Domenica prossima l'artista toscano presenterà con un concerto (alle 22, Festival della Creatività alla Fortezza da Basso a Firenze) la sua nuova produzione musicale 'Lacio Drom: Buon Viaggio' realizzato con il gruppo gitano ‘Acquaragia Drom’.
Un progetto che, spiega, ''nasce in un momento in cui i rom sono sempre più al centro di incomprensioni e difficoltà''. Un lavoro ambizioso che ''vuole raccontare un popolo senza fissa dimora: un po’ come tutti noi artisti''.
Durante il concerto verranno suonati brani provenienti dalla tradizione manouche e alcuni stralci dal suo ultimo lavoro ‘Fenomeni’. Dietro al palco la proiezione del videoclip ‘un viaggio’, girato a S. Maries de la Mer in Francia, durante il raduno dei gitani di mezza Europa. ''È stata un’esperienza indimenticabile - dice l'ex leader dei Litfiba -.
Quando si lavora con due registri di linguaggio, due musiche differenti, bisogna avere molta pazienza e sperimentare in continuazione''. Non è semplice anche perché, spiega Pelù, ''la cultura rom non è scritta, ma orale'' e quindi ''non ci sono spartiti, bisogna affidarsi completamente alla memoria''.''È un po’ come quando ci si ritrova d’estate con gli amici in spiaggia e si canta attorno a un fuoco. Le canzoni non sono mai le stesse, ma cambiano, si evolvono. Così è per la musica rom, ogni volta è una scoperta per il pubblico e, lo confesso, un po’ anche per me''.
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