Il suo nome è Sejad, ma tutti lo chiamano Sergio. Molto teso su una sedia, racconta una favola capovolta sull’ultima “zingara” di Auschwitz, dove i cattivi hanno gli occhi azzurri e le mani pulite, mentre i buoni hanno gli occhi scuri e le mani sporche, «e come se non bastasse sono zingari».
Sergio ha 24 anni, camicia azzurra, maglione blu a v, pantaloni scuri con la riga. Vive in un “campo nomadi” di Genova ed è uno dei ragazzi che si è presentato ieri alle selezioni per formare una compagnia teatrale speciale, l’unica del genere in Italia, formata da Rom e da Sinti, sul palcoscenico e dietro le quinte. Per diventare attori, musicisti, danzatori, e poi tecnici, organizzatori, addetti stampa.
Il progetto nasce dalla passione testarda di un attore e regista genovese, Pino Petruzzelli (in foto) del Teatro Ipotesi, che ha dedicato cinque anni per conoscere popolazioni che nessuno conosce, e in compenso tutti pretendono di giudicare. Un tempo molto lungo speso in viaggi per l’Europa che hanno dato vita al libro “Non chiamarmi zingaro”, pubblicato da Chiarelettere, e allo spettacolo “Zingari, l’olocausto dimenticato”.
Adesso Petruzzelli dal raccontare è passato al fare, e insieme alla cooperativa Agorà e all’associazione di Sant’Egidio ha organizzato un corso di formazione teatrale per dieci persone che comincerà a fine mese e si concluderà a maggio con un saggio-spettacolo.
I provini si stanno svolgendo in questi giorni, in un centro civico genovese della Valbisagno; fra gli insegnanti, gli attori Mauro Pirovano e Diana Pavlovic, ma anche il poeta sinto Olimpio Cari.
«La vita nei campi nomadi è inqualificabile» spiega Pino Petruzzelli «il corso è un tentativo di venir fuori da questa situazione. Il 70 per cento dei rom e dei sinti sono italiani a tutti gli effetti eppure sono costretti a nascondere le proprie origini per essere accettati. Alcuni sono laureati, altri dottori, dentisti, elettricisti, calciatori. Siamo sinceri, chi assumerebbe una badante rom o sinti? Come diceva Eduardo De Filippo, chi ruba è perché non ha altra scelta, proviamo a dargliela».
Intanto Sejad/Sergio ha finito il provino e racconta di quando alle elementari nessun bambino voleva sedersi in banco con lui: «Pensavo di essere sbagliato, mi sentivo colpevole, mi vergognavo. Adesso sono cambiato, appena conosco una persona dico subito che sono rom, se è intelligente capirà chi sono e potremo diventare amici».
Lui ha reagito ai pregiudizi, ha fatto il cameriere, il barista, ha preso il brevetto e adesso insegna nuoto ai bambini in piscina. Ha una fidanzata italiana, ama De André e va spesso alla sua tomba, a Staglieno. «Lo ammiro, lui non aveva paura del diverso».
Adesso sul palco ci sono tre ragazze, Carlotta di 17 anni e Izita di 14, nate a Genova, e Temra, 15, nata a Berlino. Cantano, recitano, ballano al ritmo della musica di Goran Bregovic. Le loro attrici preferite sono Angelina Jolie, Cameron Diaz. «Dopo tanti anni in Italia sarà l’occasione di farci conoscere, non siamo ladri di bambini» dice Ismet Cizmic, che ha 42 anni, nove figli ed è nonno «in ogni palazzo ci sono buoni e cattivi, figuriamoci in un popolo di 50 milioni di persone».
Izmet è nato a Sarajevo, suo padre è venuto in Italia nel ’69, due suoi figli hanno un lavoro in regola. E adesso i suoi occhi dicono di sperare e credere in questo progetto. «La compagnia teatrale sarà un’interazione, non un’integrazione, un discorso alla pari, non paternalistico» continua Petruzzelli «Della cultura rom e sinti mi ha colpito l’empatia, la capacità di entrare nel dolore degli altri: quante volte mi è capitato di trovare dei barboni ospiti alle loro tavole».
8 commenti:
pecato ke i rom di genova del campo vendono tutti droga
basta con cvesti italiani che vogliono gvadagnare con i rom quanto ha preso dal comune di genova questo pezzo di merda per organizzare questo teatrino?
ciao anonimo 1 e 2, i commenti saranno segnalati alla Polizia postale
nessun problema tanto i reati non li ho fatti io anzi e da anni che cerco un dirigente della polizia che mi ascolti.
http://www.diariodelweb.it/Articolo/Regioni/?d=20081111&id=54459
http://www.liguriaoggi.it/2008/10/02/genova-sgominata-banda-di-spacciatori-rom/007
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=295346
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/07/05/scoperto-il-tesoro-dei-nomadi-due-milioni.html
leggi gli articoli di sopra.
p.s. i giornali fanno tanto clamore per 200.000.000 di euro sequestrati a rom, ma poi non scirvono che sono stati rilasciati il giorno dopo.
forse perchè le notizie erano balle. e comunque la responsabilità è personale e se qualcuno vende droga sarà punito.
come spero che sarà punito chi diffama tutti i rom che vivono in un campo a Genova e insulta e diffama Petruzzelli.
VORREI VEDERE DOPO CHE LO RAPINANO MENTRE DORME COME PARLEREBBE BENE DEI ROMENI
ciao Massimiliano, in Italia la responsabilità penale è personale. siamo dispiaciuti se una persona ti ha "rapinato" mentre dormivi ed è giusto che questa persona paghi davanti alla giustizia.
ma forse puoi capire che lo sbaglio di una persona non lo possono pagare tutti i rumeni.
Hai quasi ragione ma troppi sono i delinquenti che fanno parte di quel popolo. non so se mi spiego.
video:
http://it.youtube.com/watch?v=yfevEh9e5bo&feature=rec-HM-r2
Posta un commento