
Così il ministro degli interni, Roberto Maroni, ha illustrato, il provvedimento e l’iter che sarà attuato dal commissario straordinario per l’emergenza dei campi rom a Milano, il prefetto Gian Valerio Lombardi. Inoltre, il Ministro ha dichiarato: "non solo le impronte digitali per l'identificazione dei clandestini ma presto sara' possibile farlo attraverso il Dna".
Maroni ha specificato che “i cittadini italiani saranno trattati come tutti gli altri cittadini italiani, pagando le tasse, con tutti i servizi; mentre per chi non ha diritto a rimanere prevediamo per i comunitari la possibilità di transito per tre mesi poi, se non riescono a dimostrare di avere i requisiti per rimanere, torneranno a casa”.
Noi di sucardrom domandiamo al Ministro Maroni: in Italia i Cittadini italiani, neonati compresi, che non appartengono alle minoranze sinte e rom subiscono la schedatura con tanto di registrazione delle impronte digitali?
Se la risposta è no, ci troviamo di fronte ad una violazione palese dell’articolo 3 della Costituzione Italiana che recita: tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
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