giovedì 22 maggio 2008

Come vivono i Rom e i Sinti nella società italiana?

Un'indagine Soleterre/Axis Market Research finanziata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri lo ha verificato su un campione rappresentativo in 6 capoluoghi di provincia italiani. Nelle città di Milano, Pavia, Reggio Emilia, Roma e Torino la Axis Market Research ha condotto un sondaggio in merito alla situazione delle popolazioni Rom e Sinte, ripreso quest'oggi dal quotidiano nazionale Il Sole 24 Ore.
Soleterre in queste città ha realizzato nel 2007 un progetto per il contrasto alle forme di discriminazione verso Rom e Sinti e, grazie al contributo dell'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stato creato l'Osservatorio Nazionale Permanente per la tutela dei diritti fondamentali delle comunità Rom e Sinti.
La ricerca, che è stata ultimata a febbraio 2008, ha analizzato un campione rappresentativo della popolazione Rom e Sinti nelle città in cui Soleterre ha lavorato.
I dati dimostrano che il 61% di loro ha un lavoro e solo il 2% ricorre all'accattonaggio. Molti i lavori che fanno: da venditori ambulanti a giostrai, da operai a raccoglitori di ferro usato.
Il dato più rilevante che emerge però, secondo il Sole 24 Ore, dall'analisi è che il 75% degli intervistati ha la residenza attuale da almeno quattro anni, e la permanenza media degli intervistati in un campo si attesta sui sette anni e mezzo.
Come spiega "Il Sole 24 Ore" l'indagine offre, riguardo alle popolazioni Rom e Sinte, "un'immagine ben diversa da quella offerta dalla cronaca" quotidiana.

14 commenti:

Anonimo ha detto...

sempre dal sole 24ore:
" Il problema è anche il flusso delle spese nel tempo. L'Ama, l'azienda di nettezza urbana di Roma, per i rom sopporta ogni anno una spesa di due milioni di euro. Non solo con la fornitura di acqua, ma anche di servizi igienici, container per abitazioni, pulizia e raccolta dell'immondizia. Peccato che molti oneri, l'anno successivo, riguardano la nuova fornitura di molto del materiale già consegnato l'anno precedente, ma nel frattempo distrutto o reso inservibile.
"(http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2008/05/rom-mappa-vive-italia.shtml?uuid=5d15646a-2312-11dd-8bf0-00000e25108c&DocRulesView=Libero&fromSearch)

Che molti hanno reddito lo avevamo potuto riscontrare quando un esponente della lega aveva cercato di passeggiare per parchi pubblici a Milano occupati da persone che in un caso ne hanno impedito il passaggio.
Ricordo un rappresentante che aveva mostrato il suo unico con reddito da 75.000 euro, che rstava comunque ad occupare uno spazio pubblico.
Visto che oggi si scopre che oltre che andare a scuola, molti(la maggior parte direi, anche perchè avendo un alto tasso di bambini, il 61% è la quasi totalità della popolazione) lavorano a dispetto delle molteplici accuse di discriminazione qui riportate, mi chiedo come mai perseverino a restare nei campi.
Devo dire che in questi giorni la realtà dei sinti/rom ha fatto passi da giganti...eppure la situazione è sempre quella..vorrei capire dov'è l'inghippo, lavorano, vanno a scuola ma non godono di diritti e perseverano a vivere nei campi.

u velto ha detto...

ciao Xpiso, la ragione ha un nome e un cognome: discriminazione razziale.

Anonimo ha detto...

quindi grazie alla discriminazione razziale(che colpisce solo i rom!!!) hanno un lavoro, vanno a scuola, gli viene pagata acqua e altri servizi(che vengono devastati) ma non riescono a comprarsi una casa?
Non capisco.

u velto ha detto...

ciao Xpisp, non sappiamo propio cosa dirti di più se hai voglia puoi rileggerti quanto afferma l'onu: http://www.osservazione.org/documenti/CERD-C-ITA-CO-15%20_IT.pdf

Anonimo ha detto...

Bene, a parte il fatto che vorrei capire che minoranza linguistica è una che (parole vostre) è composta da diverse etnie e gruppi che spesso hanno poco a che fare l'uno con l'altro, mi sfugge una cosa.
Qui avete dichiarato che il 61% della popolazione rom/sianta lavora.
Da altri dati che avete rilasciato il 61% significa che lavora + della totalità degli adulti.
Quindi padre e madre di ogni famiglia lavorano.
Come è possibile che non riescano ad uscire da questa situazione?
Ho solo usato i dati forniti da voi e facendo un ragionamento credo logico ho posto una domanda.
Voi avete una base di 30.000 (sempre dati da voi forniti)persone su cui basarvi per dare una risposta a questa mia domanda.
Non vorrei che fosse presa come provocatoria o altro, trovo i dati forniti in questi giorni interessanti e grazie a questi mi sono sorte domande che nulla hanno a che fare con altri casi nazionali di cronaca.

Per tornare alle disposizioni a cui mi rimandavate, è vero che esistono campi in condizioni .... ma in almeno di uno abbiamo scoperto risiedervi una persona con un reddito tale da permettersi l'acquisto di una casa senza dover chiedere nulla a nessuno..come mai anche queste vivono ancora in campi abusivi?
E' razzista porsi questa domanda?

u velto ha detto...

ciao Xpisp, non è razzista porsi questa domanda. su questo caso ci sembra di aver già risposto circa un anno fa quando eravamo ospitati da tiscali.
non conosciamo la situazione reale di quella persona: è su un terreno di sua proprietà? il terreno è di proprietà del Comune?
naturalmente la situazione dovrebbe essere analizzata da un servizio di mediazione culturale che purtroppo a Milano è stato cancellato dall'attuale Giunta comunale, insieme con i servizi comunali (urbanistica e servizi sociali) per poi decidere il percorso da intrapprendere insieme alla famiglia.
sulla questione lavoro è sempre stato dichiarato in questo spazio che i Sinti e i Rom lavorano. il problema è che la stragrande maggioranza di queste attività lavorative offrono esclusivamente una sussitenza economica. ovvero danno alle famiglie un redditto molto basso che non permette in molti casi di uscire dalle logiche assistenziali e ghettizzanti proprie del "campo nomadi".
i nostri progetti hanno l'obiettivo di superare l'economia di sussistenza offrendo alle famiglie sinte e rom l'accesso a tutti gli strumenti offerti normalmente tutti i Cittadini, come ad esempio la possibilità di costituire delle cooperative.
Sucar Drom non opera direttamente a Milano che oggi vede la presenza di quattro cooperative, ancora poche...

Anonimo ha detto...

http://sucardrom.blog.tiscali.it//Milano__le_ronde_padane_sono_un_problema_di_ordine_pubblico__1732029.shtml#inbasso

Le opzioni sul lavoro sono due, o lavorano in nero, quindi andrebbero puniti e ancor di + i loro datori di lavoro, o lavorano in regola.
Se lavorano in regola esistono contratti nazionali che garantiscono a tutti un minimo sindacale.
In questo caso(ma ancor di + nell'eventualità del lavoro nero) poi ci sono i sindacati che sguazzano in queste situazioni e sono pronti a schierarsi quando vedono la possibilità di spolpare uno sfruttatore.
Direi quindi che se lavorano....una casa se la possono permettere almeno da affittare..specialmente calcolando che da anni hanno spese limitate, sopratutto rispetto a tante famiglie che un affitto lo pagano.
Quella persona a cui facevo riferimento in quell'articolo...avrebbe il dovere di vergognarsi, con un simile reddito non ha nessun motivo per restare in una simile situazione abitativa, dimostra inoltre che non è così impossibile avere lavori che danno buoni rddditi anche se sei sinto o rom.

u velto ha detto...

ciao Xpisp, ci sembra che proprio non vuoi capire... secondo te basta avere un lavoro? Allora ci chiediamo il perchè di tante polemiche in Italia per chi ha un lavoro ma, per esempio, non riesce a farsi una famiglia? E qualcuno li chiama, generalizzando, bamboccioni...

Anonimo ha detto...

cosa serve secondo te...sono curioso.
Fino all'altro ieri i bisogni erano casa, scuola, sanità e lavoro.
Scopro con piacere che scuola e lavoro ci sono(magari si può migliorare ma già la situazione denota che il fantomatico razzismo per il lavoro non è così diffuso), la sanità è comunque garantita a chiunque e questo lo sò per esperienze vissute e per alcuni vostri articoli...manca la casa.
Ma con un lavoro una famiglia è in grado, come fanno tante famiglie italiane, di poter costruire qualcosa.
Tu non sei daccordo?

u velto ha detto...

ciao Xpisp, riconfermiamo la nostra posizione affermando anche che nei territori dove siamo riusciti, in concerto con le istituzioni e il territorio, a rimuovere tutte le forme di discriminazione la situazione è molto migliorata e sia Rom che Sinti hanno acquistato casa.
ma purtroppo queste realtà sono ancora troppo poche...

Anonimo ha detto...

Ma sono quelle che vanno pubblicizzate sia nei confronti dei gagè per far vedere che un futuro diverso c'è sia ai sinti/rom per fargli vedere cosa si può ottenere con impegno comune.
Secondo me si vogliono le medesime cose..peccatto che le due parti si parlino senza ascoltarsi.

Anonimo ha detto...

ciao Xpisp, mi sembra che tu non voglia mai ascoltare. faccio l'esempio del post su Alemanno: http://sucardrom.blogspot.com/2008/05/roma-alemanno-non-luomo-nero.html ma potrei farti l'esempio di quest'altro post: http://sucardrom.blogspot.com/2008/05/reggio-emilia-intervista-vladimiro.html.
purtroppo non ho mai letto un tuo commento nella stragrande maggioranza dei post pubblicati da sucardrom, perchè???

Anonimo ha detto...

1° ogni tanto lavoro
2° se sono concorde con ciò che c'è scritto...devo scrivere bene, bravi, biss?
3° in molti ho scritto...ma il commento è puff... svanito

u velto ha detto...

ciao Xpisp, il momento di crisi acuta è finito e stiamo cercando di recuperare i post bloccati ma abbiamo qualche problema con la piattaforma di bogger.