Dopo Bucarest, Madrid e Londra, oggi 50 manifestanti hanno dimostrato la loro preoccupazione sotto la rappresentanza italiana all'UE. Tra loro 4 europarlamentari che hanno consegnato una petizione al rappresentante del governo.
Si chiedono compensazioni per le vittime degli attacchi delle ultime settimane, la fine della retorica razzista del governo, e la sospensione delle leggi discriminanti verso i Rom. Previste manifestazioni nei prossimi giorni anche a Roma e Budapest.
Sucar Drom è in contatto da alcuni giorni con il Consejo Estatal del Pueblo Gitano che ha organizzato una manifestazione davanti all'Ambasciata Italiana a Madrid. Ringraziamo pubblicamente questa associazione per l’impegno che sta mettendo a difesa delle popolazioni sinte e rom in Italia. Di seguito la cronaca della manifestazione
Un gruppo di circa 60 persona, Gitani e Gadge, rappresentanti delle organizzazioni sociali e dei partiti politici principali si sono radunati con un grande striscione di fronte alla bandiera italiana dell'ambasciata.
È stato permesso d'entrare soltanto ad uno dei nostri rappresentanti (in principio sarebbero stati ammessi cinque), quindi il Signor Lisardo Hernández Barrul, Gitano, presidente di federación Calí, ha consegnato alla funzionaria un nostro manifesto di protesta, con allegati la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, la Dichiarazione ONU contro il razzismo, la Direttiva 2003 sull'Uguaglianza di Trattamento, la Carta dei Diritti Fondamentali, la Risoluzione UE sulla Diversitá Culturale e la Proposta di Risoluzione della Popolazione Romaní, visto che il Governo italiano sembra non essere al corrente dell'esistenza di tali documenti.
Mettendo in mostra la proverbiale arroganza italiana, il nostro rappresentante è stato ricevuto nel cortile dell'ambasciata. Erano presenti tre giornalisti di cui uno della RAI.
Uno dei nostri rappresentanti, dal cancello, ha detto: "C'è un modo più sgradevole di ricevere qualcuno che nel cortile?", espressione udita sia dalla funzionaria che dai Carabinieri che si sono notevolmente imbarazzati. In ogni caso, la funzionaria dell’Ambasciata italiana ha minimizzato i fatti accaduti in Italia, affermando che erano gonfiati dai mass media e che si trattava di casi isolati. Ha comunque promesso di consegnare la nostra protesta al governo italiano.
4 commenti:
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A domenica !
Ho una rabbia addosso che neanche te lo immagini. Tutti devono mettere il becco negli affari italiani, ma perchè non si fanno un po' cavolacci loro?!
Perchè sono europei, come noi, che credono nel valore della democrazia. Questo è il solo perchè...
Anch'io ho una rabbia addosso, guarda...quando discuto con la gente e mi sento dire assurdità come "è nella cultura rom vivere nella sporcizia". Se gli fai notare che tale affermazione non sta antropologicamente in piedi, che perfino le società più primitive possiedono norme igieniche base, scuotono la testa e ti dicono "ma tu non li conosci".
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