venerdì 5 settembre 2008

Mohacsi, strano giudizio della Commissione su impronte rom

“Trovo davvero strano che la Commissione ritenga conforme alla legge dell’UE la procedura della raccolta delle impronte digitali, che sembra essere stata applicata solo ai rom. Fatto che non può che intendersi come trattamento discriminatorio”.
Lo denuncia in una nota Viktoria Mohacsi, europarlamentare a Strasburgo per l’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa (Eldr) e rom di origini ungheresi. “Per la terza volta - afferma l’eurodeputata - mi recherò in Italia per vedere se le cose sono miracolosamente cambiate nel giro di poche settimane: ribadisco che è discriminatorio raccogliere impronte digitali solo ad uno specifico gruppo etnico”.
Viktoria Mohacsi è incaricata dalla Ue di monitorare le condizioni di vita dei 15 milioni di Sinti, Rom, Kalé e Romanichals che vivono nei 27 paesi europei. Per questo ha già visitato alcuni “campi nomadi” di Roma e Napoli a maggio per riferire al Parlamento Europeo del “brutto clima per i rom” che, sostiene, ha respirato in Italia.
Infine, la Mohacsi sottolinea che le leggi e le regolamentazioni italiane sono applicate in conformità con le leggi dell´Ue per “le forti preoccupazioni sollevate dai difensori dei diritti umani, dalle ONG ed anche dal Parlamento Europeo, dall´OSCE, dal Consiglio d´Europa, dal Commissariato per i Diritti Umani e dagli osservatori delle Nazioni Unite in materia di diritti umani”.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ma il rapporto spedito dal governo il 1 agosto e' pubblico? io non sono riuscito a trovarlo...

u velto ha detto...

ciao Nando, dalle nostre informazioni il rapporto è secretato.
una conferma l'abbiamo avuta anche nel dibattito svolto a Modena (http://sucardrom.blogspot.com/2008/09/modena-il-consiglio-comunale-dice-no-al.html)