martedì 13 maggio 2008

Reggio Emilia, "tolleranza zero" per i clandestini

Certezza dell'espulsione, più potere agli enti locali con i quali bisogna confrontarsi per regolare i flussi migratori e condanna della legge Bossi Fini. Sono alcuni dei nodi che, secondo il sindaco e la presidente della Provincia di Reggio Emilia, Graziano Delrio e Sonia Masini bisogna sciogliere per il contrasto all'immigrazione clandestina. Su cui Masini rilancia inoltre la politica della "tolleranza zero". I commenti dei due amministratori arrivano in occasione di un'indagine del Sole 24 ore che posiziona Reggio Emilia al quarto posto della classifica nazionale per presenza di immigrati clandestini.
I dati del quotidiano economico sostengono che nel capoluogo emiliano gli irregolari sono in media 24 ogni mille abitanti e 20 ogni cento stranieri. Il sindaco Delrio sostiene: "E' evidente che rendere effettiva la certezza dell'espulsione per chi non è in regola è il punto chiave, se pensiamo che a Reggio le espulsioni emanate sono più di 1300 e quelle che vengono realmente eseguite meno del 10%". Il primo cittadino aggiunge poi: "La legge Bossi-Fini, è insufficiente a gestire il fenomeno dell'immigrazione e va cambiata dando a città e province strumenti adeguati per governare le cause di una criminalità che non si riesce ad affrontare con provvedimenti vari".

Sui rom, tema caldo a Reggio Emilia, Delrio spiega: "Il tema è quello della legittimità dell'ingresso di questa popolazione che è diversa dai sinti stanziali, ma ha diritto di entrare perchè europea". La "nostra richiesta è quella però di regolamentare gli ingressi e non di una generica gestione come se fosse un fenomeno come gli altri". Infatti "noi abbiamo avuto una invasione di massa di queste persone che, girando, non consentono un dialogo stabile o una programmazione sociale, quindi bisogna dotare le forze dell'ordine di strumenti per regolamentare gli ingressi, come mi sembra di capire sia l'orientamento del ministro Maroni". Infine i flussi migratori: "Vanno regolati con gli enti locali, non stabiliti dal ministero" afferma il primo cittadino.
"Non tutti i clandestini sono delinquenti, ma non possiamo più permetterci di accoglierli, la clandestinità deve essere perseguita in modo assoluto: sono per la tolleranza zero" è il parere di Sonia Masini, presidente della Provincia di Reggio. Secondo cui "c'è anche un problema di normativa con gli altri Stati perchè il solo stato di polizia non è sufficiente, bisogna che ognuno si assuma le sue responsabilità". Masini guarda inoltre con favore alla proposta in Spagna di incentivare economicamente il rientro dei clandestini nei paesi d'origine. Sulla legge Bossi-Fini "il centro destra ha il torto di averla fatta e il centro sinistra di non averla cambiata" conclude la presidente.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Fate qualcosa per le badanti clandestine, aiutano i nostri vecchietti, non hanno alcun diritto, non possono essere regolarizzate perchè il governo ha bloccato sanatorie e decreto flussi per due anni, non possono tornare a casa, se vengono fermate posso essere espulse....oppure mandiamo i nostri vecchietti al ricovero!!!!