lunedì 1 settembre 2008

Venezia, Rita Zanutel interviene dopo l'incontro in Prefettura

L’assessore provinciale alle politiche sociali, Rita Zanutel (in foto a destra), interviene dopo l’incontro in Prefettura a Venezia di alcuni giorni fa.
«Di fronte ai problemi, spesso complessi - dice- come amministratori pubblici abbiamo l’obbligo di essere concreti e di trovare soluzioni efficaci. Il nomadismo non è un reato nel nostro paese. Anzi, nel Veneto la legge regionale che dichiara la propria tutela dei diritti delle minoranze e delle etnie include tra questi proprio il diritto al nomadismo.
Per questo la legge regionale prevede l’obbligo per la pianificazione di aree di sosta adeguatamente attrezzate e regolamentate. Le ordinanze dei sindaci non fanno che spostare altrove il problema, con una guerra tra Comuni confinanti che non sta portando da nessuna parte.
E’ necessario invece cercare di applicare la legge regionale, gli amministratori pubblici sono chiamati a individuare delle aree attrezzate per la sosta temporanea ed a concordare un regolamento che garantisca all’interno di queste aree le condizioni di garanzia contro ogni problema, condizioni che dovranno essere fatte rispettare.
Non ci si può lamentare che la sosta avvenga un po’ dappertutto quando non c’è alcun posto che sia stato individuato perché questa sia possibile. E’ inutile e fuorviante denunciare difficili condizioni igienico-sanitarie nelle aree utilizzate per la sosta, se prima non si è provveduto a mettere a disposizione degli spazi provvisti di acqua e luce e di quel minimo di servizi che sono essenziali per una vita nomade e civile».
Alcune famiglie rom e sinte infatti svolgono attività tradizionali come lo spettacolo viaggiante o l’artigianato che li porta a spostarsi nel territorio veneto. «Un ultimo e non secondario elemento emerso dalla riunione in prefettura - conclude l’assessore- che non può e non deve essere dimenticato: da parte delle forze dell’ordine, dalla questura e dalla stessa prefettura, è emersa con forza la dichiarazione che non esiste una emergenza criminalità nel nostro territorio».

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