Erano circa un migliaio i partecipanti alla 10ª Carovana della Pace che si è svolta nel pomeriggio di ieri da Cuneo a Boves dedicata ai due preti, don Giuseppe Bernardi e don Mario Ghibaudo, uccisi dai tedeschi il 19 settembre 1943.
Dopo l’arrivo in piazza Italia, ha aperto la manifestazione don Aldo Benevelli, seguito dal vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Nicola Mancino, il quale, fra l’altro, ha detto: “Le battaglie partigiane, il sacrificio di popolazioni e città intere, come il sacrificio di Boves, medaglia d’oro della Resistenza, devono essere ancora considerati come la base di legittimità della nostra Repubblica”.
Hanno inoltre parlato il sindaco Riccardo Pellegrino, monsignor Luigi Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea, il presidente della provincia Raffele Costa.
Presenza significativa è stata quella dei rappresentanti della Comunità Musulmana e di quella Sinti di Cuneo con eloquenti striscioni, particolarmente applauditi.
Si concludono così tre giorni di ricordo del tragico evento di 65 anni fa quando Boves, per rappresaglia alla cattura da parte dei partigiani di due militari tedeschi, ebbe 23 vittime innocenti, fra le quali i due sacerdoti commemorati, e circa 300 case incendiate. di Beppe Sajeva
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