Uno dei momenti più sentiti della 40a Assemblea generale dell'Unione cristiana evangelica battista d'Italia (UCEBI) (Bellaria, 12-15 giugno) è stata la discussione e l'approvazione di una mozione di solidarietà con il popolo Rom.
“L'ordine del giorno che abbiamo presentato all'Assemblea è il frutto dell'ascolto dei Rom evangelici che ho più volte avuto modo di visitare nei loro campi - ha spiegato il pastore Carmine Bianchi, coordinatore del Dipartimento chiese internazionali dell'UCEBI -. Nelle loro parole e nelle loro preghiere era palpabile una sensazione di paura e di sofferenza. Proprio in questo momento è dunque importante manifestare la nostra vicinanza a questi fratelli e sorelle che fanno parte di un popolo che in Italia non è riconosciuto come tale”.
La mozione, preceduta nel testo da un'analisi sulla situazione dei Rom in Italia, impegna le chiese dell'UCEBI ad avviare “campagne di sensibilizzazione per debellare il pregiudizio e la conseguente discriminazione nei confronti dei Rom”, la costituzione con gli altri evangelici italiani di “un gruppo di lavoro e di pressione presso il Parlamento italiano perché si arrivi al più presto all'approvazione di leggi per la tutela della presenza Rom nel nostro paese” e a valorizzare e “sostenere il ruolo della Missione evangelica battista Rom in Italia (MEBRI)”, soprattutto nelle sue attività volte “a favorire la scolarizzazione dei bambini e delle bambine e l'emancipazione delle donne tra la popolazione Rom”.
Proprio il presidente della MEBRI, pastore Cesare Levak, è intervenuto in Assemblea dopo l'approvazione all'unanimità della mozione. “Ritengo importante questo gesto di fraternità e di vicinanza alla nostra comunità - ha dichiarato Levak -, soprattutto attraverso un testo che è stato discusso direttamente con la nostra Missione”. La MEBRI opera in tutta Italia ed è impegnata - oltre alle attività legate al culto, come la predicazione e la formazione biblica - in progetti di formazione e inserimento lavorativo e di recupero scolastico.
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