistra ha speso una sola parola sulla situazione. Questo è molto grave in un Paese come l’Italia che più volte si dichiarato “paese non razzista”.
I silenzi assordanti del Presidente della Repubblica italiana e del Presidente del Consiglio sono indecenti. Nessuna figura istituzionale è intervenuta per condannare le molteplici forme di istigazione all’odio razziale che riempiono la stampa e i media italiani verso popolazioni sterminate in Italia durante il regime fascista.
Sucar Drom ha sempre dichiarato che chi compie dei reati accertati dalla giustizia deve pagare il suo debito con la società, indipendentemente che sia Rom o Sinto o Appartenente alla società maggioritaria, però lo sbaglio di uno non deve essere uno capro espiatorio per colpire tutti.
Al neo Governo italiano diciamo che i Commissari straordinari devono essere immediatamente istituiti per il contrasto delle discriminazioni etinche/razziali. I Commissari straordinari per i Rom sono una forma grave di razzismo istituzionale.I Sinti e i Rom hanno bisogno di essere riconosciuti come Minoranze Storiche linguistiche. I Sinti e i Rom hanno bisogno di politiche partecipative. I Rom e i Sinti hanno bisogno di politiche di interazione.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

sono una sinta di modena,non abito in un campo nomadi, ma in una microarea,ho 14 anni,e dovrei proprio dire che la situazione sta degenerando molto. siamo persone come altre e mangiamo beviamo viviamo come tutti,ci sono rom cattivi, ma anche sinti bravi,dovrebbero scacciare dall'italia,gli extra comunitari non i nomadi di cittadinanza italiana!xke in fin dei conti siamo nati in italia e siamo di sangue italiano come qualsiasi altra persona italiana,solo con una differenza ke abbiamo meno possibilita delle altre persone xke abitiamo il una roulotte.cmq nn lasciero mai i sinti!xke siamo una razza unicaaaaaa e nn perderemo questa battaglia ke si sta tenendomin questo periodo,perche siamo nati qui e moriremo qui! ciao kilas sinti.........ciao!

u velto ha detto...

ciao Sinta di Modena, sono una Sinta di Mantova. Non penso che oggi noi sinti dobbiamo dividerci e alimentare razzismo la cacciata dei sinti provenineti da altri Paesi. Considera che se sono in Italia è perchè sono dovuti scappare dai loro Paesi per le guerre e la fame. Noi sinti italiani dobbiamo stringerci a loro e proteggerli.

Anonimo ha detto...

salve, non sono una sinta, sono italiana, mentre vi scrivo sono terrorizzata all'idea che qualcuno possa rintracciare le parole di solidarietà che esprimo verso il vostro popolo, comunque io credo che non solo quello che sta accadendo in italia sia orribile. temo che sia solo l'inizio di un orribile incubo. Spero che tutte le persone che credono nella libertà lotteranno per evitare quello sterminio che si profila all'orizzonte. Si inizia con i rom, si passa poi ai neri, agli ebrei, ai comunsti ed alle donne. Dobbiamo tutti esercitare la tolleranza e lottare pacificamente per il rispetto dei diritti umano.

u velto ha detto...

grazie Sono Italiana.

Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...

ahahahahah
sto raccogliendo materiale interessante...poi vedremo chi è razzista, classista e discriminatorio.
sostegno e solidarietà alle famiglie che sono state sgomberate dalla follia di troppi arrabbiati ma delusione e rammarico per il comportamento di sucar.