domenica 25 maggio 2008

Le fiamme di Ponticelli sono anche figlie dell'odio e della paura seminati dalle destre per vincere

Mai come in quest'Italia 2008 vale l'antico adagio: "Chi semina vento raccoglie tempesta". Due anni di uso allarmistico, fino al limite dell'isteria, da parte delle forze di destra e col supporto servile della stragrande maggioranza dei mass media specie tv, del problema della sicurezza hanno esasperato lo spontaneo timore delle persone per i rischi della convivenza con il diverso. E ciò anzitutto per uno sporco tornaconto elettorale che s'è purtroppo dimostrato largamente pagante.
A Roma si è giunti a caricare la figura del sindaco della responsabilità per ogni episodio più o meno grave di delinquenza per invocare un nuovo sindaco-sceriffo in barba al fatto che i reati siano in realtà diminuiti nell'ultimo periodo. Per non dire del Nord del Paese dove il successo della Lega è in forte misura attribuibile (al di là di motivazioni sociali-ambientali) alla durezza della campagna xenofoba. Il risultato è un Paese il cui volto appare deturpato alla considerazione dei popoli vicini e lontani, tanto da convincere il Parlamento europeo ad occuparsene in seduta plenaria.
Da qui un duplice problema: la responsabilità della politica e la condizione psicologica di tanti italiani. E' da condividere il giudizio di Umberto Eco per il quale la ricerca di un nemico (oggi individuato nell'extra-comunitario e specialmente nei rom) costituisce il mezzo con cui si cerca di liberarsi dalla frustrazione per la propria condizione o supposta tale. Ci vuole un "nemico" per sentirsi vittima in grado di cercare, anzi pietire, la protezione di un potente dalla voce dura.

Sono secoli, del resto, che i potenti fanno immancabilmente ricorso all'eccitazione di un tale sentimento: non si dimentichi l'odio atavico seminato verso gli zingari eletti come incarnazione del demonio, proprio attribuendo loro la tendenza a rubare bambini, per non dire della "soluzione finale" operata dal nazismo nei loro riguardi in parallelo con quella contro gli ebrei "deicidi".
Bene, ora il potente salvifico cui affidarsi sembra riapparso nella proiezione di alcuni uomini del nuovo governo: dal leghista che ha in mano polizia e carabinieri al post-fascista che ha in mano carri armati e bombardieri, e poco importa se i due fanno attente distinzioni tra colpe individuali e odio collettivo. Essi sono comunque percepiti come gli sceriffi di un'Italia in guerra.
La destra ha voluto che ciò accadesse, ci è riuscita e ora ha il problemino di dimostrarsi risolutiva con o senza i vincoli di Schengen. La vediamo felicissima per il fatto che non si parla più della vera questione critica dell'Italia, cioè del suo essere economicamente bloccata mentre domina una scandalosa crescente distanza tra lavoratori e profittatori.
In quale condizione sia, appunto, lo spirito pubblico è drammaticamente dimostrato dai due contemporanei eventi di Ponticelli e di Niscemi. Nel primo caso il supposto tentato rapimento di una neonata da parte di una ragazzina zingara ha suscitato un pogrom di tipo nazista (in realtà camorrista, poiché lì è la camorra a dominare il territorio) contro gli insediamenti di rom con incendi e saccheggi gettando nel terrore adulti e bambini, donne e vecchi.
Una vergogna senza precedenti negli ultimi sessanta anni che ha avuto un'eco mondiale. Nell'altro caso, ben più tragico, tre "bravi" minorenni italiani, figli di normali famiglie, hanno violentato, ucciso e infognato una coetanea senza tuttavia che si verificasse qualsivoglia impulso di protesta nella comunità locale ma solo dolore, solidarietà, pietà. Viene da chiedersi se una tale civile reazione si sarebbe verificata se a Niscemi il delitto fosse stato compiuto da non italiani. Il raffronto tra i due casi ci dice che è passata in gran parte di noi l'idea, del tutto falsa, che immigrazione sia sinonimo di criminalità. Le forze dell'ordine hanno documentato che tra gli stranieri regolari si registra l'esatto tasso di criminalità esistente tra gli italiani.
Se invece di una paura che alimenta odio regnasse una percezione realistica della situazione la gente non cadrebbe nell'impulso ostile e auto-protettivo ma si porrebbe – come si dovrà porre – in termini razionali il problema di come meglio organizzare l'accoglienza e la presenza dello straniero rafforzando le garanzie pratiche, penali e sociali non dimenticando che l'apporto lavorativo degli stranieri regolari e bene insediati equivale al 6% del prodotto interno italiano.
Ma, appunto, si potrà chiedere alla gente un tale approccio realistico e umano solo se lo Stato, cioè il governo, adotta strumenti e metodi non di guerra indiscriminata, supportati dal seme maligno dell'odio raziale, ma di civile coesistenza e parità di doveri e di diritti. Siamo in attesa di vedere se Maroni, dismesse le vesti dell'agitatore leghista e assunte quelle del pubblico ufficiale dell'Italia democratica, produrrà atti e mezzi degni della civiltà, e non solo per le utilissime badanti. Anche perché, se guerra dovesse essere, non è certo che le vittime sarebbero tutte dell'altra parte. E siamo anche in attesa di vedere se dall'opposizione democratica vi sarà tutta la fermezza occorrente per una soluzione del problema della sicurezza in termini di civiltà europea. Non bastano possibili riforme istituzionali bipartisan per avere un'Italia vivibile. Ad esse bisognerà accompagnare diritti umani e giustizia sociale. di Ponteferro

3 commenti:

Anonimo ha detto...

"alla durezza della campagna xenofoba"
quindi chiedere la legalità è xenofobo? Sucar drom condivide questo pensiero?

"Ci vuole un "nemico" per sentirsi vittima in grado di cercare, anzi pietire, la protezione di un potente dalla voce dura"
In effetti bisogna crearlo il nemico, il fatto che il 50% dei reati venga commesso da extracomunitari(clandestini o meno) non è un fatto è un'invenzione!
Il fatto che tanti delitti quali lo stupro e il furto non vengono neppure + denunciati è una cosa che dà sostegno alla tesi che i reati sono in diminuzione.

"La destra ha voluto che ciò accadesse"
ovviamente 15 anni di governo regionale e comunale di sinistra non hanno avuto la minima influenza nella situazione di Ponticelli.

"gettando nel terrore adulti e bambini, donne e vecchi"
Quando questo avviene nelle case degli italiani nessuno usa parole così dure..anzi bisogna capire.

"senza tuttavia che si verificasse qualsivoglia impulso di protesta "
Forse perchè NESSUNO nemmeno i genitori dei tre "..." hanno detto una sola parola in difesa loro, nessuno ha provato ad addossare responsabilità alla vittima o altro? Forse perchè è avvenuto in un'altra zona, perchè mi sembra che lo scrivente dimentichi di dire che qualche settimana prima del fatto di ponticelli, un italiano (per un amlore o altro) ha investito e ucciso madre e figlia piccola nel napoletano...è stato salvato dalla polizia perchè la folla voleva linciarlo...ma questo non è politicamente utile da raccontare...vero??!!!!

"Le forze dell'ordine hanno documentato che tra gli stranieri regolari si registra l'esatto tasso di criminalità esistente tra gli italiani." questa frase non è poco equivoca ...ma di +.
Vuol dire che il 50% dei reati è commesso da stranieri?se è così...a me spaventa che 2 milioni di persone producano il medesimo tasso di criminalità di oltre 50 milioni di persone...no???!!!
E quelli irregolari? che tasso di criminalità producono?

Anonimo ha detto...

ciao Xpisp, il tuo ragionamento è tutto distorto ma terribilmente simile ai ragionamenti che ho sentito fare da bianchi americani in un film che mi sono riguardato questa sera: Mississippi Burning. te lo consiglio di cuore è un bellissimo film di Parker con un Hackman strepitoso.

Anonimo ha detto...

ripeto, chiedere la legalità è xenofobo? Questo è quello che viene richiesto...credo sia una richiesta anche dei residenti onesti dei campi che si trovano intorno molti criminali.

Le statistiche non le ho fatte io, i numeri vanno dati solo quando danno ragione?
Fino a qualche tempo fa si diceva che i reati degli immigrati erano alti perchè venivano processati per immigrazione clandestina, oggi si scopre che non è così quindi questi numeri non vanno + bene?

Dare la colpa degli avvenimenti di ponticelli alla destra è strumentale, credevo che sucar fosse apolitico e interessato solo al bene dei rom...o interessa anche altro?

Sui confronti di comodo su fatti di cronaca c'è da ridere..nei medesimi giorni di ponticelli si è vista la civiltà di certi napoletani con i vigli del fuoco


dimmi dov'è distorto...perchè non dici dove sbaglio...sarò felice di correggermi.