venerdì 1 agosto 2008

Impronte, il Governo si ferma

Le iniziative che in tutta l’Italia si sono susseguite in queste settimane per contrastare le iniziative del Governo italiano hanno avuto, in parte, successo. Il documento, reso noto dal Ministero dell’Interno, “Linee guida per l'attuazione delle ordinanze del presidente del consiglio dei ministri del 30 maggio 2008, n. 3676,3677 e 3673, concernenti insediamenti di comunità nomadi nelle regioni Campania, Lazio e Lombardia” ha di fatto limitato l’applicazione della norma più discriminante contenuta nelle stesse ordinanze che imponeva ai Commissari di procedere indistintamente all’identificazione e censimento delle persone, anche minori di età, e dei nuclei familiari presenti nei cosiddetti “campi nomadi”, attraverso rilievi segnaletici.
Sucar Drom porterà avanti le azioni legali già intraprese, insieme alle comunità sinte, perché le motivazioni che le hanno provocate sono state cancellate solo in minima parte.
Rimangono infatti aperte alcune questioni: lo stato di emergenza, l’utilizzo strumentale del termine “nomadi”, le soluzioni indicate nelle ordinanze, alcuni passaggi nelle premesse delle stesse ordinanze, l’accreditamento della Croce Rossa Italiana.
Avremmo preferito la revoca delle ordinanze ma già questo piccolo passo del Governo ci induce a sperare che si possa aprire un tavolo di confronto con il Ministro Maroni e con l’intero Governo, soprattutto negli ambiti delle Pari Opportunità, Cultura e Welfare.
In questo spazio web più di trecento persone hanno partecipato al sondaggio in cui si chiedeva se il Ministro Maroni si doveva dimettere. Quasi l’ottanta per cento dei votanti ha ritenuto giusta la richiesta di dimissioni formulata da Sucar Drom. Ringraziamo tutte le persone che hanno partecipato e promettiamo di utilizzare anche in futuro questo strumento che ci offre blogger.
Centinaia e centinaia di persone in tutta la Lombardia, e non solo, hanno aderito agli appelli che abbiamo lanciato in diverse Città (Mantova, Brescia, Pavia, Gallarate, Cremona e Saronno). Sono da segnalare i tanti politici e amministratori che hanno aderito con convinzione agli appelli e si sono spesi politicamente in diverse sedi istituzionali.

Sucar Drom ringrazia tutte le persone che hanno partecipato attivamente per contrastare la forma più razzista mai introdotta in Italia dopo le leggi razziali del 1938 e si augura che il Governo italiano sappia riflettere, durante la pausa estiva, su quanto esplicitato da tutte le istituzioni internazionali: Onu, Parlamento europeo e Consiglio d’Europa.
In questo mese Sucar Drom si attiverà per predisporre, insieme alle associazioni aderenti alla Federazione Rom Sinti Insieme, documenti e progetti da sottoporre al Governo italiano per aprire un dialogo costruttivo che sappia finalmente affrontare la questione sinta e rom italiana con serietà.
In ultimo, lanciamo un appello a tutte le persone che in queste settimane hanno sostenuto le nostre iniziative perché ora si apre un momento molto delicato e difficile per verificare se le intenzioni del Governo italiano siano modificate o se sia solamente un’operazione di facciata per non incorrere in gravi sanzioni europee ed internazionali.

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