lunedì 1 settembre 2008

Venezia, Radames Gabrielli: "noi Sinti e Rom vogliamo essere soggetti attivi"

Pubblichiamo di seguito l’intervento tenuto il 30 agosto da Radames Gabrielli (in foto, il secondo da sinistra) alla Festa di Liberazione.
Buona sera, sono Radames Gabrielli, sono un Sinto italiano, appartenente alla comunità dei Sinti Estraikaria di Bolzano, città nella quale risiedo da quando sono nato e dove vivo con la mia famiglia. Ho iniziato a lavorare giovanissimo come musicista nel complesso musicale “I figli del Tzardas”, con mio padre e i miei fratelli. Ho continuato questa tradizione di famiglia attraverso la creazione del gruppo “U Sinto” un gruppo dove suono con i miei figli e nipoti. Sono Presidente dell'Associazione Nevo Drom di Bolzano e sono Vice Presidente della Federazione Nazionale "Rom e Sinti Insieme".
Innanzi tutto vorrei ringraziare tutti quelli che hanno reso possibile questa importante iniziativa e per avermi dato la possibilità di poter portare la voce di noi Sinti e Rom. Voglio approfittare di quest’occasione per ringraziare il partito di "Rifondazione Comunista" di Bolzano, che mi ha dato la possibilità di candidarmi come Consigliere alle Provinciali di Bolzano.
Il motivo fondamentale e prioritario della mia candidatura, è che la maggior parte della popolazione maggioritaria dichiara che noi Sinti e Rom non vogliamo integrarci nella società, pur sapendo che viviamo in mezzo a loro, che andiamo a scuola, e in tanti altri luoghi frequentati dalla stessa popolazione maggioritaria.
In Italia per esempio si continua ad ignorare il fallimento di gran parte dei progetti per lo più fasulli, che non fa emergere i Sinti e i Rom, come uomini e donne capaci di pensare. Mentre in altri Paesi europei, sono state attivate specifiche strategie per eleggere Rom e Sinti a tutti i livelli, dal Parlamento Europeo, al Parlamento nazionale ed ai governi locali.
Non è un caso che in Italia, bisognerà attendere il 2005 per l’elezione a Consigliere comunale di un candidato sinto, Yuri Del Bar, grazie a Rifondazione Comunista. In altre città come Bolzano, Roma e Milano le nostre candidature sono sempre fallite sotto i colpi di una propaganda razzista.
Ho scelto di candidarmi soprattutto per fare capire alle persone scettiche, che da quando il mondo è stato creato ci vivono anche i Sinti e i Rom e che noi Sinti vogliamo l'interazione e non l'integrazione. Vogliamo lavorare e vivere tutti insieme in pace e serenità. Ci sono sicuramente dei doveri, ma anche dei diritti. Diritti eguali per ogni singola persona a prescindere da che etnia egli appartenga. Rispetto dei diritti, della diversità, pari opportunità ed uguaglianza, che ritengo siano condizioni indispensabili per garantire un futuro migliore per i Sinti e per i Rom.

La Federazione Nazionale Rom e Sinti Insieme è nata per far sapere a tutti che oggi esiste una volontà di cambiamento e di partecipazione da parte nostra. Noi Sinti e Rom vogliamo essere considerati ed ascoltati:
Per dire basta alla discriminazione e all'odio razziale!
Per dire basta ai soprusi!
Per dire basta alla segregazione esistente nei campi nomadi!
Ma soprattutto per dire basta alle persone che si credono esperti di Sinti e Rom, alle Associazioni ed Enti, che da anni e che ancora oggi stanno pensando soltanto ai propri interessi, fregandosi completamente di noi Sinti e Rom; con il loro menefreghismo hanno fatto sì che il lavoro tradizionale dei Sinti scomparisse quasi completamente, il loro solo pensiero era di far assimilare tutti i Sinti e Rom nella società maggioritaria, far scomparire non solo i lavori ma anche le tradizioni e le culture. Enti che fino ad oggi, hanno fatto soltanto dei paradossali errori.
Basta vedere a che punto siamo arrivati… impronte digitali, schedature e leggi speciali solo per il popolo dei Sinti e per il popolo dei Rom. Oggi per contrastare tutto questo è nata la Federazione Nazionale " Rom e Sinti Insieme" che farà tutto il possibile per riparare a tutti gli errori e tutto il male che è stato fatto in questi anni.
Emergenza? In Italia esiste una questione Sinta e Rom irrisolta da troppi anni e le cause sono da attribuire a scelte politiche differenziali che hanno portato ad esclusione e segregazione. Il 30 maggio 2008 sono state emanate ben tre ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri con i quali è stato dichiarato lo stato d’emergenza.
Parlare d’emergenza però non è corretto visto che la condizione di degrado e abbandono di molti Rom e Sinti in Italia esiste da molto tempo, tant’è che l’Italia è stata più volte condannata da vari organismi internazionali e comunitari, tra i quali il Parlamento Europeo, il Consiglio d’Europa e il Comitato Onu contro la discriminazione razziale CERD.
I campi nomadi da più di venti anni vengono impiegati nelle città italiane come soluzione abitativa con evidenti ripercussioni sull’ambito urbano. I campi nomadi sono un esempio evidente della segregazione razziale che esiste in Italia: spazi dove i diritti non esistono, spazi che somigliano a delle riserve, spazi che favoriscono l’esclusione sociale e ostacolano qualsiasi possibilità d’interazione sociale, spazi che condannano le minoranze Rom e Sinte a subire il peso della segregazione non consentendo la possibilità di riscatto morale.
Per tutti questi motivi da quando si è costituita la Federazione nazionale "Rom e Sinti Insieme" che sta proponendo il superamento dei campi, cercando di adottare delle soluzioni alternative.
Innanzitutto la risposta alla questione casa si può avere solo attraverso la partecipazione e non attraverso la generalizzazione e le alternative alla quale aspirano generalmente le famiglie Rom e Sinte sono generalmente tre:
TERRENO PRIVATO. Questa soluzione è soprattutto per le famiglie Sinte perché il terreno di proprietà viene sentito come punto di riferimento stabile, che si contrappone alla precarietà continua dei campi nomadi. Nel terreno privato si può vivere con la propria famiglia allargata, potendo scegliere i propri vicini. Fin ad ora molte delle famiglie Sinte che hanno deciso di acquistare dei terreni, hanno scelto terreni agricoli, i cui costi sono più accessibili rispetto ai terreni edificabili, ma la recente normativa (Testo unico n. 380/2001) in ambito urbanistico stabilisce che anche le case mobili e le roulotte necessitano di concessione edilizia e devono essere quindi stabilite esclusivamente su terreni edificabili.
MICROAREA. Soluzione alternativa al terreno privato. Aree di (2000/4000 mq) su base familiare, edificate con cassette unifamiliari, sulle quali insediare non più di cinque o sei nuclei famigliari.
L’APPARTAMENTO. Soluzione che oggi alcune famiglie Sinte accettano come alternativa migliore al campo nomadi.
La federazione “Rom e Sinti Insieme” è una realtà nata a marzo 2007, per unire tutte le organizzazioni rom e sinte, presenti in Italia. Ad oggi hanno aderito alla Federazione più di 20 associazioni e gruppi informali che si stanno a loro volta costituendo in associazione. Uno degli obbiettivi prioritari che si è posta la Federazione è la costruzione di un’effettiva partecipazione attiva a tutti i livelli dei Sinti e dei Rom in Italia.
La Federazione ha partecipato nel gennaio scorso alla conferenza europea sui Rom e sui Sinti organizzata dal ministero degli interni presentando una serie di spunti e riflessioni sull’attuale situazione delle minoranze rom e sinte e sulle politiche adottate dallo Stato italiano.
Lo abbiamo fatto anche di recente a luglio al Meeting Antirazzista a Cecina, dove abbiamo presentato il nostro documento proponendo soluzioni concrete e funzionanti per l'habitat, per il lavoro tradizionale e non solo, per la scuola.
Ma non dobbiamo dimenticare che da soli non si potrà andare da nessuna parte, che anche noi Sinti e Rom abbiamo bisogno di persone amiche, di persone ed istituzioni che ci possano sostenere, di Sindaci, Presidenti Provinciali e Regionali e di Partiti come "Rifondazione Comunista" che ci possano incoraggiare ed appoggiare anche perché fortunatamente ci sono persone che capiscono che la vita dell'essere umano è molto cara e corta e perciò il valore è immenso. Ci si deve sempre ricordare e mai dimenticare che al mondo non c’è niente di più bello e caro della vita stessa!
La mia speranza è che arrivi un giorno, dove l'umanità potrà convivere insieme, la società maggioritaria, i Sinti, i Rom, tutte le etnie più deboli e poveri, senza discriminazioni e odi razziali, ma soprattutto riuscire a dare una vita migliore al popolo dei Sinti e al popolo dei Rom, minoranze che ricordo sono presenti in Italia dal 1400 e che ancora oggi non sono riconosciuti come "minoranze storico-linguistiche " alla pari delle altre minoranze.
Io come gli altri membri della Federazione ho scelto l’attivismo nella speranza di poter dare un contributo positivo alla società, cercando di abbattere gli stereotipi esistenti attraverso la conoscenza e il dialogo e cercando di proporre qualche soluzione.
Si può essere soggetti attivi all’interno della società maggioritaria senza dover abbandonare le nostre culture le nostre tradizioni, usanze e lingue.
Siamo qui perché riteniamo che il dialogo e la cooperazione siano elementi indispensabili per trovare soluzioni efficaci, concrete e reali.
Vorrei anche spendere alcune parole dopo l’incontro che si è tenuto in Prefettura a Venezia e che è stato portato alle cronache dal quotidiano La Nuova di Venezia e Mestre con il titolo: “nomadi, passa la linea degli sgomberi”, pubblicato il 27 agosto 2008. Non ero presente all’incontro in Prefettura ma quello che ha riportato il quotidiano La Nuova di Venezia e Mestre è una vergogna.
Quando si condannano intere popolazioni per un reato commesso da un singolo individuo, si evidenzia solamente cattiveria e razzismo.
Quando si emette un’ordinanza, una legge per colpire e sgomberare solo gli appartenenti ad una singola popolazione , si evidenzia solamente cattiveria e razzismo.
Quando si perseguita, si caccia, sia assedia una famiglia sinta per il solo fatto che sosta con la propria roulotte in un territorio, si evidenzia solamente cattiveria e razzismo.
Quando una persona commette un reato si deve prescindere dall’etnia d’appartenenza. Quando un a persona si identifica e si prende in fragranza di reato, è dovere delle forze dell’ordine arrestate immediatamente, senza però colpevolizzare tutta l’etnia d’appartenenza o la sua famiglia, compresi vecchi e bambini innocenti e incensurati.
Ma da molti mesi tante sono le affermazioni che non capisco. Ad esempio si afferma che i Sinti o i Rom creano enormi problemi igienico sanitari che trasformano tutto in un immondezzaio. Forse un immondezzaio peggio di quello che era successo a Napoli?
Il 12 settembre i Sindaci dovrebbero incontrarsi a Portogruaro per discutere quali strumenti e metodi servono per affrontare la questione sinta e rom e cercare di analizzare delle possibili soluzioni. Io spero che il 12 settembre invitino anche noi della Federazione “Rom e Sinti Insieme”, in modo tale da troviare insieme delle misure e soluzioni veramente concrete e positive.
In ultimo voglio ricordare che oggi negli Stati Uniti d’America la maggioranza degli Cittadini stanno dicendo basta al razzismo. La convention democratica che ha “incoronato” Barak Obama a candidato del più importante Paese occidentale è un grandissimo evento che rimarrà nella storia del mondo.
Oggi gli americani stanno portando al potere un persona appartenente ad una minoranza. Alla convention democratica ad applaudire questo uomo nero c'erano più di settantacinquemila americani, bianchi e neri. Tutti insieme per dare un definitivo cambiamento all'America: un afroamericano corre alla Presidenza degli Stati Uniti d'America.
Ma mentre negli Stati Uniti d'America si candida un afroamericano alla presidenza, in Italia non si riesce nemmeno a candidare un Sinto o un Rom. Provate ad immaginare candidare e far eleggere un sinto come consigliere Comunale o Provinciale in Italia, pensateci… In tutta l'Italia e solo dopo sessant’anni un Sinto c’è riuscito, Yuri Del Bar, Consigliere comunale nella Città di Mantova.
Con queste mie parole spero tanto che tutti gli italiani comincino a dire basta al razzismo e alle discriminazioni verso tutte le etnie più deboli, ma spero anche che il partito di Rifondazione Comunista faccia tutto il possibile per far eleggere alle elezioni Provinciali e Comunali più Sinti e Rom possibili.

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