Dopo che il ministro della Difesa, l’8 settembre ha ricordato l’eroismo dei repubblichini di Salò, che soli hanno cercato di fermare l’avanzata angloamerica; dopo che il 20 settembre a Porta Pia si sono commemorati i caduti papalini, la serie di ricorrenze alla rovescia non si ferma. Per il momento girano queste voci di preparativi per ottobre, novembre e dicembre.
16 ottobre, per dimenticare la razzia degli ebrei romani del 1943, al portico di Otttavia verrà inaugurato il monumento al nazifascista, servirà a coprire le lapidi dalle giunte rosse messe a ricordo della deportazione. Quella che ricorda lo sterminio dei Rom e dei Sinti, verrà resa illeggibile dalle impronte prese ai Rom.
25 ottobre verranno ricordati, uno per uno gli zuavi di S. Pio IX, che nel 1867 uccisero Giuditta Tavani Arquati, eroina del Risorgimento. Il Busto in basso rilievo di Giuditta a Trastevere verrà coperto con panno nero, o in alternativa, camuffato da soldato papalino. La questione è dibattuta per via della mancanza di accordo sull’acconciatura dei baffi.
3 novembre celebrazioni solenni in onore di Papa Sisto V, che nel 1586 stabiliva “la pena di morte per tutti coloro, uomini e donne, che commettono peccato di adulterio, com’è stabilito già per le donne responsabili di aborto.” Giuliano Ferrara lancerà la raccolta firme per abrogare la 194.
6 novembre, lutto nazionale per ricordare che in quel giorno del 1929 Carlo Rosselli fondò a Parigi il movimento “Giustizia e Libertà”.
18 Novembre, solenne messa con il Sindaco in veste di chierichetto sulla scalinata di S. Pietro per celebrare l’anniversario della bolla Unam sanctam, emanata nel 1302 da Papa Bonifacio VIII. Verrà dato alle fiamme il canto XIX dell’Inferno di Dante. Il Poeta sarà processato in effigie per Vilipendio contro il papa.
9 dicembre, solenne messa funebre in tutte le Chiese per esorcizzare la legge francese del 1905, sulla separazione tra Stato e Chiesa. Si auspica un messaggio in videoconferenza di augurali condoglianze da parte di Sarkozy.
10 dicembre, anniversario della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo del 1948. Verrà annunciato in contemporanea da Piazza s. Pietro e dal balcone di Piazza Venezia che il seguente passo della dichiarazione: “ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione, e tale diritto include la libertà di manifestare ciò sia in pubblico che in privato. Questa disposizione protegge le convinzioni non teistiche ed atee” sarà sostituito con l’editto di Teodosio del 380: “Vogliamo che tutti i popoli a noi soggetti seguano la religione che l’apostolo Pietro ha insegnato ai romani…si creda nell’unica divinità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo in tre persone uguali. Chi segue questa norma sarà chiamato cristiano cattolico, gli altri invece saranno stolti eretici, né le loro riunioni potranno essere considerate vere chiese; essi incorreranno nei castighi divini ed anche in quelle punizioni che noi riterremo di infliggere loro”.
Il 22 dicembre. Un picchetto d’onore dei servizi segreti internazionali, ricorderà i nominativi dei componenti dell’esercito francese presenti in questo giorno del 1884 alla cerimonia di destituzione di Alfred Dreyfus, ufficiale dell’esercito francese, accusato ingiustamente di spionaggio perché ebreo. Si prevede la partecipazione ordinaria dei Nazi-rok. di Maria Mantello
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