giovedì 12 giugno 2008

Milano, si vuole negare ai Rom il diritto di manifestare

Il meeting convocato dal comitato antirazzista milanese per il 13-14 giugno sta provocando reazioni provenienti da tutto l'arcipelago politico istituzionale. Alleanza nazionale, Lega Nord, PD e Casa della Carità si sono unite in un unico coro, cercando di far passare l'evento come una scelta di contrapposizione settaria ad una fantomatica iniziativa contemporanea di gruppi fascisti, invocando l'intervento della questura per vietare il corteo di sabato.
Il meeting inizierà venerdì 13 giugno alle ore 15 al campo rom di via Barzaghi. Il programma della giornata prevede incontri tematici (questione sanità, condizione delle donne, pacchetto sicurezza, ecc), un´assemblea generale, festa serale (con musica, cibo, spettacolo dei giocolieri, proiezione video, spettacoli) e possibilità di campeggiare anche per garantire l´autodifesa dell´iniziativa vista il probabile raduno contemporaneo di militanti fascisti
Sabato 14 giugno, con concentramento alle 15 sempre presso il campo rom, si darà quindi vita ad un corteo che si snoderà per le vie del quartiere. E' opinione comune che si debba trattare di un corteo fortemente determinato nei contenuti e altrettanto nella sua volontà comunicativa, cercando cioè di penetrare il tessuto sociale, a partire dal protagonismo dei rom e delle nostre parole d'ordine sottraendo terreno al lavoro delle destre e della propaganda mediatica che qui, come altrove, tende ad attecchire.

Mentre sono ancora in corso le trattative per definire il percorso del corteo nel quartiere, in mattinata si è svolto l'ennesimo blitz delle forze dell'ordine con un controllo a tappeto dentro le oltre 120 abitazioni che compongono i 4 insediamenti del Cimitero Maggiore, con un chiaro intento intimidatorio e di dissuasione a partecipare al meeting.
L'operazione è ancora in corso e già si denunciano decine di operai costretti a perdere la giornata di lavoro (se non addirittura il posto), oltre al fatto che alcuni degli abitanti, che si sono opposti verbalmente all'operazione, sono stati immediatamente cacciati dal loro container.
Stessa sorte è toccata a una trentina di rumeni abitanti da oltre 10 anni in un piccolo villaggio nei pressi di Corvetto, confermando che l'operazione "dimezziamo gli zingari" "eliminiamo tutti i campi", targato Salvini-De Corato-Penati, sta già marciando, sulla pelle delle masse povere di Milano.
Rinnoviamo e rinforziamo l'appello per una partecipazione di massa al meeting antirazzista del 13-14 giugno. Non lasciamo soli i rom, sosteniamo a gran voce il loro bisogno di sfidare il terrore anche si abbatte quotidianamente su di loro, costruiamo un argine unitario alla deriva securitaria che attraversa l'intera nazione: venerdì 13 giugno, dalle ore 15, tutti al campo di via Barzaghi e sabato 14 giugno, corteo in quartiere con concentramento in P.le cimitero Maggiore (capolinea tram 14).

2 commenti:

Anonimo ha detto...

bravi....continuate a manifestare come avete fatto a Roma. mi chiedo solo perchè non lo avete fatto anche con il precedente governo?anche loro vi hanno cacciato!!gli sgombri di Veltroni li ricordo!!!

u velto ha detto...

ciao Anonimo, in questo spazio web non sono stati fatti sconti a nessuno, Veltroni compreso.