Con un'incursione a sorpresa (anche per noi... vista la mastodontica "macchina di controllo"), una decina di attivisti antirazzisti ha srotolato oggi pomeriggio uno striscione di protesta sotto palazzo Reale in occasione della visita del Presidente Giorgio Napolitano, megafonando le proprie motivazioni.
E' stata un'iniziativa di comunicazione e di protesta per la schedatura etnica di migliaia di cittadini rom, che sta avvenendo nella provincia di Napoli in questi giorni. Sullo striscione c'era scritto: “Leggi Razziste - Schedatura Etnica! Presidente: Perchè non fai niente!?”
Il motivo è il cosiddetto pacchetto-sicurezza che prevede la costituzione del “Commissario alla questione Rom” (con linguaggio francamente da ventennio) e da cui nasce la schedatura di migliaia di persone, compresi i minorenni, per il solo fatto di appartenere a un certo gruppo etnico e sociale. Una forma di razzismo istituzionale in un decreto incostituzionale anche per il 'reato di immigrazione' e 'l'aggravante di clandestinità', che rompe l'uguaglianza di fronte alla legge. Un decreto in contrasto con la Costituzione italiana e la stessa UE.
Da qui la nostra protesta/appello al Presidente della Repubblica per non aver detto e fatto niente, finora, su questo decreto, come il Suo ruolo di garante costituzionale pure imporrebbe.
Momenti di incomprensibile tensione, a nostro avviso, da parte delle forze di sicurezza. Che hanno schierato i reparti antisommossa come fossero davanti a un corteo e poi ci hanno goffamente seguiti quando dopo aver sostato un'ora sotto palazzo Reale, striscione e megafono si sono mossi per comparire a sorpresa nei vari punti del corteo diplomatico legato al vertice. Antirazzisti Napoletani
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