giovedì 8 maggio 2008

Trieste, i Sinti invitano alla conferenza stampa

Sabato 10 maggio 2008 i Sinti triestini invitano i giornalisti alla conferenza stampa per far conoscere la loro situazione abitativa. La conferenza stampa si terrà alle ore 11.30 a Trieste, presso via Pietraferrata. All’incontro con i giornalisti ci saranno i Rappresentanti dei Sinti triestini, Lorenzo Monasta (OsservAzione) e Marino Andolina, pediatra.
Lunedì 3 marzo 2008 l’Acegas APS, su ordinanza dei vigili urbani del Comune ‘taglia la luce’ alle famiglie sinte residenti in via Pietraferrata, ovvero sconnette le centraline che forniscono energia elettrica. Quest’ultima viene erogata stipulando dei contratti forfettari per famiglia, rinnovabili ogni 3 o 4 mesi. Dopo vari interventi di consiglieri comunali e regionali viene assicurata una proroga di due mesi: il Comune avrebbe così il tempo di riorganizzarsi per risolvere la questione del trasferimento degli abitanti in un altro sito provvisorio o definitivo per liberare l’area già da tempo venduta a privati.
Ricordiamo che è responsabilità del Comune trovare un luogo alternativo per la residenza delle famiglie sinte. Il Comune aveva regolarmente destinato l’area di Pietraferrata ai sinti, che vi risiedono regolarmente. Il Comune ha poi venduto il terreno a privati senza trovare una soluzione alternativa. La Regione, inoltre, ha da tempo stanziato i finanziamenti per l’allestimento di una nuova area di residenza.

Passati due mesi, sono nuovamente scaduti i tempi della proroga. L’Acegas APS, lunedì 5 maggio 2008 ha nuovamente interrotto la fornitura di energia elettrica alle famiglie sinte. Il Comune non ha ancora trovato una soluzione.
Non si comprende perché le famiglie sinte debbano pagare per le negligenze del Municipio di Trieste.
Chiunque è in grado di capire cosa significhi rimanere senza energia elettrica in giornate sempre più calde. I cibi deperiscono nel frigorifero, e questo è già un rischio per la salute di tutti. C'è poi una persona affetta da diabete, per la cura del quale serve l'insulina, farmaco che non resiste alla temperatura ambientale. Un bambino ha un problema di salute che richiede di tenere la luce accesa tutta la notte; al buio potrebbe avere serie conseguenze per la sua incolumità.
In definitiva non è solo lo spirito di solidarietà che dovrebbe impedire di togliere a questi cittadini italiani energia elettrica, esistono anche motivazioni sanitarie con potenziali conseguenze legali.
Noi, sinti di via Pietraferrata, vogliamo trovare una soluzione insieme al Comune, ma il Comune non trova tempo per risolvere la nostra situazione.
È ora che i giornalisti ascoltino la nostra versione dei fatti: siamo cittadini italiani che lavoriamo e come tali rispettiamo i nostri doveri. Vogliamo che siano rispettati anche i nostri diritti.

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