giovedì 12 giugno 2008

Roma, cerchiamo il Rom che ci ha salvato

Di lui non si sa niente. Né il nome, né dove vive. L´unica certezza è che domenica ha salvato un´intera famiglia dal violento nubifragio che aveva fatto impantanare l´automobile su cui viaggiavano una bambina disabile di otto anni, i genitori e la nonna di 80 anni.
L´eroe per caso è un rom di circa 60 anni che l´8 sera, verso le 19.30, ha sfidato le intemperie per soccorrere quattro cittadini romani rimasti chiusi in una macchina sommersa da una pozzanghera di acqua e fanghiglia.
«Stavamo percorrendo con l´auto via Tiburtina - racconta Silvio Talarico, il conducente della vettura - ma d´improvviso è scoppiato un violento nubifragio e all´altezza del cimitero del Verano, vicino al cavalcavia della Tangeziale Est, la macchina si è impantanata in una pozzanghera d´acqua profonda al punto da non riuscire ad aprire le portiere. Ho provato più volte a far ripartire la macchina, ma il motore aveva incamerato troppa acqua - prosegue Talarico - mia moglie e mia figlia urlavano per la paura, ho iniziato a suonare il clacson per richiamare l´attenzione degli altri automobilisti, ma nessuno si è fermato per aiutarci, nemmeno una volante dei carabinieri che in quel momento transitava sulla strada. Poi ho visto dallo specchietto retrovisore che qualcuno si stava avvicinando per soccorrerci».
Un eroe per caso, un angelo che con la forza della solidarietà ha sfondato le porte dell´auto e ha portato in salvo i quattro passeggeri. «L´uomo non parlava italiano, era un rom che si era rifugiato sotto il ponte della tangenziale - ricorda Silvio Talarico - mi ha aiutato a far uscire dalla macchina mia moglie e poi ha preso in braccio la mia bambina disabile e l´ha portata al riparo sotto il cavalcavia, insieme alla nonna di 80 anni. Poi - continua Silvio - ci ha offerto la sua giacca per asciugarci e coprirci dal freddo sino all´arrivo del carroattrezzi. Da giorni - sottolinea Silvio Talarico - sto cercando di rintracciare quell´uomo, la mia famiglia ed io vorremmo trovarlo per ringraziarlo e vorremmo che anche il sindaco Gianni Alemanno si attivasse per far sapere alla città che un rom ci ha salvato la vita». di Laura Mari

2 commenti:

Anonimo ha detto...

la tiburtina la conosco e non penso proprio che sarebbero affogati.....
ma resta sempre un bel gesto di civiltà!!!bravo!

Anonimo ha detto...

quando i rom fanno male è la lapidazione guai a parlare in caso di bene e anche se l'anonimo conosce la tiburtina come la conosco anch'io per intanto non si è fermata la pattuglia delle forze dell'ordine già !!!