
Lo denuncia in una nota Viktoria Mohacsi, europarlamentare a Strasburgo per l’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa (Eldr) e rom di origini ungheresi. “Per la terza volta - afferma l’eurodeputata - mi recherò in Italia per vedere se le cose sono miracolosamente cambiate nel giro di poche settimane: ribadisco che è discriminatorio raccogliere impronte digitali solo ad uno specifico gruppo etnico”.
Viktoria Mohacsi è incaricata dalla Ue di monitorare le condizioni di vita dei 15 milioni di Sinti, Rom, Kalé e Romanichals che vivono nei 27 paesi europei. Per questo ha già visitato alcuni “campi nomadi” di Roma e Napoli a maggio per riferire al Parlamento Europeo del “brutto clima per i rom” che, sostiene, ha respirato in Italia.
Infine, la Mohacsi sottolinea che le leggi e le regolamentazioni italiane sono applicate in conformità con le leggi dell´Ue per “le forti preoccupazioni sollevate dai difensori dei diritti umani, dalle ONG ed anche dal Parlamento Europeo, dall´OSCE, dal Consiglio d´Europa, dal Commissariato per i Diritti Umani e dagli osservatori delle Nazioni Unite in materia di diritti umani”.
2 commenti:
ma il rapporto spedito dal governo il 1 agosto e' pubblico? io non sono riuscito a trovarlo...
ciao Nando, dalle nostre informazioni il rapporto è secretato.
una conferma l'abbiamo avuta anche nel dibattito svolto a Modena (http://sucardrom.blogspot.com/2008/09/modena-il-consiglio-comunale-dice-no-al.html)
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