La Commissione europea, direzione generale giustizia, libertà e sicurezza, ha risposto alle sollecitazioni dell’associazione Sucar Drom sulle modalità di censimento attuate a Roma. In una lettera a firma di Ernesto Bianchi, direzione diritti fondamentali e sicurezza, si prende atto della sollecitazione e si comunica che saranno contattate le autorità italiane per avere informazioni in merito al censimento attuato a Roma.
Come alcuni lettori ricorderanno, Sucar Drom era stata chiamata dalle famiglie sinte italiane che abitano a Roma nei cosiddetti “campi nomadi” perché non volevano che i propri figli fossero schedati (fotografia e dati sanitari) dalla Croce Rossa Italiana.
L’intervento che ne è seguito, in collaborazione con la Missione Evangelica Zigana e con la federazione Rom e Sinti Insieme, ha portato ad un incontro con il Prefetto Mosca che ha accettato modalità di censimento più corrette. Praticamente seguendo le modalità attuate dall’ISTAT quando, ogni dieci anni, compie il censimento su tutta la popolazione italiana. Nei prossimi giorni sarà chiesto un incontro con il nuovo Prefetto di Roma per capire se gli accordi presi con il Prefetto Mosca sono confermati.
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