giovedì 13 novembre 2008

Viaggio della memoria, Alemanno: "questo è il male assoluto"

Un viaggio duro, complesso, emozionante e tanto carico di significato, quello al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, cui si sono recati per tre giorni oltre 250 studenti romani, provenienti da 62 scuole, accompagnati dal sindaco di Roma Gianni Alemanno, dall’assessore comunale alla Scuola, alla Famiglia e all’infanzia Laura Marsilio.
Con loro, il presidente della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici e il rabbino e assessore alla cultura dell’Unione delle comunità ebraiche, Roberto Della Rocca. Con loro anche i superstiti, come le sorelle Andra e Tatiana Bucci, Shlomo Venezia, Samuele Modiano, che hanno raccontato la loro esperienza.
Ad accompagnare gli studenti, tra i quali due rom e due musulmani, il capogruppo del Pdl in Campidoglio Dario Rossin, lo storico Marcello Pezzetti, il presidente del XVII Municipio Antonella De Giusti, il capogruppo dei consiglieri aggiunti Victor Emedka Okeadu, i rappresentanti del'Aned di Roma, dell'Opera Nomadi e i partigiani dell'Anpi
Questa settima edizione del “Viaggio della memoria” con la nuova giunta capitolina, molto propositiva, ha ricevuto anche l’assenso di Pacifici: "La memoria non può appartenere a un solo schieramento politico, sarebbe un errore gravissimo. Un errore gravissimo - ha aggiunto - che non ci permetterebbe di condividere uno dei cardini della nostra Costituzione e del nostro Paese: la memoria e l'antifascismo. Se ci sono delle parti politiche che, anche con ritardo, decidono di fare come proprio patrimonio culturale e condiviso la memoria della Shoah e dell'antifascismo, io credo che questo sia un momento elevato che unisce il Paese e che riporta dopo sessant'anni l'Italia al pari di altri paesi in Europa".
"Questo fu il male assoluto, l'uccisione dell'uomo sull'uomo, la logica di Caino che torna nei tempi moderni". Lo ha detto il sindaco di Roma riguardo alla tragedia dei campi di sterminio nazisti. Poi ha aggiunto: "Non ce ne dobbiamo dimenticare, queste cose appartengono all'animo umano e se non si resta vigili possono sempre risorgere". A proposito della sua esperienza personale, Alemanno ha sottolineato come la visita nei campi di sterminio sia "veramente un’emozione molto forte, la più forte che ci può fornire la storia".

Quindi un viaggio che ha spazzato via tutte le ambiguità, ma che si è attestato su una condanna "uguale e netta del fascismo e del nazismo". Cosa che, sottolinea il sindaco, “non l'ho imparato adesso, lo sapevo già da prima" spiegando di aver fatto in questi mesi "errori di comunicazione". Per Alemanno "è chiaro che una persona di destra si misuri con il totalitarismo di destra, con il fascismo ed il nazismo quindi con forme di degenerazione, ma anche a sinistra c'è lo stesso problema con lo stalinismo". Vivere la propria identità e la propria appartenenza non può significare arrivare agli estremismi, spiega Alemanno.
La polemica si è accesa anche sul padiglione italiano di Auschwitz, quello dove gli studenti, in particolare dovrebbero imparare la storia dei deportati italiani. "Si è utilizzato l'orrore massimo del nazismo - ha sostenuto il sindaco - per nascondere quello del comunismo. Quando in quel padiglione si vede campeggiare la falce e il martello come simbolo positivo è chiaro che c'è un intento ideologico e in qualche modo si è voluto nascondere l'orrore del comunismo". Da qui l'imbarazzo dell'Unione delle comunità ebraica nel voler da una parte ristrutturare il padiglione italiano e dall'altra non creare una spaccatura nel fronte di coloro che lavorano per la memoria, come ad esempio l'Associazione Nazionale degli Ex-deportati (Aned).
Da parte loro i ragazzi sono arrivati ad Auschiwitz-Birkenau, dopo una visita all'antico quartiere ebraico, al ghetto costruito dai nazisti e a una delle sette sinagoghe di Cracovia, per la visita al campo di concentramento, ma anche per conoscere personalmente il sindaco Alemanno. "È un'esperienza sensazionale, unica che tocca dentro - ha detto Matteo, studente di 17 anni della Tullio Levi Civita, kefiah al collo - sono curioso anche di conoscere Alemanno. Mi rendo conto che tutti i politici vivono delle contraddizioni, come ad esempio sulla strada da intitolare a Roma ad Almirante, ma del resto qui la politica non c'entra niente". Più critico, invece, un altro studente, Andrea, del Marco Polo, anche lui con la kefiah al collo: "Alemanno, insieme a Rauti, diceva che i campi di concentramento non sono mai esistiti, spero che vederli gli faccia capire quanto fossero assurde certe frasi. Mi sembra uno strano pulpito quello di Alemanno e soprattutto non credo nelle conversioni repentine". Carlos, rom, 18 anni, per due anni studente alla Teresa Confalonieri, ci tiene a dire al sindaco soprattutto una cosa: "Se sbaglia uno non va incolpato tutto un popolo".
E nei prossimi viaggi della memoria organizzati dal Comune di Roma ad Auschwitz per gli studenti romani sarà dato spazio anche allo sterminio dei Rom e dei Sinti. Lo ha annunciato proprio il sindaco, in una conferenza stampa di ritorno da Auschwitz. "Proprio oggi Massimo Converso dell'Opera Nomadi - ha raccontato il sindaco - mi ha portato a visitare il luogo dove furono sterminati gli zingari, che dovrà essere una tematica da spiegare ai ragazzi". Continua a leggere...

13 commenti:

Anonimo ha detto...

dispiace dover vedere il Sindaco di Roma far polemica ad Auschwitz. anche perchè dal resoconto sembra sincero e positivo.
forse qualche storico gli dovrebbe spiegare che se il nazismo e il fascismo sono stati sconfitti in Europa è grazie al sacrificio di milioni di persone (10.400.000 militari e 12.600.000 civili) che credevano nel comunismo e nell'Unione Sovietica.

Anonimo ha detto...

Non ho sottomano le cifre delle persecuzioni del comunismo ma si dice che siano più alte di quelle del nazi-fascismo.

Anonimo ha detto...

ciao Anonimo, il mio intervento non voleva certo nascondere gli orrori commessi dall'Unione Sovietica ma sarebbe utile non fare confusione.
il fascismo e il nazismo nascono proprio per contrastare in Europa l'ideale dell'uguaglianza promosso dal comunismo e dall'anarchismo(Italia, Germania e Spagna) che avrebbe messo in pericolo la borghesia europea.
la quale schiacciava nella povertà, nell'ignoranza e nell'indigenza milioni di persone.
e sono stati i fascisti e i nazisti a mettere in pratica in maniera sistematica ed industriale le teorie razziste che circolavano da secoli in Europa.
quindi nessun revisionismo verso gli orrori del comunismo ma se ad Auschwitz e in tanti altri luoghi non sono stati sterminati tutti gli ebrei, i sinti, i rom e gli slavi e grazie soprattutto allo sforzo bellico dell'Unione Sovietica (ad esempio nella battaglia di Leningrado).
e quindi mi sembra doveroso ricordarlo proprio in quel posto dove italiani, tedeschi, austriaci, yugoslavi, francesi, belgi... (la lista è purtroppo lunghissima) sono stati sterminati perchè diversi.

Anonimo ha detto...

Ho solo un dubbio...l'intevento in guerra dell'URSS era per motivi ideologici o perchè aggredita dal suo ex alleato?

Poi non so quanti, sia da una parte che dall'altra, credevano nei medesimi valori dei loro "capi".
Discorso a parte è quello dei partigiani dei vari paesi...i quali hanno comunque commesso anche loro qualcosina.
Trovo che le parole di Carlos andrebbero usate sempre, anche per giudicare un esponente politico di una parte avversa, forse siamo tutti troppo pronti a trovare la briciola polemica...io ne sono uno splendido esempio!

Anonimo ha detto...

ciao Xpisp, l'intervento dell'Unione Sovietica nella Seconda Guerra Mondiale c'è stato perchè Hitler ha aggredito questo Paese, violando il patto Molotov-Ribbentrop stipulato nell'agosto del 1939.
Stalin sapeva che l'Unione Sovietica era uscita a pezzi dalla prima guerra mondiale ma anche dalla rivoluzione di ottobre e per questo propugnava una politica che preservasse il Paese da un'altra catastrofe.
ci sono poi altre considerazioni da fare, in particolare territoriali, legate sempre alla prima guerra mondiale.
il pensiero di Stalin, consolidato alla fine della seconda guerra mondiale, era quello di abbandonare la linea dell'esportazione della rivoluzione di ottobre ma di consolidare il processo, con esiti disastrosi (aggiungo io), in atto in Unione Sovietica.

Anonimo ha detto...

dimenticavo… il patto Molotov-Ribbentrop non era una alleanza ma un trattato di non aggressione. la Germania era alleata con l’Italia e il Giappone. L’unica alleanza dell’Unione Sovietica è stata quella con l’Inghilterra e gli Stati Unti d’America.

Anonimo ha detto...

Una cosa strana c'è: il nazi-fascismo si era costituito proprio per negare l'uguaglianza delle persone, e ha causato milioni di vittime. Il comunismo si era invece costituito per affermare l'uguaglianza delle persone, e ha fatto anch'esso milioni di vittime. C'è qualcosa che non va in tutto questo.

Anonimo ha detto...

...certo la mancanza di libertà ed infatti in tutti e due i casi possiamo parlare di dittatura!

Anonimo ha detto...

Ho un'ennesima perplessità.
Leggo che il nazi-fascismo è nato per negare l'uguaglianza delle persone.
Potrei chiedere a quale uguaglianza ci si riferisce?
Negli anni delle famigerate leggi raziali com'era la situazione di un uomo di colore negli USA o nell'UK?
mi sembra che il fascismo abbia sfruttato i sentimenti di rivalsa a seguito dell'embargo europeo(da qui l'alleanza con Hitler) e il Nazismo abbia ben sfruttato i sentimenti nati dopo la fine della 1° guerra mondiale dove il paese venne "maltrattato" dai vincitori.

Anonimo ha detto...

se fosse come affermi tu, perchè prendersela con gli ebrei o i sinti e i rom?
i nazisti avrebbero dovuto costruire una scienza razziale che portasse i francesi o gli inglesi allo sterminio... magari anche gli italiani, visto che di questi tempi si parla di piave e di quarta guerra di indipendenza.
cioè con chi li aveva messi in ginocchio dopo la prima guerra mondiale ma non fu così.
quella sull'embargo non l'ho proprio capita, parli forse delle aspirazioni imperiali di mussolini?
...dimenticavo, mi sembra strano che tu non sappia che ne gli USA ne la Gran Bretagna abbiano mai pianificato lo sterminio di massa dei neri. non capisco proprio il confronto.

Anonimo ha detto...

Il sentimento antisemita era diffuso in Europa da molti secoli e gli Ebrei sono anche stati cacciati da alcuni sovrani. La situazione tedesca intorno al 1920 era che lo stato impoverito aveva aumentato le tasse e proprio i finanzieri ebrei erano addetti alla riscossione; la situazione generale economica negativa favoriva il malcontento dei ceti medi.
Il partito che prese il potere grazie all'eliminazione degli avversari politici fu il Partito nazionalsocialista dei lavoratori tedeschi. In politica interna, questo partito aveva come fondamento la difesa della razza nordica, dunque fin dalla costituzione da Partito dei lavoratori, come era prima, a Partito nazionalsocialista del lavoratori tedeschi, quando ne entrò a far parte un certo A.H., aveva nei programmi di voler negare l'uguaglianza delle persone.
Il Nazionalsocialismo e il Fascismo si sono in seguito uniti negli intenti.

Anonimo ha detto...

Carlo mi senbra strano che tu abbia trovato traccia di sterminio di massa nelle leggi raziali.
Io ho parlato di quelle, non di altro.
Vorrei inoltre ricordarti che non eravamo molto amati dai nostri alleati...il loro amore l'hanno dimostrato + e + volte dopo l'8 settembre del '43.

Visto che vuoi puntualizzare proprio tutto...vorrei pure ricordarti che il fascismo non aveva + potere in italia dal luglio '43.
Mi parlerai sicuramente della repubblica di Salò, che in realtà è stato un vano tentativo di non lasciare mano libera ai teeschi, cosa che di fatto non ha funzionato.
In effeti hai ragione che gli inglesi e gli americani non prevedevano l'eliminazione dei neri.
Gli americani avevano appena finito di sterminare un popolo senza che nessuno dicesse nulla(e poco si dice anche oggi), non davano nessun diritto a chi avesse origini poco anglosassoni ma erano per l'uguaglianza.
Gli Inglesi, che dire, basta vedere la loro storia coloniale per capire il loro concetto di uguaglianza.
Sul fatto di prendersela con quei gruppi...semplice, i rom/sinti erano mal visti dal 1400 in Europa, tant'è che proprio nei paesi nordici avevano subito a + riprese persecuzioni.
Gli ebrei...direi che la spiegazione sopra riportata è sufficente.
Peccato che tu abbia tralasciato altri gruppi, ad esempio gli omosessuali, ecc.

PS
prova a leggertri qualche libro sulla ritirata dalla russia o sul trattamento delle truppe italiane per vedere com'eravamo ben considerati dai nostri alleati.

Anonimo ha detto...

ciao Xips, mi sembra che stai divagando un po' troppo. se vuoi continuare il discroso lo possiamo fare via e-mail carloberini@libero.it.